Dalla tortuosa strada che percorre la dorsale del Roque de los Muchachos raggiungiamo il bivio per il
Pico de la Nieve. Abbiamo visitato tale montagna in un altra occasione qualche anno fa, oggi l'escursione ci porterà invece verso il Refugio Punta de Los Roques. La carrareccia, percorribile in auto ma molto sconnessa, ci porta comunque al punto di partenza dove ritroviamo il sentiero. Dopo un traverso e i primi tornantini, lasciamo a destra la direzione per il Pico de la Nieve e proseguiamo diritti in direzione del Refugio Punta de los Roques(cartello). Il sentiero si snoda largo e in modesta pendenza su un tappeto di aghi dei pini canari che ancora ci circondano. Ogni tanto la visuale si apre e ci permette di riconoscere i profili delle isole adiacenti di La Gomera e Tenerife.
01-Lungo la cresta del Taburiente
Tralasciato anche il successivo bivio a destra, ci affacciamo in breve sulla cresta principale della immensa caldera del Taburiente. Poco più avanti sono visibili le recinzioni dei petroglifi ai quali ci avviciniamo con breve deviazione. Queste antiche incisioni su pietra liscia sono opera degli antichi nativi delle isole Canarie. Si tratta di labili segni geometrici a spirale la cui interpretazione è ancora controversa. Per prevenire azioni sconsiderate di qualche mentecatto, tutta l'area è circondata da una robusta recinzione che fortunatamante lascia vedere distintamente i disegni. Dal Pico de la Sabina il sentiero procede spedito destreggiandosi con qualche saliscendi sulle varie quote che si alternano lungo la dorsale. Il percorso inizia poi a scendere con maggiore decisione raggiungendo il punto più basso dell'escursione presso una sella vertiginosamente affacciata sull'interno della caldera.
02-Il pino canario si spinge fino sulla cresta
03-Il Refugio de Los Roques
La prosecuzione sui successivi picchi sembra problematica ma il camminamento, in parte naturale e in parte scavato e rinforzato, ci porta senza problemi a parte qualche breve tratto esposto a superare le pendici del Pico del Cedro. Di nuovo in falsopiano, si passa nei pressi di un'ultima scabra cima oltre la quale si trova il panoramico ripiano che ospita il Refugio de los Roques (m 2040). L'edificio in muratura ricorda all'interno i nostri ricoveri alpini d'alta quota, dalle pareti in sassi a vista. Dispone di panche, tavolo, suppellettili e libro firme. Abbiamo così il piacere di apporre due firme italiane, una rarità. L'ampia stanza a fianco contiene tavolacci a due piani per dare possibilità di pernottamento a diverse persone. La piccola area antistante, protetta da staccionata, è uno straordinario belvedere sulla costa ovest e sopratutto sulla Cumbre Vieja sulla quale si stanno addensando le consuete nubi da est. Dopo avere ripercorso lungamente a ritroso la stessa via dell'andata, al bivio per il Pico de la Nieve decidiamo di fare visita anche alla cima. In una dozzina di minuti siamo nei pressi della croce presso la quale oggi sono radunati numerosi escursionisti inglesi, intenti a compiere la traversata. Ora in cima si è alzato un vento forte, forse lo stesso che ha portato il mare di nubi che sta coprendo la porzione orientale di La Palma. Dopo una breve sosta, si ridiscende verso l’auto.
04-Grandi pini canari lungo la cresta
05-Il Pico de la Nieve