2014 - La Sardegna: siamo su un'isola o su un continente? E' un'isola indubbiamente, considerato che dall'aereo, poco prima dell'atterraggio a Cagliari, si vede il mare e poi l'avvicinarsi di una lunga linea di costa, ammorbidita dalle rientranze delle numerose spiagge e calette, linea che si esaurisce - come il nostro volo - nei pressi della città.
Ci accoglie una giornata di sole dalla temperatura più mite di quella che abbiamo lasciato lassù nel nord-est d'Italia, e il bel tempo e il secco che abbiamo cercato inutilmente per tutta l'estate e che qui invece ci accompagnerà per tutto il nostro soggiorno.
Percorrendo la Sardegna in auto o lungo i sentieri montani o costieri, i grandi spazi dell'Isola lasciano però pensare alla vastità di una zona del "continente" come chiamano qui l'Italia. La Regione, terza per superficie, è grande tre volte il Friuli Venezia Giulia e nasconde una straordinaria varietà di ambienti. Lasciato da parte il periodo estivo che ci avrebbe riservato folle e calure in disaccordo con le fatiche del trekking, l'inizio dell'autunno ci fa scoprire climi ancora molto miti e, a chi piace, la possibilità di balneare. La vegetazione erbacea è a questo punto dell'anno abbondantemente rinsecchita, ma la presenza di arbusti sempreverdi con bacche e fiori ci fa dimenticare che siamo alla fine della bella stagione. Nella zona che abbiamo frequentato, il Supramonte, le vette più alte spiccano da lontano per il loro candore di bianco calcare. Come in Friuli anche qui le rocce che affiorano sono antichissime e hanno formato nel tempo profondi canyon e ampie grotte. A ridosso delle coste, panoramici sentieri collegano gli antichi ovili in pietra e tronchi di ginepro, le uniche risorse disponibili sul terreno. Caratteristica di questo territorio (e più in generale di tutta la Sardegna) è la mancanza di segnaletica lungo i sentieri. I tracciati sono generalmente ben percorribili e frequentati ma, a parte qualche eccezione, ci si ritrova a fare i conti con ometti e qualche pietra inanellata sui ginepri. Le deviazioni sono numerose e quindi occorre documentarsi bene in anticipo oppure affidarsi a guide del posto.
01-Raggi di luce illuminano i monti del Supramonte
Non è tutto, è possibile approfondire la storia della cultura nuragica che ci lascia 8000 costruzioni megalitiche in tutta l'isola. I siti più importanti possono essere visitati con il supporto di una guida locale che ci illustra con entusiasmo la storia antica della Sardegna.
02-La transumanza in un murale a Fonni
Ora passiamo senz'altro ad illustrarvi i percorsi da noi visitati ma prima una breve spiegazione dei nomi locali la cui comprensione chiarisce molti aspetti. Arcu = sella, bacu = gola o forra, campu = piano, cuile = ovile, bruncu = spalla, genna = passo.
03-La costa presso la Pedra Longa
2016 - Di nuovo sull'isola. Quest'anno non ci arriviamo dal cielo bensì dal mare. Aggiungiamo alla scoperta di nuove porzioni della Sardegna anche le emozioni della notte in traghetto. Questa volta visitiamo la parte sud ovest e nord. Escursioni alla scoperta di vecchi siti minerari e sentieri costieri sul blu sorvegliati da massi granitici dalle forme più inconsuete.
04-Castelsardo
Ma anche paludi con cavallini e fenicotteri rosa e siti archeologici di respiro millenario. A tutto fa da sfondo un ambiente naturale ricco di verde, di torrenti e cascate, intercalato da pochi e piccoli abitati. La stagione primaverile mostra la Sardegna in tutto lo splendore delle colorate fioriture.
05-Maggio in Sardegna
06-Il sito archeologico di Tharros
2019 - Una successiva visita alla Sardegna la effettuiamo nel mese di maggio, prodigo di fioriture e di tepori primaverili, che quest'anno inaspettatamente si fanno attendere, come nel resto d'Italia. La zona nella quale ci spostiamo è quella ovest, tra Arbatax e Dorgali, dove approfondiremo alcune zone e ne scopriremo delle altre, tra versanti carsici, coste frastagliate e paesini abbandonati. Sono tutte località dall'importante fascino fotografico: seguite il reportage pubblicato sul blog!
2021-Il caldo è arrivato presto quest'anno in Sardegna. Le nostre visite hanno toccato, le altre volte, i periodi tardo primaverili e autunnali.
Ora, ai primi di giugno, le quote basse restituiscono alla vista un paesaggio in visibile sofferenza per l'aridità; per le fioriture è necessario alzarsi sui versanti dei monti.
Il calendario delle escursioni del CAI locale si ferma infatti ai primi di giugno.
Per chi come noi intende il viaggio come una scoperta del territorio a piedi, il caldo può essere un problema ma una regione così articolata nei suoi paesaggi e attrattive offre svariate possibilità per la conoscenza della Regione. La visita al villaggio nuragico di Barumini, oppure quella all'interno della grotta di San Giovanni ne sono solo un esempio.
07-Sala all'interno della grotta di San Giovanni
08-Il paesaggio del supramonte di Oliena
09-Il villaggio nuragico di Barumini