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    Parco d'Abruzzo - Anello del Lago Vivo da Barrea
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BlogSentieriNatura
venerdì 18 ottobre 2013

Anello del Lago Vivo da Barrea

L'escursione di oggi vede alternarsi bellissimi boschi di faggio che si interrompono bruscamente per aprirsi a valli prative circondate dalle più alte vette del Parco. Da Civitella Alfedena ci si dirige verso Barrea, paesino posto in posizione panoramica sul lago omonimo. Si prosegue in direzione Alfedena ma, senza raggiungerla, al primo tornante si parcheggia presso il cartello con le indicazioni del sentiero K6. Il primo quarto d’ora lo percorriamo su pista più o meno pianeggiante poi, al cartello all'ingresso della Valle dell'Inferno, prendiamo a sinistra per salire nel bosco (segnavia K4). La valletta è piuttosto incassata con il sentiero che si mantiene sul fondo, destreggiandosi tra grandi macigni ricoperti di muschio e faggi dalla bellissima colorazione autunnale.
01-Barrea nella luce del mattino01-Barrea nella luce del mattino
02-Faggeta lungo la risalita della Valle dell'Inferno02-Faggeta lungo la risalita della Valle dell'Inferno
03-L'autunno nella faggeta verso il Lago Vivo03-L'autunno nella faggeta verso il Lago Vivo
04-Il sentiero all'interno della luminosa faggeta04-Il sentiero all'interno della luminosa faggeta
Siamo ancora in ombra e la temperatura è piuttosto bassa. Avanziamo sperando di osservare cervi o di sentirne i movimenti, ma un latrato lontano e insistente ci fa capire che la possibilità è per ora remota. Si tratta di un minuscolo cagnolino a seguito di un boscaiolo che abbaia finché non oltrepassiamo la sua locazione. Più in alto, il sentiero si sposta a destra salendo con qualche svolta fino a raggiungere il primo sole ed il gradevole cambio di temperatura. Il capitello dedicato alla Madonna delle Grazie o del Buon Passo segna praticamente la fine della fatica: da qui in poi la pendenza va appianandosi e, dopo una piccola radura, fuoriusciamo al limitare di una grande radura erbosa.
05-Il capitello dedicato alla Madonna delle Grazie05-Il capitello dedicato alla Madonna delle Grazie
06-L'ampia conca del Lago Vivo06-L'ampia conca del Lago Vivo
07-Rocce affioranti presso la conca del Lago Vivo07-Rocce affioranti presso la conca del Lago Vivo
08-La prateria nella conca del Lago Vivo08-La prateria nella conca del Lago Vivo
E' un improvviso colpo di scena: la radura anticipa di pochi minuti la vasta conca del Lago Vivo, contornata da lembi di faggeta. La piccola raccolta d'acqua (m 1591) prende vita allo scioglimento delle nevi, ma in questa stagione la sua superficie è piuttosto ridotta. Dai boschi circostanti arrivano continuamente bramiti: è un suono cupo, a metà strada tra un muggito e un ruggito. Dicono che i cervi siano erbivori, speriamo bene... Ci fermiamo un poco speranzosi di vedere alcuni esemplari uscire dal bosco, ma per oggi nulla.
14-Colori autunnali nella conca del Lago Vivo14-Colori autunnali nella conca del Lago Vivo
15-Il Lago Vivo15-Il Lago Vivo
Dal Lago Vivo riprendiamo il segnavia del Parco rimontando verso una marcata insellatura immersa nella faggeta. Da qui ha inizio un tratto pressoché lineare che ci porta ad attraversare il meraviglioso bosco che si sviluppa sulle pendici del Serrone. Faggi di notevoli dimensioni si elevano sopra strani campi solcati creando un ambiente di grande suggestione nel quale ci si attarda volentieri.
16-Lame rocciose nella faggeta del Lago Vivo16-Lame rocciose nella faggeta del Lago Vivo
17-Lame rocciose nella faggeta del Serrone17-Lame rocciose nella faggeta del Serrone
Più avanti l’aspetto carsico del bosco termina mentre il sentiero prosegue in quota passando poco sopra scoscese balze. Aggirata una ultima costa inizia finalmente la discesa a valle che avviene sempre nella faggeta, sfiorando alcune piccole radure. In un paio di queste c’è una bella vista sul vicino lago della Montagna Spaccata. Al limitare di una zona aperta con pascolo di cavalli, il sentiero si trasforma in una pista sterrata, malagevole e sassosa,e con questa ormai fuori dal bosco si ridiscende alla strada Barrea-Alfedena. La seguiamo a sinistra per arrivare in pochi minuti al tornante dove avevamo parcheggiato l'auto.
18-Il sentiero di ritorno alle pendici del monte Serrone18-Il sentiero di ritorno alle pendici del monte Serrone
19-La faggeta del monte Serrone19-La faggeta del monte Serrone
20-Il lago della Montagna Spaccata20-Il lago della Montagna Spaccata
21-Barrea con il monte Greco sullo sfondo21-Barrea con il monte Greco sullo sfondo
Commenti
  • 27/10/2014 La promozione dell'escursionismo lungo i sentieri del Parco è sempre un'operazione meritevole, ma è assolutamente vietato uscire fuori dai tracciati riportati sulla cartina ufficiale del Parco. Valle Cupella è zona di RISERVA INTEGRALE, pertanto è interdetto l'accesso.
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