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    La Gomera - Barranco de la Negra
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venerdì 30 gennaio 2015
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Barranco de la Negra da La Dama

Benvenuti al sud: il titolo di un noto film italiano ben si addice al nostro girovagare odierno. Meta prefissata dovrebbero essere Las casas de Cuevas Blancas, nel nord est, ma il tempo non ci è amico. Vento e nubi basse ci spingono così, dopo un paio d’ore di auto, al sud-ovest per l'ultima escursione del nostro viaggio. A La Dama, tra Valle Gran Rey e Playa de Santiago, splende un sole accecante e così scendiamo sulla costa parcheggiando presso la piccola spiaggia. Da qui un sentiero traversa il fondo del barranco per rimontare sul fianco opposto a larghe svolte. Il cammino, spesso lastricato, e la pendenza moderata ci permettono di superare agevolmente il versante nonostante la sua ripidezza. Con la quota, sull’altro lato del barranco fanno capolino le case di La Dama circondate da estesi bananeti. Ben presto li superiamo in altezza per uscire sulla spalla soprastante dove ci si immette a sinistra sulla pista che sale verso Arguayoda.
01-Euforbia canariensis sull'orlo del barranco de la Raijta01-Euforbia canariensis sull'orlo del barranco de la Raijta
02-L'altopiano verso Arguayoda02-L'altopiano verso Arguayoda
Ci troviamo in mezzo ad un paesaggio arido, punteggiato dalle euforbie e segnato da antichi terrazzamenti ora in disuso. La sagoma della Fortaleza si staglia sullo sfondo e segna anche più o meno la direzione che porta verso il piccolo nucleo di case. Ed eccoci quindi ad Arguayoda in prossimità della minuscola chiesetta: le case di colore chiaro, circondate dai palmizi, hanno un’aria vagamente nordafricana ed anche il sole deciso contribuisce non poco a dare questa impressione.
03-I colori di Arguayoda03-I colori di Arguayoda
Nonostante le ore buttate via in auto, è ancora presto e decidiamo di proseguire verso Alajerò per visitare il barranco de la Negra. Una lunga scalinata cementata ci evita la prima ansa della strada poi il sentiero entra in un prato arido traversando tra muretti a secco verso l’orlo del Barranco. Dopo un tratto in falsopiano sul bordo, si inizia a scendere per assecondare una rientranza dove già si notano le prime vasche per la raccolta dell'acqua. Dopo poco si arriva ad una costa sopra la quale si aprono alcune cavità naturali mentre alcuni larghi terrazzamenti sono ancora ricoperti da prati.
04-Terrazzamenti sul fianco del barranco de la Negra04-Terrazzamenti sul fianco del barranco de la Negra
05-Euforbie nel barranco de la Negra05-Euforbie nel barranco de la Negra
06-Terrazzamenti e cavità nel barranco de la Negra06-Terrazzamenti e cavità nel barranco de la Negra
Dal punto dove ci troviamo si vede bene il sentiero che aggira altre coste per entrare sempre di più nel fianco del grande canyon: impossibile resistere alla tentazione di proseguire. Scendiamo allora lungo questo magnifico percorso che ci mostra ora tutti i particolari del barranco che va scorrendo a larghi meandri verso il mare. Sul letto sono presenti anche antichi terrazzamenti coperti da erba verdissima, palmizi e qualche costruzione.
07-Terrazzamenti sul fondo del barranco de la Negra07-Terrazzamenti sul fondo del barranco de la Negra
08-La vegetazione sul fondo del barranco de la Negra08-La vegetazione sul fondo del barranco de la Negra
09-Il barranco de la Negra09-Il barranco de la Negra
Altre case si trovano poco più alte davanti a noi: vista l’ora decidiamo che saranno quelle la nostra meta per oggi. Tralasciamo così il bivio che sale a sinistra verso La Manteca, e proseguiamo con modesti saliscendi. Attraversato il fondo di un impluvio secondario, bagnato da un filo di acqua, raggiungiamo finalmente il piccolo nucleo di case. Sono in rovina, ma si trovano su uno sperone proteso sopra la gola e offrono una bellissima visuale sul barranco.
10-Casolari abbandonati nel barranco de la Negra10-Casolari abbandonati nel barranco de la Negra
11-Gruppo di casolari in rovina11-Gruppo di casolari in rovina
12-Pareti che chiudono il barranco12-Pareti che chiudono il barranco
Al largo nell'oceano si staglia la sagoma di El Hierro oggi coperta da nubi. Una delle case ha ancora il tetto e all'interno sono presenti le vecchie porte. L'intonaco del muro è stato scambiato per libro di vetta ed è stato usato per apporre scritte e firme che ci danno qualche indizio sulla frequentazione. Sono tutte in lingua tedesca, risalgono ai mesi invernali ed è da vent'anni a questa parte che il muro riceve le firme... Ci fermiamo volentieri per la sosta in questo luogo così tranquillo e remoto, perfetto per il nostro congedo da La Gomera.
13-Il sentiero lungo il fianco del barranco de la Negra13-Il sentiero lungo il fianco del barranco de la Negra
14-Rocce colorate sul fianco del barranco de la Negra14-Rocce colorate sul fianco del barranco de la Negra
15-Euforbie presso i terrazzamenti del barranco de la Negra15-Euforbie presso i terrazzamenti del barranco de la Negra
16-Playa de la Raijta16-Playa de la Raijta
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