il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaU15

La malga di Claupa da Lenzone

Avvicinamento

Dalla strada principale che attraversa Ovaro segure le indicazioni per Lenzone. Giunti in breve nella piccola frazione ci si porta nei pressi delle case più a monte (m 629, comodo spiazzo per parcheggiare). Qui un cartello segnala infatti l'inizio della pista di servizio alle malghe del monte Arvenis. Questo itinerario, con neve assestata, può diventare l'occasione per una bella escursione con le ciaspe.

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dell'Uomo
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Febbraio
Carta Tabacco
013
Dislivello
1000
Lunghezza Km
15,4
Altitudine min
629
Altitudine max
1634
Tempi
Dati aggiornati al
2006
I vostri commenti
  • 06/02/2022 In un impeto di ottimismo, deciso di lasciare le ciaspole in macchina. E, in effetti, la strada inizia completamente asciutta. Qualche chiazza di neve ghiacciata qua e la', che si intensifica a partire da quota 1400. Si procede spediti, e medito di salire fino alla cima dell'Arvenis. Ma dalla malga Arvenutis il discorso cambia... La neve si fa fonda e senza interruzioni; la strada non e' piu' battuta e l'incedere diventa faticoso, sprofondando nella neve ghiacciata. Mi accontento, con non poca fatica, di arrivare fino alla Malga di Claupa, dove riposo un attimo. Il panorama e' stato mangiato da scuri nuvoloni, e tocca immaginarselo... Pazienza, sara' per un'altra volta...
  • 19/02/2016 Quanto ho sognato la neve! Ma tanta! I suoi suoni, la semplice ineluttabilità con cui trasforma in versi ogni cosa, quella tenerezza che sa di ingenuità e quiete (quand’essa non si trasforma in aggravio per le genti che ne condividono l’arrivo di anno in anno). Oggi però i primi passi rugnano impazienti all'asfalto. Da quota mille il paesaggio inizia a cambiare, ancora un centinaio di metri e le zampe finalmente affondano. I compagni di viaggio indossano le ciaspe nuove di zecca, io li imiterò qualche tornante dopo. Il manto si fa spesso e soprattutto intonso. Mi trovo davanti e i passi si fan più lenti. Le orecchie si perdono tra il sordo sussurrar della coperta che calpestiamo, lo sguardo invece, s'inebetisce nel bosco. Più saliamo, maggiore è la quantità di glassa che i pini sopportano. Tanto da apparire degli ombrelloni chiusi, in una malinconica spiaggia autunnale. Ma oggi non c'è spazio per la malinconia. Tutto è pura gioia! La giornata è splendida e già da malga Arvenutis il panorama s'apre. Splendida la visuale sull'ondosa cresta della val Pesarina. Pare piegata e modellata dal vento, col baricentro spostato all'indietro. La fatica si fa sentire, i piedi vengon inghiottiti dal bianco. Ogni tanto mi fermo a fare qualche foto. Dietro di me le ciaspole vociano sguaiate, clack, clak. Poi appena m'arresto, tacciono di colpo. Tutti si guardan attorno silenti, in direzione diversa. Mi giro e dentro di me scoppio a ridere! Pare l'edizione invernale de "un due tre..stellaaa!". Peccato che il muro che debba toccare sia quello della malga di Claupa! Non mi dispiace, qualsiasi cosa dicano i legamenti inguinali che iniziano a tirarsi come corde di violino. Mia la responsabilità di far traccia. Che si fa privilegio a sgualcire con le zampe quelle curve perfette. Giunti alla sella, lascio scendere le due coppie verso la malga. A destra ecco delle tracce battute. Le seguo per vederle abbassarsi verso Las Vals attraverso il bosco. Vorrei puntare al Tribil ma oggi il tempo è contato. Punto allora al cocuzzolo sulla destra, quotato 1698. Deviazione obbligata per chiunque affronti questo itinerario. La vista spazia dal monte Rest al Coglians. Il canal di Gorto s'apre come un ventaglio, coi suoi borghi adagiati come pizzi, tra fazzoletti d'ocra. Da qui, l'Arvenis si riprende il titolo di montagna e squadra minaccioso l'omonima malga che ti chiedi come possa non esser stata travolta dagli inverni passati. Raggiungo gli amiis di mont e ci diamo il cambio. Tocca me ora farmi accarezzar dal sole. Per poi scender da solo tagliando i tornanti tuffandomi nella neve. Una giornata invernale che termina davanti ad un caffè, trasformandosi in una giungla di rimembranze d'avventure salgariane in un Sud America d'altri tempi. Unica nota: raggiunta località Cusina (1230m) si segua la carrareccia a sinistra. E' proprio la strada asfaltata per la malga, anche se, già stretta di suo, pare trasformarsi in troi con quei rami appesantiti che si ripiegano su se stessi, inghiottendo ogni spazio.(11.02.2016)
  • 02/03/2009 il percorso si svolge tutto su strada asfaltata (tranne l'ultimo tratto in zona malghe) che nel periodo invernale è pulita ma con molti tratti ghaicciati.l'unica difficoltà è capire dove sia l'attacco per arrivare alla malga Claupa una volta superata la malga Arvenutis bassa. Il sentiero si stacca un centinaio di metri dopo quest'ultima sulla destra in prossimità di un cartello di divieto d'accesso.
  • Invia un commento
Le vostre foto
  • Casera Claupa. Meravigliosa Casera situata sul sentiero che  ...
    17/06/2007 Casera Claupa. Meravigliosa Casera situata sul sentiero che ...
  • Malga Claupa. . . vannifad@tin.it
    01/06/2005 Malga Claupa. . . vannifad@tin.it
  • Invia una foto
I vostri tracciati
Le vostre escursioni
Mappa Scarica il tracciato kml Scarica il tracciato gpx Visualizza mappa dettagliata - Apertura su nuova finestra
Profilo altimetrico
Altre escursioni in zona
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva