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    Anello di Capanna Cinque Punte da Rutte Piccolo
    Alpi Giulie
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaB35

Anello di Capanna Cinque Punte da Rutte Piccolo

Avvicinamento

Da Tarvisio si prosegue per la val Rio del Lago e Cave del Predil fino alla deviazione per Rutte Piccolo che si imbocca attraversando il ponte sullo Slizza. Compiuti due tornanti si giunge al trivio che conduce a sinistra a Rutte Piccolo e a destra a Ortigara (m 820, parcheggio lungo la strada).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Bosco
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Giugno
Carta Tabacco
019
Dislivello
900
Lunghezza Km
12,6
Altitudine min
820
Altitudine max
1734
Tempi
Dati aggiornati al
2006
I vostri commenti
  • 26/06/2021 Escursione molto piacevole quando fa caldo perché è quasi tutta ombreggiata dalle fronde. Segnalo numerosissimi alberi caduti di traverso al sentiero, molti difficoltosi da superare
  • 28/07/2019 Saliti ieri, 27/07, come da descrizione sul libro "I sentieri del bosco": salita sul 518 da Rutte, deviazione per Cima Alpel, continuato per Capanna 5 Punte e ritorno per il 520. Unica variante, siamo partiti non dall'incrocio sulla strada ma poco più avanti in direzione Val Romana, dove parte una strada forestale che successivamente interseca il 518 ( così facendo si risparmia qualcosa al ritorno).Tempo allietato da brezza che ci ha risparmiato il gran caldo e ritorno in tempo per evitare i temporali imminenti.Tutto il tracciato in ordine e ben segnalato, sia in salita sul 518 che al ritorno sul 520; addirittura il 520 è in condizioni migliori rispetto a 3 anni fa, in quanto l'attraversamento del canale franoso è ben indicato con ometti (grazie!!). Solo uno schianto tra la sella Alpel e la Capanna obbliga a qualche contorsionismo.Un peccato che la Cima Alpel non sia più tanto panoramica: la crescita della vegetazione chiude parte della vista. L'abetaia sopra Rutte è sempre suggestiva nella penombra silenziosa.Buona montagna a tutti.
  • 26/07/2019 Martedì 23 luglio abbiamo raggiunto Capanna Cinque Punte, con percorso ad anello più breve rispetto a quello della guida, utilizzando il sentiero CAI 520 per la salita e il versante del Rio Sciober (518) per la discesa. Abbiamo lasciato l’auto al bivio tra Ortigara e la pista pianeggiante che costeggia il greto del Rio Bianco e che va seguita per un buon quarto d’ora per portarsi all’attacco del sentiero. La parte inferiore del 520 è prevalentemente scoperta e si svolge tra mughi e ghiaie, oggi la fatica era accentuata da un grande caldo. Una breve erosione del sentiero in corrispondenza di un ghiaione si bypassa restando al di sotto del tracciato originario (la deviazione è indicata da alcuni ometti). Poi finalmente si entra al coperto, in un ripido bosco che costeggia un canalone e che viene risalito con diversi tornanti. Dopo essere passati sotto una parete rocciosa, attorno a quota 1470, la pendenza finalmente si appiana ed un lungo, piacevolissimo traverso in uno splendido bosco di abeti e larici conduce infine nella radura fatata di Capanna Cinque Punte. Il bivacco è abbastanza in ordine, ma molto spartano. Sfogliando il libro firme (esaurito!) trovo la traccia di un nostro passaggio risalente nientemeno che all’agosto del 2003, con bimbi piccoli e nonni al seguito; una lacrimuccia scorre alla vista della firma incerta e tremolante di mia figlia, all’epoca 5 anni e mezzo e le elementari ancora da incominciare … la fontana davanti alla Capanna è asciutta, risalgo la radura alla ricerca della sorgente e seguo canalette e tubo fino a che questo si perde nei ghiaioni sotto alle 5 Punte ma … niente acqua nemmeno qui! Per il rientro optiamo per il 518 (Rio