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    La Gomera - Anello di La Laja da La Zarcita
BlogSentieriNatura
mercoledì 25 gennaio 2023
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Anello di La Laja da La Zarcita

L'escursione ad anello di oggi parte dalla Carretera dorsal principale e scende a La Laya compiendo un anello attorno al monumento naturale di Los Roques. Come spesso accade alle Canarie, all'andata si scende e al ritorno si sale. Le enormi formazioni rocciose sono di origine vulcanica. L'erosione da parte degli agenti atmosferici ha loro conferito l'attuale particolare aspetto. Sono il massiccio del Roque Agando, Las Lajas, La Zarcita, Carmona, e Ojila. La partenza è dal bivio tra la Carretera dorsal e la strada per Hermigua (parcheggio de la Zarcita). Imbocchiamo il sentiero che percorre il crinale verso san Sebastian in direzione Los Roques entrando quasi subito nel bosco paralleli alla strada. Superata una prima elevazione presso il Roque della Zarcita, attraversiamo la strada con belle visuali ravvicinate sulla sagoma del Roque di Agando.
01-Il sentiero per La Laya inizia in discesa01-Il sentiero per La Laya inizia in discesa
02-Tratto all'aperto in vista del Roque02-Tratto all'aperto in vista del Roque
Tralasciamo a destra il sentiero per Benchigua e Playa de Santiago e proseguiamo ancora qualche centinaio di metri fino al bivio per La Laya dove scendiamo a sinistra. Il sentiero perfettamente lastricato e gradonato segue per un bel tratto nel bosco che presenta esemplari di pino canario, ma lungo una breve dorsale all'aperto possiamo ammirare i Roques e la verde valle su cui si trovano. La discesa continua fino al limite del Parco dove la lastricatura si esaurisce (insellatura Degollada del Tanque, circa m 850) presso la Casa del Manco.
03-La vecchia finca Casa del Manco03-La vecchia finca Casa del Manco
Della finca ormai in rovina resta solo una piccola tettoia come riparo. Alla sella il sentiero piega a destra per scendere lungo il solco di un piccolo barranco immerso nella pineta, dal rivolo di acqua sul fondo. Con un paio di ponticelli si oltrepassano altrettanti piccoli barranchi. Il solco va ad allargarsi sensibilmente e il sentiero spostato ora sulla destra va ad intersecare un ulteriore impluvio col terzo ponticello di legno. E' qui che incontriamo una serie di eucalipti secchi sul quale spicca un esemplare dalle dimensioni ragguardevoli. Si cominciano ormai ad intravedere le case di La Laya. Il sentiero ben mantenuto divalla con qualche ansa lungo il fianco destro del barranco che arriva al paesino, con ripidezza via via crescente. La visuale ora riesce ad abbracciare tutto il fondo del barranco con la vista idilliaca dei nuclei sparsi di La Laya che punteggiano la verde valle dalle tante palme.
04-I terrazzamenti di La Laya04-I terrazzamenti di La Laya
Al bivio sopra il paese lasciamo la salita sulla destra per la Degollada de Peraza, per scendere a La Laya; ne attraversiamo il punto più basso sul fondo del barranco de La Vila percorso oggi da un bel flusso di acqua. Alcuni ripidi tornanti di asfalto ci permettono di arrivare all'invaso, dove la strada si esaurisce. Seguiamo su sentiero intersecando l'impluvio che afferisce al lago e passiamo sotto una verticale lastra rocciosa molto sottile, che taglia il versante. Comincia qui il tratto più articolato dell'escursione. Il tracciato ora affronta il tratto più ripido e meno segnalato. Si svolge su pendici brulle, rocciose e ripide, su via non sempre evidentissima, segnata solo da ometti e non più da bolli colorati. Affrontiamo una prima rampa rocciosa ripida e anche esposta, gradinata, si prosegue poi lungo il costone principale a tratti anche lungo il suo fianco. Con poche svolte si guadagna in successione una serie di pulpiti che ci mostrano sempre meglio questo settore del parco con Los Roques e il bosco sviluppato attorno ai massicci.
05-Il primo ripido tratto di salita05-Il primo ripido tratto di salita
06-Tratto agevole lungo la risalita 06-Tratto agevole lungo la risalita
A un ennesimo costone attenzione a non proseguire diritti, dove sembra di intuire alcune gradinature ma fare attenzione sulla sinistra agli ometti che guidano verso una cengia molto aerea che aggira uno sperone e poi risale nuovamente su abbozzi di gradinature scavati su terreno roccioso di matrice gialla. La salita prosegue decisa sulla rampa che progressivamente aggira il versante su cui ci troviamo e in breve esce su un costone aperto abbastanza esposto dove si sale in diagonale seguendo le tracce di passaggio (non ci sono segnali se non qualche sporadico ometto) .
07-Aereo passaggio prima del Mirador del Bailadero07-Aereo passaggio prima del Mirador del Bailadero
Rientrati nel bosco si ritrova un tracciato più evidente, seppure pendente. Si oltrepassa un ripiano colorato di giallo e con una ultima diagonale su area cengetta ci si innesta al percorso che unisce il Mirador del Bailadero con quello di Hermigua (cartelli illustrativi). Presso la sede stradale prendiamo a sinistra il sentiero parallelo entrando nel bellissimo bosco umido di laurisilva. Usciti al parcheggio del Reventon oscuro il sentiero riprende dall'altra parte dello spiazzo per aggirare una altura e si muove poi con alcuni saliscendi nel bosco umido di laurisilva dove assaporare le ultime suggestioni di tale magico ambiente. Al belvedere ci affacciamo su Los Roques e sul versante appena risalito, poi lungo un crinale più arioso tra le eriche ci accostiamo alla strada e raggiungiamo La Zarcita chiudendo l'anello.
08-Nel bosco presso il Reventon oscuro08-Nel bosco presso il Reventon oscuro
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