Avvicinamento
Da Barcis si risale lungo la val Cellina fino a Cimolais seguendo poi a destra le indicazioni del
Parco delle Dolomiti Friulane. Si risale con la stretta rotabile sul versante di destra orografica raggiungendo in breve la località ponte Compol dove si lascia l’auto (m 728, spazio adibito a parcheggio poco prima del punto informativo).
Descrizione
Lasciata l'auto ci si incammina lungo la strada che subito svolta a sinistra per uscire sul Pian dei Sediei. Tenendosi discosta dal greto principale, la rotabile arriva ad una grande radura dove troviamo anche le case di Col Bereta (m 737). Il vasto pianoro è contornato da muretti a secco che il tempo ha quasi smantellato favorendo l'instaurarsi di grandi cespi di
erica. Oltrepassata una cavità, con una larga ansa si va ad assecondare il greto dello Sciol de le Vizze che scende dal versante di sinistra. Alle nostre spalle possiamo distinguere in alto il pascolo di
casera Lodina con il piccolo edificio che si trova al centro della radura. In breve si arriva a ponte Scandoler (m 750) dove passiamo per la prima volta sul lato di sinistra orografica. Poco a valle sul greto si notano ancora i resti di un vecchio ponte edificato in corrispondenza di una stretta mentre davanti a noi incombe la mole del
Dosso Nadei le cui pendici ci accompagneranno per un bel tratto. Superato anche il capitello dedicato a Sant'Antonio, i due versanti si rinserrano sensibilmente formando dopo poco il punto più stretto della valle (palestra di roccia). Qui il torrente Cimoliana ha scavato una profonda forra ed è necessario fare attenzione, ad inizio stagione, sia per la neve che per la possibile caduta di pietre. Il ponte de le Gote (m 826), in corrispondenza di una marcata e spettacolare serpentina del torrente, segna l'uscita dalla gola e il ritorno sul lato sinistro della valle. Questo comunque dura poco poiché al successivo ponte Confoz (m 854) è già ora di riportarsi sull'altro lato. La valle è ora un poco più larga ma le acque scorrono ancora impetuose almeno fino alla confluenza del rio Pezzeda. Oltrepassata l'ansa a quota 878, il greto principale si allarga sensibilmente mentre la strada passa ai piedi dell'impluvio della Val del Preve. Guardando verso l'alto si potrà notare la grande nicchia naturale che interrompe la cascata. Ci troviamo ai piedi della bastionata rocciosa che sorregge l'altopiano delle Bregoline e questo è anche il secondo punto dove prestare attenzione alla possibile caduta di neve. Tenendosi ora sul bordo destro, la strada scende nei pressi del greto procedendo quasi in quota. Solo al termine di questo lungo pianoro, la pista rimonta i pochi metri che ci separano da Pian Fontana (m 920), località attrezzata con panche e tavoli. Da qui verso sinistra si diramano i sentieri per la
casera Laghet de Sora e per la valle di Santa Maria mentre la nostra passeggiata prosegue ancora lungo la rotabile. Si arriva così ad un punto privo di vegetazione arborea da dove possiamo osservare l'interessante panorama che si apre verso la
Cima dei Preti e i pascoli della Pala Anziana. In leggera salita si rientra in un rado bosco di
faggio che termina al guado di Pian Piagnon dove attraversiamo per l'ultima volta il greto principale. A seconda delle condizioni di innevamento si può seguire il tracciato della pista o mantenersi sul bordo sinistro del greto, ma in ogni caso si arriva in vista della
casera Pian Pagnon (m 1013). Anche per la favorevole esposizione, la casera rappresenta un ottimo punto di sosta ed è circondata da una ampia radura punteggiata da isolati
pini silvestri. Per il ritorno non ci rimane che ripercorrere quanto fatto all'andata.
Avvertenze
L'escursione proposta offre l'opportunità di scoprire dettagli della valle che solitamente sfuggono durante il frettoloso passaggio automobilistico. A seconda delle condizioni della neve e delle ore di luce si potrà iniziare direttamente da Cimolais o anche proseguire fino al
rifugio Pordenone. Si tenga conto però che la percorrenza integrale (con il relativo ritorno) comporta una scarpinata di più di 25 km. Da evitare assolutamente nei periodi in cui la strada è aperta al traffico automobilistico.