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    Sardegna orientale - Gorropu
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giovedì 2 ottobre 2014
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Gola di Gorropu da Genna Silana

Ed eccoci finalmente alle prese con il canyon di Gorropu, un'escursione all'insegna della geologia che certo non può mancare nella lista ideale di chi visita il Supramonte. Anche in questo caso, l'escursione è in discesa e prevede il rientro in salita. Punto di partenza odierno è il passo di Genna Silana (m 1010), valico che si trova lungo la Orientale Sarda tra Dorgali e Baunei.
01-La parte iniziale del sentiero per la gola di Gorropu 01-La parte iniziale del sentiero per la gola di Gorropu
02-Ghiaione alla base di Costa Silana02-Ghiaione alla base di Costa Silana
03-Le rupi della Costa Silana03-Le rupi della Costa Silana
04-Lungo il sentiero per la gola di Gorropu04-Lungo il sentiero per la gola di Gorropu
05-Le pareti colorate della Punta Cucuttos05-Le pareti colorate della Punta Cucuttos
Lasciata l'auto al parcheggio della casa cantoniera, imbocchiamo il sentiero tralasciando la pista lastricata che si trova immediatamente a destra. Maestosi lecci ci accompagnano nel primo gradevole tratto della discesa che porta ad un primo ovile dalla classica forma. Al successivo marcato tornante uno spesso cartello in legno indica la corretta direzione per il canyon mentre il sentiero dopo poco entra nella boscaglia di corbezzoli. Più in basso si taglia un ripido ghiaione avvicinandosi alle rocce della Costa Silana nella quale si aprono alcune grandi nicchie colorate. Oltrepassato un piccolo cuile, la discesa prosegue ripida alla base delle pareti poi il sentiero rientra nella densa macchia. Solo più in basso riusciamo a intravedere tra la vegetazione il letto del rio Flumineddu e l'ingresso nella gola di Gorropu, cosparso di enormi blocchi. E' lo stesso corso d'acqua che abbiamo visitato presso il laghetto di Sa Giuntura ma ora ci troviamo all'altro capo del canyon. Con qualche svolta protetta da corrimano si arriva sul fondo del rio dove troviamo anche il punto informativo presidiato nonostante la stagione inoltrata.
06-Nicchia naturale lungo il sentiero06-Nicchia naturale lungo il sentiero
07-Il Cuile addossato alle pareti 07-Il Cuile addossato alle pareti
08-All'ingresso della gola di Gorropu08-All'ingresso della gola di Gorropu
09-Sosta sopra il letto del rio Flumineddu09-Sosta sopra il letto del rio Flumineddu
10-Grossi massi ingombrano l'imbocco della gola di Gorropu10-Grossi massi ingombrano l'imbocco della gola di Gorropu
Pagato il ticket d'ingresso di 5 euro, la guida ci illustra a grandi linee come avviene l'escursione all'interno della gola. Bolli verdi, gialli e rossi segnalano tratti di difficoltà crescente nei 1500 metri di sviluppo della gola. Pareti alte quasi 500 metri racchiudono lo stretto corridoio che in certi punti è largo solo pochi metri. Grandi macigni bianchi ingombrano l'ingresso della gola ed è bene seguire con attenzione i bolli senza cercare varianti che si rivelano poi senza uscita. La forza dell'acqua, come è accaduta nella recente alluvione del novembre 2013, riesce a spostare anche questi blocchi, apparentemente inamovibili, cambiando il tracciato e innalzando il letto del rio Flumineddu (il sito dove si trova il punto informativo era più basso di circa due metri prima dell'evento).
11-Vegetazione all'imbocco della Gola di Gorropu11-Vegetazione all'imbocco della Gola di Gorropu
12-Lungo la gola di Gorropu12-Lungo la gola di Gorropu
13-Il punto più stretto e profondo della gola di Gorropu13-Il punto più stretto e profondo della gola di Gorropu
14-Solo il fish-eye riesce a dare un'immagine di insieme14-Solo il fish-eye riesce a dare un'immagine di insieme
15-Il rio Flumineddu all'imbocco della gola di Gorropu15-Il rio Flumineddu all'imbocco della gola di Gorropu
Ci si accosta alla parete di destra salendo qualche metro verso una zona più verde dalla quale poi si scende direttamente sul greto. Il tracciato corre ora comodo lungo le ghiaie avvicinandosi al punto più stretto della forra ma ben presto ricompaiono i macigni e fanno la loro apparizione anche i bolli gialli. Proviamo a superarne alcuni: sono molto lisci e patinati di una polvere chiara che li rende scivolosi. Decidiamo di fermarci qui anche per evitare di danneggiare l’attrezzatura fotografica: ci troviamo comunque nella parte più suggestiva del percorso con mille particolari da osservare sopra di noi. Non siamo soli: la gola di Gorropu è una meta molto nota e frequentata e con noi ci sono parecchi turisti stranieri. Al punto informativo riferiscono che un eventuale rientro con il mezzo gommato potrebbe avvenire solo nelle prime ore del pomeriggio e quindi per risparmiare tempo decidiamo di tornare alla nostra auto a piedi, ripercorrendo in salita quanto fatto in mattinata e guadagnando così la giustificazione per una tipica cena sarda...
16-La Punta S'Iscopargiu16-La Punta S'Iscopargiu
17-Rami tentacolari di un grande leccio17-Rami tentacolari di un grande leccio
18-Il fusto ritorto di un corbezzolo18-Il fusto ritorto di un corbezzolo
19-Maestoso esemplare di leccio lungo il sentiero19-Maestoso esemplare di leccio lungo il sentiero
20-Verso Genna Silana20-Verso Genna Silana
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