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    Sentiero Storico della Battaglia di Pradis da Pielungo
    Prealpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaM03

Sentiero Storico della Battaglia di Pradis da Pielungo

Avvicinamento

Da Pinzano al Tagliamento o da Flagogna ci si immette nella strada che conduce ad Anduins. Da qui si prosegue lungo la rotabile della val d'Arzino per circa 9 km fino ad incontrare sulla sinistra le indicazioni per Pielungo. Saliti alla piccola frazione ci si dirige verso la Chiesa, in piazza Conte Giacomo Ceconi, dove è possibile parcheggiare comodamente (m 466).

Descrizione

Dal cartello del Sentiero Storico della Battaglia di Pradis si imbocca la stradina che sale tra le case verso la parte alta del paese. Dopo una scalinata presso le ultime abitazioni, il sentiero prosegue su una comoda mulattiera lastricata ed attrezzata con numerose panche per la sosta. La percorrenza primaverile, ideale per questo tipo di percorsi, ci mostra estese fioriture delle specie precoci quali bucaneve, primule, campanellini e polmonarie. Alcuni esemplari di faggio di notevoli dimensioni costeggiano la stradina che in breve giunge ad incrociare una pista sterrata in località Sompielungo (m 645). Si incontra qui anche il segnavia CAI che sale in vetta al monte Taiet ma noi invece divalliamo nell’altro versante tenendo la destra subito dopo la cappelletta (cartello). Dopo essere passati presso un'abitazione ci si innesta nuovamente sulla strada asfaltata che va seguita per pochi metri fino alla Stretta di Forno (cappelletta e lapide a ricordo di un caduto). Prima di proseguire è senz’altro opportuno andare a visitare il cimitero austriaco di Forno. Giunti alle prime case della frazione si imbocca a sinistra la scalinata che conduce alla quota 635. Qui si trovano i resti di un piccolo cimitero dove furono riuniti i caduti della Battaglia di Pradis, le cui spoglie non sono più qui fin dal 1920.
Dopo essere ritornati sui propri passi, si abbandona nuovamente l’asfalto per proseguire a destra, lungo un sentiero che rasenta la base delle friabili pendici del Cuel di For. Su queste si abbarbica una stentata pineta mentre i pochi fazzoletti erbosi sono ricoperti da colate di erica. Con percorso gradevole si arriva presso il greto del rio Salaries che si attraversa su un bel ponticello inerbito. Qui fanno la loro comparsa anche gli ellebori, le epatiche e la farferugine , una piccola composita che nei primi mesi dell’anno spunta dal terreno con i suoi fiori gialli sorretti da uno stelo ancora privo di foglie. Si costeggia il rio per un tratto poi mentre il greto va ad infossarsi sulla sinistra, il sentiero si innalza fino ad una spalla. Ancora una breve discesa e si interseca anche il rio di Molin nel punto in cui esso forma una stretta forra scavata nella roccia. Con modesta risalita si interseca la pista che sale alla sella del monte Dagn, ma la si abbandona immediatamente (cartelli) a favore di un buon sentiero che prende a costeggiare le pendici del monte. Si passa accanto ad alcuni stavoli risistemati (loc. Fumatins) poi ci si innesta su una larga mulattiera che percorre la valletta di un rio secondario uscendo ancora sulla sede stradale. Il sentiero evita un tornante e poi, lasciate a sinistra due deviazioni successive per Tascans, arriva alla conclusione dell’itinerario presso la colletta di Val da Ros (m 675). Qui si trovano anche la Capanna Alpina ed una recentissima costruzione con panche, tavoli e bagni, ottimo punto di sosta per i visitatori. Da qui, scendendo a destra lungo la strada asfaltata, possiamo andare a visitare anche il Cimitero di Guerra di Pradis, dove sono stati riuniti i caduti degli schieramenti che qui si fronteggiarono tra il 5 e il 6 novembre del 1917. Per il ritorno si utilizzerà il medesimo itinerario con la possibile variante di deviare a sinistra (cartello poco prima di Pielungo) per visitare il Castello Ceconi.

Variante al Cuel d'Orton (E)

