Il Kellerbauer Weg è una alta via dal discreto sviluppo chilometrico che percorre tutta la cresta compresa tra il monte Spico e il rifugio Porro. Verdi forcelle e splendide visuali sulla valle di Selva dei Molini e sulla valle di Riobianco si alternano lungo il percorso che può essere interrotto in diversi punti. La traversata si conclude piuttosto lontano dal punto di partenza ed è necessario predisporre una seconda vettura o utilizzare i mezzi pubblici per rientrare al parcheggio degli impianti del monte Spico.
01-Rododendri sopra la Milchreiser Alm
02-La salita alle pendici del monte Spico
03-Il monte Spico dal sentiero presso la cresta
Per abbreviare il dislivello ci alziamo di quota con la cabinovia che porta ai 1960 metri della Milchraiser Alm. Oggi però saliamo per la via più breve seguendo il segnavia n.27. Una volta in cresta tralasciamo la deviazione alla vetta, già visitata con l'
Anello del monte Spico e proseguiamo sul sentiero che ne percorre le pendici meridionali.
04-Il Giogo di Selva
05-Verso il Fadner Joch
06-Fadner Joch
Primo punto di interesse del sentiero è il Giogo di Selva (Muhlwader Joch, m2342), importante crocevia di direzioni, contrassegnato da un tabernacolo e dagli immancabili cartelli. Il Kellerbauer Weg prosegue ora lungo la linea di cresta e poi con un aereo traverso che tocca il Fadner Joch. Tra lembi di prateria alpina e lastroni sfaldati si cala poi alla successiva insellatura del Giogo del Corno (Gorner Joch, m 2277, possibile interruzione).
07-Il Giogo del Corno
08-Sulle pendici dello ZinsNock
09-Sulle ripidi pendici erbose dello ZinsNock
Da qui lentamente il sentiero si orienta verso nord in un percorso che ci vedrà assecondare tutte le rientranze della costa montuosa della quale percorriamo il versante destro, alti sul fondovalle della Wurmtal. Tre forcelle segnano questa tratto centrale della traversata: il Wurmtaler Joch (m 2288), la Schartl (m 2378) e infine la forcella di Lappago (Lappacher Joch, m 2371) che però rimane più alta rispetto al nostro tracciato.
10-Il Kellerbauer Weg nei pressi della forcella Schartl
11-La Cima dei Covoni
12-Rododendri sulle pendici di Cima dei Covoni
Il verdissimo paesaggio che ha caratterizzato il sentiero in questa ultima parte si arricchisce di rododendri, pietre e lastroni, spesso magistralmente sistemati a formare una specie di pavimentazione. Durante l'aggiramento della Cima dei Covoni e nell'avvicinarsi alla nostra prossima meta, il Lago dei Covoni (TristenSee, m 2344), ci sarà anche l'occasione per osservare la pulsatilla gialla.
13-Anemoni gialli
14-Pietraie presso la conca del TristenSee
15-Le acque del TristenSee
Oltrepassato il lago, il sentiero doppia anche la costa di Cima delle Pecore e attraversa una grande ed estesa pietraia. Procedendo sempre in quota si arriva così al Passo di Neves ed al rifugio Giovanni Porro (Neves Joch Hutte, m 2419), dove finisce il lungo traverso. Il rifugio è un frequentato punto di arrivo e di passaggio, toccato anche dall'
alta via di Neves .
16-Verso il rifugio Porro
17-Il Rifugio Porro
18-Il crocevia del passo di Neves
E' arrivato il momento di scendere verso il fondovalle: imbocchiamo così il segnavia 24 che cala lungamente a destra in una splendida conca alpestre verso la Goge Alm. Visitata anche la piccola chiesetta ed il torrente che serpeggia nel ripiano, c'è ancora da percorrere tutta la pista di servizio alla malga (qualche tornante è abbreviabile con sentiero). La pista si esaurisce presso le prime case di Riobianco diventando strada asfaltata.
Carta Tabacco 036
19-Rododendri lungo il sentiero di discesa
20-Pietraie nella GogeAlm
21-La chiesetta della Goge Alm