Avvicinamento
Percorrendo la strada statale che da Tolmezzo sale al passo di Monte Croce Carnico si giunge al centro termale di Arta Terme. Dalla strada principale si scende verso il torrente But seguendo le indicazioni per gli stabilimenti termali. Superato il ponte, si lascia l'auto in corrispondenza dell'inizio di una stradina asfaltata che sale verso il campo di calcio (m 440, ampio parcheggio).
Descrizione
Imboccare il sentiero CAI n.157 (segnalazioni) che si inoltra subito tra gli alberi mediante una piccola gradinata in legno. Il percorso risale all'interno di un fitto bosco misto in cui riconosciamo
abete rosso,
sorbo degli uccellatori,
frassino maggiore,
orniello e
nocciolo. Il ricco sottobosco di maggio comprende invece
anemone,
latiro invernale,
latiro giallo e
lamio bianco a cui si aggiungono nelle radure il
mughetto e qualche
botton d'oro. Ben presto si perviene ad un traliccio dove il bosco si dirada lasciando intravedere le case di Arta Terme. Il sentiero prosegue con qualche tornante mantenendo una discreta pendenza fino a raggiungere un ripiano boscato affacciato senza alcuna protezione sull'orlo di una estesa frana. Si tratta del vallone del rio Squasce, profondamente scavato e dai fianchi quasi verticali (avvicinarsi con prudenza). Qui alle specie arboree già citate si aggiungono l'
acero campestre, il
tiglio nostrano ed il
noce mentre a primavera fra le erbe fa capolino qualche
orchidea maschio. Il sentiero attraversa poi alcuni terrazzamenti erbosi frequentati da diverse specie di farfalle, quali la
mnemosine e l'
aurore che aprono finalmente il
panorama sui monti circostanti ed in particolare sui vistosi fenomeni di erosione del
monte Cucco che aprono finalmente il panorama sui monti circostanti ed in particolare sui vistosi fenomeni di erosione del monte Cucco. Raggiunto borgo Vit ed oltrepassate le prime case, si seguono le indicazioni per il Troi di Fielis attraversando lungo la strada principale tutta la piccola frazione (m 820, cartello con informazioni sui tre borghi).
Da piazza 1 marzo 1945, dove sono situati una fontana ed un monumento ai caduti, imboccare la stradicciola lungo il muretto di protezione incontrando quasi subito le indicazioni per il Troi di San Pieri. Dopo avere oltrepassato un'ancona votiva si percorre un piacevole tratto in discesa immersi nella fitta boscaglia. Questa gradevole nicchia verde si esaurisce in corrispondenza di un tornante della strada asfaltata che sale da Zuglio, a ridosso della quale fioriscono vistosi cuscinetti di
saponaria di roccia. Assecondare per un brevissimo tratto la strada come da indicazioni quindi imboccare la carrareccia che conduce alla
pieve di San Pietro scendendo al cosiddetto Plan da Vincule (m 720). Da qui una ampia scalinata conduce alla più importante chiesa della Carnia ed all'annesso cimitero (m 749,
splendido panorama sulla valle del But sulla valle del But).
Ritornati al plan da Vincule imboccare il segnavia CAI n.162 che riporta il percorso in direzione di Arta. Il sentiero, dopo un breve traverso, perde quota rapidamente su terreno talora ripido e scivoloso ma ottimamente consolidato da rinforzi in legno.
Faggio ed
abete rosso danno vita ora ad una formazione piuttosto fitta il cui sottobosco si riduce a poche specie tra le quali la
falsa ortica. Dopo essere scesi ad attraversare un piccolo rio si raggiunge in breve il campo di calcio. Proseguendo infine lungo la traccia che ne costeggia all'esterno la recinzione ci si immette nella strada asfaltata che riporta al parcheggio.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri del Bosco