Avvicinamento
Da Pinzano al Tagliamento o da Flagogna ci si immette nella strada che conduce ad Anduins. Da qui si prosegue lungo la rotabile della
val d'Arzino per circa 9 km fino ad incontrare sulla sinistra le indicazioni per Pielungo. Saliti alla piccola frazione ci si dirige verso la Chiesa, in piazza Conte Giacomo Ceconi, dove è possibile parcheggiare comodamente (m 466).
Descrizione
Dal cartello del Sentiero Storico della Battaglia di Pradis si imbocca la stradina che sale tra le case verso la parte alta del paese. Dopo una scalinata presso le ultime abitazioni, il sentiero prosegue su una comoda mulattiera lastricata ed attrezzata con numerose panche per la sosta. La percorrenza primaverile, ideale per questo tipo di percorsi, ci mostra estese fioriture delle specie precoci quali
bucaneve, primule,
campanellini e
polmonarie. Alcuni esemplari di
faggio di notevoli dimensioni costeggiano la stradina che in breve giunge ad incrociare una pista sterrata in località Sompielungo (m 645). Si incontra qui anche il segnavia CAI che sale in vetta al
monte Taiet ma noi invece divalliamo nell’altro versante tenendo la destra subito dopo la cappelletta (cartello). Dopo essere passati presso un'abitazione ci si innesta nuovamente sulla strada asfaltata che va seguita per pochi metri fino alla Stretta di Forno (cappelletta e lapide a ricordo di un caduto). Prima di proseguire è senz’altro opportuno andare a visitare il cimitero austriaco di Forno. Giunti alle prime case della frazione si imbocca a sinistra la scalinata che conduce alla quota 635. Qui si trovano i resti di un piccolo cimitero dove furono riuniti i caduti della Battaglia di Pradis, le cui spoglie non sono più qui fin dal 1920.
Dopo essere ritornati sui propri passi, si abbandona nuovamente l’asfalto per proseguire a destra, lungo un sentiero che rasenta la base delle friabili pendici del Cuel di For. Su queste si abbarbica una stentata pineta mentre i pochi fazzoletti erbosi sono ricoperti da colate di
erica. Con percorso gradevole si arriva presso il greto del rio Salaries che si attraversa su un bel ponticello inerbito. Qui fanno la loro comparsa anche gli ellebori, le
epatiche e la
farferugine , una piccola composita che nei primi mesi dell’anno spunta dal terreno con i suoi fiori gialli sorretti da uno stelo ancora privo di foglie. Si costeggia il rio per un tratto poi mentre il greto va ad infossarsi sulla sinistra, il sentiero si innalza fino ad una spalla. Ancora una breve discesa e si interseca anche il rio di Molin nel punto in cui esso forma una stretta forra scavata nella roccia. Con modesta risalita si interseca la pista che sale alla sella del monte Dagn, ma la si abbandona immediatamente (cartelli) a favore di un buon sentiero che prende a costeggiare le pendici del monte. Si passa accanto ad alcuni stavoli risistemati (loc. Fumatins) poi ci si innesta su una larga mulattiera che percorre la valletta di un rio secondario uscendo ancora sulla sede stradale. Il sentiero evita un tornante e poi, lasciate a sinistra due deviazioni successive per Tascans, arriva alla conclusione dell’itinerario presso la colletta di Val da Ros (m 675). Qui si trovano anche la Capanna Alpina ed una recentissima costruzione con panche, tavoli e bagni, ottimo punto di sosta per i visitatori. Da qui, scendendo a destra lungo la strada asfaltata, possiamo andare a visitare anche il Cimitero di Guerra di Pradis, dove sono stati riuniti i caduti degli schieramenti che qui si fronteggiarono tra il 5 e il 6 novembre del 1917. Per il ritorno si utilizzerà il medesimo itinerario con la possibile variante di deviare a sinistra (cartello poco prima di Pielungo) per visitare il
Castello Ceconi.
Variante al Cuel d'Orton (E)
Osservando la cartina del percorso in uno dei tanti cartelli disseminati lungo la strada si potrà notare la presenza di un punto di interesse presso la vetta del
Cuel d'Orton. Si tratta dei resti, invero poco visibili, del cimitero italiano di Guerra. Per andare a visitare anche questo sito, ritornati sulla strada asfaltata, si prende a destra per Tascans salendo in breve alla piccola borgata. Attenzione ora a seguire a sinistra le indicazioni per Orton, salendo lungo una stradina asfaltata che ci porta a monte del paese fino ad una cappelletta con panchina in pietra. Girandosi verso sinistra (nord), ci troviamo di fronte il piccolo Cuel d’Orton a cui si può arrivare per tracce seguendo l’evidente costa boscata. Il
Cuel d'Orton (m 797) ospitava il cimitero di Guerra italiano il cui perimetro di sassi è ora distinguibile a fatica nella lettiera della
faggeta. Per il rientro, una volta ritornati al crocevia, si possono seguire a destra le indicazioni per Forno riguadagnando in breve l’incrocio con il sentiero. Complessivamente la deviazione dovrebbe impegnare poco più di un'ora.