il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • P2011298
    Symi - Agios Vassilios
BlogSentieriNatura
mercoledì 12 ottobre 2022
Tag: 

Symi - Agios Vassilios

Dal porto di Rodi parte il traghetto per l'isola di Symi. La traversata è di circa un'ora e l'isoletta viene raggiunta passando accanto alla costa turca. Sbarcati a porto di Gialòs, cerchiamo di districarci nel trafficatissimo lungomare, tra ciclomotori e mille negozietti che espongono la loro merce. Trovata la via giusta (vedi mappa) ci addentriamo nel dedalo di viuzze del centro dove ancora si trova grande offerta di negozi e luoghi ristoro. La nostra mission odierna è la visita alla chiesetta Agios Vassilios con ritorno entro l'ora di partenza del traghetto per Rodi. Non sapendo quanto tempo impiegheremo, preferiamo quindi salire in fretta al mattino e concederci piuttosto una sosta al paese al ritorno se avanza tempo.
01-Verso il porto di Symi01-Verso il porto di Symi
02-La lunga scalinata verso Chorio02-La lunga scalinata verso Chorio
Come succede nelle isole, appena ci si allontana dal centro si lascia indietro la variopinta folla dei turisti mentre ci accorgiamo della comparsa di freccette rosse e bollini blu sulle pareti esterne degli edifici. Comincia anche ad apparire la larga gradinata di cui ho letto. Molto erta, si inerpica tra le ultime case sfiorando anche una chiesa e costeggiando un solco, sulla destra. Giunti nella parte più alta, gli stretti viottoli pedonali si esauriscono per lasciare spazio al sentiero, meno pendente della scalinata. Dopo pochi minuti, l'altezza raggiunta ci regala una bella veduta sulla cittadina dall'alto e sulla insenatura rocciosa poco più a nord del porto di Gialòs.
03-Veduta sul porto03-Veduta sul porto
04-Le coste settentrionali di Symi04-Le coste settentrionali di Symi
Più in alto fa la sua comparsa una fila di muretti a secco, e quindi una cappella intonacata di bianco candido. Dalla chiesetta il viottolo procede fino a una casa abitata, raggiunta da una strada cementata che ci porta alla strada principale poco più in alto. Fatti pochi metri a sinistra si riprende una altra pista cementata che passa tra fattorie con animali e edifici abitativi arrivando in leggera discesa fino al campanile della chiesa di Agios Nikolaos. Dopo aver passato i terrazzamenti con muretti a secco, le fattorie, i depositi di attrezzi da lavoro, la strada cementata finisce in un parcheggio per autoveicoli. Qui inizia il sentiero di discesa (vecchissimo cartello in ferro con indicazioni per Agios Vassilios) che si accosta subito a un profondo solco. Poco più avanti una macchia di cipressi ci concede un breve riparo dal sole. Ci troviamo proprio sull'orlo del canale che precipita alla nostra sinistra. Con percorso non sempre evidente, guidati da alcuni ometti, si arriva così a resti di recinzioni in pietra presso una piccola macchia di cipressi. Da questa isola ombrosa è possibile affacciarsi sul profondo canyon cha abbiamo seguito durante la nostra discesa. Siamo nel tardo autunno, ma tra i cespugli inariditi dal caldo estivo fioriscono ancora le drimie e qualche colchico.
05-Il brullo entroterra di Symi05-Il brullo entroterra di Symi
06-Affaccio sulla costa sud occidentale di Symi06-Affaccio sulla costa sud occidentale di Symi
Il sentiero riprende a scendere dolcemente fino alla svolta sottostante dalla quale continua con una diagonale in vista mare dalla pendenza molto blanda. Ma la chiesetta dove si trova? Dovremmo essere vicini, ormai. Solo all'ultimo momento ci accorgiamo del tetto della candida chiesetta di Agios Vassilios, pochi metri sotto di noi sulla destra. La raggiungiamo tramite alcuni gradini. La chiesetta è molto isolata, quasi sospesa sul mare. L'odore di vernici che abbiamo sentito avvicinandosi è reale: un volontario sta ridipingendo l'intonaco della chiesa, sottoposto alle pesanti ingiurie della salsedine. Gentilissimo, ci prepara il caffè greco col tradizionale "briki" e ci intrattiene spiegandoci le problematiche del soffitto della cappella, i cui affreschi sono anneriti dal fumo delle candele votive, e fornendo (su mia richiesta) le istruzioni per realizzare un vero caffè greco. Suono la campana: pare porti buona fortuna. Il ritorno è lungo lo stesso itinerario, con un occhio all'orario di partenza del traghetto. Arriviamo a Gialòs con un comodo anticipo no-stress.
07-La candida cappella di Agios Vassilios a picco sul mare07-La candida cappella di Agios Vassilios a picco sul mare
08-Fioriture di colchico a Symi08-Fioriture di colchico a Symi
Commenti
A cura di
Scegli una zona
Mappa Scarica il tracciato kml Scarica il tracciato gpx Visualizza mappa dettagliata - Apertura su nuova finestra
Profilo altimetrico
Ricerche
In evidenza
Ultimi post
Le guide di SentieriNatura
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva