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    Col di Lana - Sas de Stria
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lunedì 29 luglio 2013

Sas de Stria dal passo di Valparola

E' davvero tanto tempo che non salgo sul Sas de Stria. La vicinanza con la strada del passo di Valparola gioca a sfavore di questa cima ricchissima di storia e testimonianze della Grande Guerra. Mete più ambite e la onnipresente folla estiva mi hanno tenuto lontano per molti anni ma oggi, complice la decisione di "riposare" tra un'escursione e l'altra, arrivo al passo con l'intenzione di visitare con calma le postazioni di questa roccaforte austriaca. Riposare, nel gergo dell'escursionista seriale quale sono, significa salire qualcosa dal dislivello non troppo eccessivo e il Sas de Stria è perfetto per questo scopo.
01-Il macigno dipinto di blu alla base del Sas da Stria01-Il macigno dipinto di blu alla base del Sas da Stria
02-Il laghetto al passo Valparola02-Il laghetto al passo Valparola
03-Fioriture di silene sul Sas de Stria03-Fioriture di silene sul Sas de Stria
04-Trincee gradinate sul Sas de Stria04-Trincee gradinate sul Sas de Stria
05-Resti di fortificazioni sul Sas de Stria05-Resti di fortificazioni sul Sas de Stria
06-La sfinge del Sas de Stria06-La sfinge del Sas de Stria
07-Postazioni poco sotto la vetta del Sas de Stria07-Postazioni poco sotto la vetta del Sas de Stria
Lasciata l'auto presso il fortino mi avvio verso la cima imboccando una delle mille tracce che solcano il pendio. Punto al famoso sasso blu e mi avvicino notando come ormai il colore sia alquanto sbiadito. Da qui, seguendo il solco di una profonda trincea o camminando sulle tracce che corrono a fianco ci si accosta al castello sommitale. Se riuscite a orientarvi tra il dedalo di trincee e gallerie, potete cercare sulla destra il punto migliore per osservare la sfinge del Sas de Stria, anch'essa traforata e percorsa da fortificazioni e gallerie che si possono visitare successivamente.
08-Trinceramenti sul Sas de Stria08-Trinceramenti sul Sas de Stria
09-Interno di trincea sul Sas de Stria09-Interno di trincea sul Sas de Stria
10-Lagazuoi e Cunturines dal Sas de Stria10-Lagazuoi e Cunturines dal Sas de Stria
11-Il Setsas dal Sas de Stria11-Il Setsas dal Sas de Stria
12-Le poderose bastionate del Cunturines dal Sas de Stria12-Le poderose bastionate del Cunturines dal Sas de Stria
13-Camminamenti poco sotto la vetta del Sas de Stria13-Camminamenti poco sotto la vetta del Sas de Stria
Il sentiero che da accesso alla vetta è attrezzato con scaletta in legno e passamano, ma prima si tratta di passare per uno stretto solco che può essere ingombro di neve. L'angusto corridoio può essere evitato tenendosi a sinistra e superarando alcune paretine ben appigliate (qualche bollo) fino a ricongiungersi con il sentiero principale. La vetta, molto panoramica, è sorretta da alte bastionate rocciose sulle quali si cimentano gli alpinisti. Nonostante la bella visuale, scendo quasi subito, attirato dall'infinito dedalo di fortificazioni scavato all'interno di questo castello di pietra. Durante la discesa allora mi fermo spesso ad osservare e fotografare in modo da non perdermi nulla o almeno avere questa sensazione. Il tempo sta peggiorando, ma riesco a ritornare al parcheggio prima della pioggia: speriamo che non passi così tanto tempo prima di ritornare nuovamente sul Sas de Stria.
14-Camedri sul Sas de Stria14-Camedri sul Sas de Stria
15-Gallerie sul Sas de Stria15-Gallerie sul Sas de Stria
16-Interno di gallerie sul Sas de Stria16-Interno di gallerie sul Sas de Stria
17-Trincee sul Sas de Stria col Setsas sullo sfondo17-Trincee sul Sas de Stria col Setsas sullo sfondo
18-Il Setsas dal Sas de Stria18-Il Setsas dal Sas de Stria
Commenti
  • 01/10/2014 Per l’ultimo giorno ci riserviamo quest’escursione breve e con poco dislivello, al parcheggio nei pressi del forte ci sono già parecchie auto, è domenica…Intenzionate a visitare anche la galleria del Goiginger ci muniamo di caschetto e pila, saliamo al Sass de Stria lungo le trincee, è incredibile come dalla base non si riesca ad immaginare che la montagna possa essere così traforata, qualche cavo, un paio di scalette di metallo e di legno e si è in vetta. Cima isolata, grande panorama: la Marmolada è lì a due passi, ghiacciata ed innevata, nitidamente visibile la pista, il verdeggiante Col di Lana e il laghetto a Valparola. Scendiamo mentre inizia il via vai in salita, bambini di ogni età su questa cima (anche piccoli portati in braccio), sotto, su di un masso la scritta in rosso:GALLERIA ci fa seguire una traccia che che ci porta sopra la palestra di roccia (e conseguente discesa con brivido), insistiamo aggirandoci intorno e troviamo una caverna con a terra una freccia fatta di sassi, l’ingresso è posto in altoe non ce la facciamo. Altra ricerca seguendo le numerose tracce ma alla fine desistiamo (del senno di poi realizziamo che avremo dovuto seguire le indicazioni del cartello in legno con la scritta Selletta)…ma ci torneremo
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