Osservando la cartina del percorso in uno dei tanti cartelli disseminati lungo la strada si potrà notare la presenza di un punto di interesse presso la vetta del Cuel d'Orton. Si tratta dei resti, invero poco visibili, del cimitero italiano di Guerra. Per andare a visitare anche questo sito, ritornati sulla strada asfaltata, si prende a destra per Tascans salendo in breve alla piccola borgata. Attenzione ora a seguire a sinistra le indicazioni per Orton, salendo lungo una stradina asfaltata che ci porta a monte del paese fino ad una cappelletta con panchina in pietra. Girandosi verso sinistra (nord), ci troviamo di fronte il piccolo Cuel d’Orton a cui si può arrivare per tracce seguendo l’evidente costa boscata. Il Cuel d'Orton (m 797) ospitava il cimitero di Guerra italiano il cui perimetro di sassi è ora distinguibile a fatica nella lettiera della faggeta. Per il rientro, una volta ritornati al crocevia, si possono seguire a destra le indicazioni per Forno riguadagnando in breve l’incrocio con il sentiero. Complessivamente la deviazione dovrebbe impegnare poco più di un'ora.
Escursione
Mese consigliato
Marzo
Carta Tabacco
028
Dislivello
500
Lunghezza Km
9
Altitudine min
466
Altitudine max
687
Tempi
Dati aggiornati al
2022
I vostri commenti
  • 11/03/2022 08/03/2022-Ripercorso l'itinerario, sempre gradevole; la giornata è ancora fresca e pochi sono i fiori che si mostrano sbocciati. Il percorso in ordine.Buon arrivo, primavera!
  • 10/11/2020 Sentiero comodo e perfettamente in ordine, ad eccezione di alcuni schianti che però non impediscono in alcun modo il proseguimento. L'ambiente naturale è molto vario, specie in questa stagione di alberi colorati; molto suggestiva la piccola forra intagliata nella roccia dal torrente... E' fallita invece la salita al Cuel d'Orton: una rete metallica lo circonda a perdita d'occhio e non sembra offrire spiragli (anche se, teoricamente, si può scavalcare...). Al ritorno, non fatevi ingannare dal cartello, subito dopo Sompielungo, che indica il castello Cecon: per arrivarci da lì ci vuole un'altra escursione, la strada è parecchio lunga! Conviene semplicemente tornare a Pielungo e scendere con la macchina lungo la stradina asfaltata che porta al bel castello.
  • 12/04/2016 Domenica 10 aprile abbiamo percorso il Sentiero della Battaglia di Pradis come da relazione SN, se si escludono la prosecuzione al Castello Ceconi e la variante al Cuel d'Orton. Non soddisfatti della seppur bella ma breve passeggiata, prolunghiamo l'escursione salendo lungo la pista alla volta di Sella Dagn per raggiungere l'omonima cima boscosa, conosciuta forse solamente per la sorgente sulle cui pendici sgorga l'acqua ben più nota col nome di Pradis. Ci sorprende la pioggia intervallata da una breve schiarita, ma fortunatamente troviamo riparo alla Casera Palamaior, 796 mt, della cui esistenza eravamo ignari. L'edificio, ristrutturato nel 2009 e situato ai piedi del Monte Taieit, è aperto ed accessibile in due stanze e c'è anche l'acqua corrente! All'esterno, una fontana con vasca e lo stallone, aperto come un porticato, riadattato con panche, tavoli, griglia, scorta legna, invitano ad una rilassante pausa panoramica con vista Monte Pala. Tutto intorno l'erba è sfalciata e scopro sfogliando il libro firme, che qualcuno si prodiga nella manutenzione della ex malga (monticata fino alla fine degli anni '40 del secolo scorso) oltre che a quella periodica dei sentieri dell'anello del Monte Rossa :)!
  • 13/03/2016 12/03/2016-Ripercorso il sentiero della battaglia di Pradis, bell'itinerario rilassante. Condivido il commento precedente: il cimitero di guerra spoglio di alberi ha perso il senso di raccoglimento che aveva in passato. Visitato anche il Castello Ceconi presso Pielungo con suo ordinato parco: una (per me) scoperta interessante.
  • 03/05/2015 Buondì,Abbiamo effettuato l’interessante percorso del Sentiero Storico della Battaglia di Pradis in data 6/4/15. Riservandomi di commentare più a fondo l’itinerario quanto prima, segnalo, con grande amarezza e sdegno, che appena pochi giorni prima del nostro passaggio, tutti i possenti e secolari abeti che ornavano ed ombreggiavano il raccolto cimitero sono stati abbattuti, in quanto, verosimilmente le loro radici minacciavano i muri perimetrali del camposanto ed alcune tombe. Ci siamo chiesti, a fronte di tale scempio, se non se ne poteva risparmiare qualcuno, invece di segarli indistintamente tutti! Tronchi e ramaglie degli abeti sono depositati al margine della strada carrozzabile. Il sito ha perso irrimediabilmente quell’intimità e quella naturalezza, che gli erano propri ed appare, oggi, spoglio e freddo agl’occhi dell’escursionista.Saluti,Giuliano.-
  • 27/06/2014 Escursione del 26/06/2014Che meraviglia!!!Sentiero facile,fresco,sempre in ombra e con tanta acqua.Si consiglia di prolungare il percorso fino alle grotte di PradisUna passeggiata per tutta la famiglia.Saluti a presto.........
  • 04/03/2013 Fatto ieri 03/03/13. Lungo la via Regina Margherita, un capriolo che bruca sul ciglio della strada, sente arrivare la nostra auto, guarda verso di noi e si allontana velocemente .. Parcheggio nella piazza della chiesa e si va. Giornata stupenda, si cammina tra faggi, bucanevi e su ampi tratti innevati. Dopo aver visitato alcuni luoghi significativi della battaglia di Pradis, facciamo ritorno lungo lo stesso sentiero, scorgendo tra gli alberi, una splendida veduta del castello Ceconi.
Le vostre foto
  • Monte Pala da Casera Palamaior, 796 mt (10/04/2016)
    17/04/2016 Monte Pala da Casera Palamaior, 796 mt (10/04/2016)
  • Casera Palamaior, 796 mt, salendo dalla pista per sella Dagn ...
    17/04/2016 Casera Palamaior, 796 mt, salendo dalla pista per sella Dagn ...
  • Casera Palamaior, 796 mt (10/04/2016)
    17/04/2016 Casera Palamaior, 796 mt (10/04/2016)
  • La cima boscosa del Monte Dagn, 965 mt, e la ex malga Palama ...
    17/04/2016 La cima boscosa del Monte Dagn, 965 mt, e la ex malga Palama ...
  • Buondì,Abbiamo effettuato l’interessante percorso del Sentie ...
    03/05/2015 Buondì,Abbiamo effettuato l’interessante percorso del Sentie ...
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