L'escursione odierna ci porta a visitare una appartata conca glaciale che si trova nella alta valle dei Molini, in una diramazione laterale non distante dal lago di Neves. Racchiusa da una cerchia di cime che raggiungono i 2800 m, la conca ospita, come spesso accade in Valle Aurina, un grappolo di specchi d'acqua che si possono raggiungere dal fondovalle con una salita poco impegnativa.
01-Il Rote Riffl
02-Linee di ondulazioni sulle pendici del Rote Riffl
03-Cascata lungo il rio che scende dai Seeberg Seen
04-Sul sentiero alle pendici del Seebergl; il Rote Riffl sullo sfondo
Da Molini di Tures risaliamo la valle di Selva dei Molini. La ricchezza di acqua della zona si è tradotta, nei tempi, in una serie di attività legate all'energia data dal movimento dell'acqua: tra queste la molitura, come anche descritto nell'escursione
I Molini e Le Acque di Selva dei Molini. Oltrepassate le case di Lappago, al successivo bivio ci si tiene a sinistra in direzione Zosenberg. Si risale ora la valletta del rio Zosenbach fino al punto in cui si stacca a destra il segnavia n.6, intorno ai 1700 m di quota. Dopo un primo tratto nel bosco di conifere il sentiero aggira una costa per entrare nella parte centrale del percorso, caratterizzata da ampie praterie alpine punteggiate dagli ultimi larici e solcate da rii e cascatelle.
05-Verso l'orlo del ripiano dei laghi Seeberg
06-Il rio che solca la valletta dei Seeberg Seen
07-Le pendici del Seebergl
08-Resti di costruzioni sul pianoro dei Seeberg Seen
Ci accorgiamo di arrivare al margine della estesa conca glaciale del Seebergl quando la pendenza si appiana sensibilmente. Resti di una passata attività emergono dalla coltre erbosa sotto forma di recinti in pietra e vecchie assi di legno. La grande conca prativa, contornata da cime di oltre 2800 metri di quota, è suddivisa in una serie di ripiani successivi, occupati da specchi d'acqua di varie dimensioni. Sono i Seeberg Seen, legati tra loro dal rio che li alimenta. Siamo poco oltre i 2400 metri e l'aria settembrina si fa sentire frizzante mentre facciamo una breve sosta presso le acque immobili. Sui lembi di prato che si spingono fino sulle sponde crescono macchie di eriofori e trovano ospitalità alcuni anfibi evidentemente poco freddolosi. Il segnavia continua ancora per scavalcare una forcella e scendere sul versante opposto al rifugio Ponte di Ghiaccio, da noi toccato con la escursione
Alta Via di Neves.
09-Lichene geografico sulle sponde dei Seeberg Seen
10-Seeberg, il lago inferiore
11-Le pendici del Flemmberg sulll'altro lato della valle
12-Moar alm
Facciamo rientro lungo lo stesso percorso. Alla luce del pomeriggio di fine estate, al limitare tra bosco e prato, compare un camoscio: se ne sta perplesso un attimo e ci permette di scattare una foto ricordo prima di scomparire nella vegetazione. Sono attimi fugaci che lasciano sempre la stessa sensazione, quella di essersi inventati tutto se non fosse per le evidenze fotografiche.
La Tabacco è la 036
13-Veloce incontro con un camoscio
14-La valletta dello Zosenbach, ormai a fondovalle