Anche oggi le previsioni meteo segnalano vento e maltempo sulla parte nord dell'isola. Rivolgiamo la nostra attenzione quindi al meridione di La Gomera generalmente più soleggiato.
Raggiunta La Dama proseguiamo all'estremità della strada fino alla playa della Rajita per lasciare l'auto in prossimità del vecchio fabbricato per la lavorazione del pesce.
01-Lungo il barranco de la Rajita
Ora a piedi, risaliamo la destra orografica del barranco de La Rajita sulla strada asfaltata fino al tornante dove imbocchiamo la strada cementata di servizio a un bananeto con costruzione accanto. Ci troviamo sul letto del barranco, dove si tratta di individuare alcuni ometti seminascosti tra la vegetazione e i sassi, che ci avviano su tracciato via via fa più evidente e facile da seguire (ometti).
Percorriamo così il fondo del barranco de la Rajita tracciandolo con una diagonale. Man mano che si procede il fondo si fa più sassoso fino a quando fa una grande ansa. Ci troviamo sul fondo della stretta gola, dove grandi muretti a secco sostenevano i vecchi terrazzamenti. Una condotta metallica trasversale sembra essere una vecchia levada.
Ad altri orti che sembrano ancora coltivati, segue uno sbarramento per trattenere l'acqua e altre condutture. Superata la piccola pozza d'acqua creata dalla diga gli ometti ci indicano di attraversare il rivolo e cominciare la risalita sul versante di sinistra orografica.
02-Sui primi tornanti del sentiero che sale ad Arguayoda
03-Il solco del barranco de la Rajita
Si tratterà di compiere alcune svolte molto strette sulla mulattiera ancora ben conservata, lastricata e sorretta in alcuni punti da massicciata. Il tempo ha rovinato il tracciato solo in alcuni punti. Il sentiero comincia a orientarsi verso destra in direzione Arguayoda interrotto ancora da alcune piccole svolte fino ad arrivare presso la cresta superiore forata in almeno due punti e cariata da parecchie cavità.
04-Caratteristiche rocce intagliate
Il sentiero è stato veramente rubato a un pendio davvero verticale, segnato da nicchie scure in roccia vulcanica. Solo l'ultimo tratto, ormai in vista delle case di Arguayoda, è più sconnesso e invaso da spazzatura. Nel tranquillo borgo sostiamo presso la chiesetta e scambiamo qualche parola con una anziana signora del posto.
05-La mulattiera lastricata presso Arguayoda
06-Lungo il sentiero per Arguayoda
Usciamo dal paese per imboccare la pista sterrata in direzione mare, in lenta discesa in mezzo ad un alto plateau in vista delle case di La Dama, dalla parte opposta del barranco.
07-La skyline di La Dama
Dopo un bel tratto di strada, al cartello GR La Gomera, lasciamo la strada a favore del sentiero che scende a destra verso il fondo del barranco de La Rajita. Il bellissimo viottolo è protetto da cordolo di pietre e in parte lastricato e comincia subito la discesa del versante di sinistra orografica del barranco, in vista della costa. Le larghe svolte consentono una comoda discesa fino all'arrivo alla spiaggia de la Rajita e all'auto.
La Rajita è stata un tempo sede di bananeti e dall'inizio del '900 di industria conserviera e di salatura legata alla pesca del tonno. Queste attività legate a quelle dell'indotto fecero sì che la zona fosse molto popolata fino agli anni 70 quando l'industria chiuse i battenti.
08-Lo sbocco del barranco de la Rajita