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    Sardegna orientale - Grotta Bue Marino Cala di Luna
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mercoledì 1 ottobre 2014
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Grotta del Bue Marino e Cala di Luna da Cala Fuili

E' una escursione costiera quella che ci attende oggi, con partenza e arrivo presso la linea del mare, e una divagazione per la visita alla famosa Grotta del Bue Marino. Da Dorgali dove siamo alloggiati, in pochi minuti, attraversata la galleria sotto il monte Bardia, raggiungiamo la celebre località balneare di Cala Gonone, dalla quale seguiamo le indicazioni a destra per Cala Fuili.
01-Il tratto di costa tra Cala Fuili e Cala Gonone01-Il tratto di costa tra Cala Fuili e Cala Gonone
02-Il tratto di costa tra Cala Fuili e Cala di Luna02-Il tratto di costa tra Cala Fuili e Cala di Luna
03-Ginepri contorti sul sentiero verso Cala di Luna03-Ginepri contorti sul sentiero verso Cala di Luna
Lasciata l'auto lungo la strada, ci soffermiamo ad ammirare la costa, resa ancora più bella da una radiosa giornata di sole. Al termine della strada, si scende una ripida scalinata arrivando sul fondo della Codula Fuili per poi rimontare dalla parte opposta con qualche svolta. Raggiunto il ripiano superiore ci troviamo al bivio per chi, come noi, intende visitare la Grotta. A destra prosegue il sentiero principale per Cala di Luna, a sinistra invece si snoda una variante più bassa che ci porterà all'ingresso delle Grotte (cartelli). Quest'ultimo si mantiene grosso modo in quota, alternando qualche piccolo saliscendi su terreno aspro e sassoso. La densa macchia di lentisco e ginepro, da un lato ci offre una gradevole ombra, ma dall'altro impedisce quasi ogni visuale sul paesaggio marino e sull'entroterra. Il piacevole traverso viene bruscamente interrotto dalle indicazioni che ci portano a scendere a sinistra lungo un ripido solco. Più in basso la pendenza aumenta tanto da richiedere la presenza di una rampa di scale metalliche per poter superare una parete rocciosa che termina direttamente in mare. Una passerella ci conduce infine a destra verso l'ingresso della Grotta del Bue Marino, ramo nord, dove troviamo un gruppo di escursionisti in attesa della guida.
04-Sulla passerella presso l'ingresso della Grotta del Bue Marino04-Sulla passerella presso l'ingresso della Grotta del Bue Marino
05-L'ingresso della Grotta del Bue Marino ramo nord05-L'ingresso della Grotta del Bue Marino ramo nord
06-All'interno della Grotta del Bue Marino06-All'interno della Grotta del Bue Marino
07-All'interno della Grotta del Bue Marino07-All'interno della Grotta del Bue Marino
08-Specchio d'acqua all'interno della Grotta del Bue Marino08-Specchio d'acqua all'interno della Grotta del Bue Marino
09-Il paesaggio all'uscita della Grotta del Bue Marino09-Il paesaggio all'uscita della Grotta del Bue Marino
Questa meraviglia della natura è divisa in più rami, ma mentre il ramo sud è raggiungibile solo via mare, il tratto che oggi visiteremo è stato aperto solo di recente al pubblico ed è raggiungibile solo a piedi. La persona che ci fa da guida è anche una speleo-sub e conosce bene le caratteristiche della Grotta, visitata ogni anno da studiosi anche extraeuropei. Un lungo tratto è visitabile anche dai turisti che possono ammirare amplissime cavità, ricche di concrezioni colonnari. Un piccolo specchio d'acqua viene illuminato dalla luce solare che riesce a filtrare creando una meravigliosa colorazione. Lo strano nome della grotta nasce dal modo con cui i pescatori locali chiamavano la foca monaca, purtroppo ormai scomparsa da queste coste a causa della caccia insensata e del disturbo dovuto al turismo. Terminata la visita risaliamo fino al bivio e oltre, ancora con pendenza decisa, fino all'innesto con il sentiero alto che va naturalmente seguito a sinistra. Con qualche saliscendi ci si accosta alla Codula Oddoana dove si incontra il tratto più malagevole del sentiero presso alcune placche inclinate. Dal fondo della Codula ci attende l'ultima risalita, su terreno ancora ricco di affioramenti calcarei. Un breve traverso ci porta finalmente a scorgere la nostra meta, la bellissima insenatura di Cala di Luna, ormai molto vicina.
10-La vegetazione lungo il sentiero per Cala di Luna10-La vegetazione lungo il sentiero per Cala di Luna
11-Lungo il sentiero per Cala di Luna11-Lungo il sentiero per Cala di Luna
12-La splendida insenatura di Cala di Luna12-La splendida insenatura di Cala di Luna
A questo punto il sentiero piega a destra e con una serie di svolte, via via più ripide, scende sulle sabbie della Codula di Luna. Procediamo attraverso un tunnel di oleandri incontrando gli strani frutti ovoidali del falso cotone e lunghi asfodeli ancora in fiore. Seguendo le indicazioni, si attraversa una zona impaludata, si passa davanti al bar, e si arriva infine alla spiaggia di Cala di Luna. Il tratto che abbiamo percorso oggi costituisce la parte finale del Selvaggio Blu, ma è anche meta di molti turisti che arrivano via mare. La giornata è molto calda e ci fermiamo volentieri al margine della spiaggia presso un angolo in ombra. Ci aspetterebbe ora il rientro a piedi, ma, vista la temperatura, la tentazione di tornare a Cala Gonone con l'imbarcazione è forte. Per scoprire cosa abbiamo scelto non vi resta che dare una occhiata alle foto...
13-Cavità lungo la spiaggia di Cala di Luna13-Cavità lungo la spiaggia di Cala di Luna
14-Cavità lungo la costa viste dal mare14-Cavità lungo la costa viste dal mare
15-Cavità lungo la costa viste dal battello che ci riporta a Cala Gonone15-Cavità lungo la costa viste dal battello che ci riporta a Cala Gonone
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