L’escursione odierna ha come base di partenza il lago di Braies a cui si giunge dalla val Pusteria, lasciando la statale nel tratto compreso tra Villabassa e Monguelfo. Il lago è un crocevia di direzioni e funge da porta di accesso settentrionale ai grandi altopiani di Sennes e Fanes. Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio a pagamento si percorre il bordo destro del lago, ancora in ombra nel mattino di settembre a differenza della grande parete della Croda del Becco, già ben illuminata da un sole radente. Giunti all’apice del lago, lasciamo a sinistra l’Alta Via n.1 per entrare a destra nella val Foresta.
01-Il pascolo della GrunwaldAlm
02-All'imbocco della SenneserTal
03-Nella alta SenneserTal
04-Verso la forcella de Riciogogn
05-Praterie sul versante di Sennes
La pista prosegue col n.19 fino ai verdi parti della GrunwaldAlm dove si lascia il solco principale per piegare a sinistra sul sentiero n.23. Questo affianca e risale il corso del Seitenbach attraversando nel primo tratto una bassa vegetazione a mughi. Più in alto l'ambiente si fa decisamente più dolomitico con il sentiero che ora piega verso sud per risalire le ghiaie della Sennesertal. Tra qualche innocua macchia di neve, saliamo decisamente fino ai 2331 metri della Forcela de Riciogogn.
06-Sulle pendici di Le Seneser
07-Le placche della Croda del Becco
08-Le caratteristiche stratificazioni della Croda del Becco
09-Il rifugio Biella e la Croda del Becco
10-Sulle pendici del monte Muro
Oltre la forcella il paesaggio cambia radicalmente aprendosi in una bella conca prativa. Al primo bivio ci si tiene sulla sinistra rimontando ad una insellatura e traversando successivamente per dossi erbosi le pendici di Le Seneser. In leggera discesa infine ci si immette (m 2260) sulla pista di servizio al rifugio Biella passando ai piedi delle caratteristiche placche della Croda del Becco. Al crocevia del rifugio Biella (Seekofel Hutte, m 2327) si potrebbe già rientrare per il sentiero che transita dalla Ofenscharte, ma l’idea è quella di compiere un anello più largo, passando anche per forcella Cocodain. Seguiamo quindi le indicazioni del segnavia 28 che riprende a salire su terreno più articolato portandosi ben presto sulla panoramica cresta del monte Muro (m 2354). Il sentiero segue il bel crinale roccioso in uno dei tratti più caratteristici di questa escursione fino ad arrivare alla forcella Cocodain (Fosses Riedl, m 2332), oggi battuta da un forte vento.
11-La cresta del monte Muro con la Croda Rossa
12-Il paesaggio presso forcella Cocodain
13-La cresta presso forcella Cocodain
14-Gli strati del monte Muro con la Croda del Becco
15-Forcella Cocodain
Davvero particolare il paesaggio che si presenta dalla forcella, segnato da stratificazioni rocciose che ora dovremo attraversare. Il segnavia 28, qui poco evidente, scende per innestarsi a sinistra sul n.4. Questo punta a nord ovest e scende piacevolmente al lago del Giovo (m 2026), piccolo specchio d’acqua e buon punto di sosta per rifiatare. Il sentiero successivamente si affaccia sulla conca del lago di Braies che d’ora in poi ci darà la direzione finale. Con percorso sempre interessante e articolato ci si sposta sulla destra orografica del vallone calando poi a svolte verso il fondovalle. Arrivati alla quota del lago, per non farci mancare nulla decidiamo di rientrare per il suo bordo orientale. E’ un percorso piacevole, a tratti a picco sull'acqua, ed è stato attrezzato con passerelle e parapetti.
Tabacco 031
16-In discesa da forcella Cocodain
17-Le pendici del Giavo Grande
18-Paesaggio dolomitico sulle pendici del Giavo Grande
19-Il lago di Braies
20-Attrezzature sul sentiero che scende verso il lago di Braies
21-Sulla riva del lago di Braies
22-Il sentiero sulla sponda orientale del lago di Braies