Sciober), che inizialmente cala gradevolmente tra gli alberi ma, dopo aver attraversato un rio (secco anche questo!), inizia una discesa in un bosco rado e ripidissimo, esposto sulla profonda forra del Rio Sciober. Attraversato agevolmente il rio, ci attende ancora un lungo traverso esposto su balze rocciose, il sentiero è piuttosto stretto e bisogna restare ben concentrati. Un ultimo passaggio su ghiaie e si guadagna finalmente il fondovalle, la giornata si chiude con un ritemprante pediluvio nelle gelide acque del Rio Bianco. Ho percorso questa escursione in diverse varianti, a mio parere l’itinerario suggerito dalla guida resta il migliore, eventualmente in senso orario (salita per il 520, discesa per Sella Alpel). Il sentiero da noi scelto per il rientro invece non mi è piaciuto per la necessità di tenere un livello di attenzione costante, onde evitare scivolamenti o ruzzoloni, che, considerata l’esposizione, potrebbero risultare molto pericolosi. Lo sconsiglio, specie in discesa. Non abbiamo trovato anima viva lungo tutto il giro, solo due cedroni che si sono alzati goffamente in volo nel bosco, dandoci il tempo per ammirarli. Mandi a tutti!
  • 27/07/2018 Partito da tutte piccolo i segnavia per il sentiero 518 non si vedono, bisogna tenersi sempre sulla destra e con gli occhi alti. Si prosegue e il sentiero è segnalato, ma mal tenuto pieno di erbacce e di legma. Dispiace dire che la sezione che ha in gestione il sentiero non ha fatto un buon lavoro. Anche in un altro punto ossia dove si scavalla una strada per ributtarsi nel bosco la segnaletica è penosa, e qui andate sempre dritti. Per fortuna un camoscio e due piane credo, mi risollevato il morale. Poi tutta semplice e ben segnalata fino in casera. Dispiace costatare che alcuni segnavia a ridosso della casera sono stati distrutti di proposito. La gente che non ha la mentalità della montagna, stia a casa o vada altrove. Buona vita a tutti.
  • 12/08/2016 We went the trail today. It is in very good condition, even though many trees have fallen.For the way down from Capanna Cinque Punte we used CAI 518 which is quite easy to go, steep and exposed in the middle part.Nice roundtrip with wood views on Lussar, Oisternig, Cinque Punte, Mangart etc.
  • 07/07/2015 05/07/2015_Come da relazioni precedenti, dopo un piccolissimo smarrimento iniziale per individuare il sentiero alla partenza percorso l'itinerario come da relazione fino a Cima Alpel e Capanna Cique Punte. Nonostante partenza mattutina grande sofferenza per un elevatissimo tasso di umidita ma come al solito il paesaggio fa presto dimenticare tutto. Per il ritorno optato per il sentiero CAI 518 lungo il Rio Scioiber che segnaliamo praticabile e molto bello in quanto ripulito dai numerosi schianti di stagioni precedenti.
  • 14/06/2015 14/06/2015-Chi rischia... a volte si bagna :). Previsioni del tempo oggi non splendide. Tentiamo la sorte in un sentiero di bosco che non dovrebbe porre problemi in caso di discesa con la pioggia: da Rutte alla Cima Alpel. In mattinata un cielo abbastanza buono ci invita alla salita; dopo pochi minuti dalla partenza una foglia secca si anima e saltella da parte: una rana temporaria si materializza, scopriremo il messaggio implicito nella sua presenza pochissime ore dopo. Gli schianti che hanno devastato la bellissima foresta sono stati ripuliti per bene e dopo alcune incertezze iniziali il sentiero è ben percorribile (un grazie a chi ha provveduto!). Uno scoiattolo corre alto tra i fusti colonnari. La prima capanna ora è completamente distrutta e la baita successiva (i resti) è ben descritta dal commento precedente. In cima Alpel a mezzogiorno preciso c'è il solo tempo di mangiare una mela in fretta ed ecco la prima goccia tra un frastuono di tuoni in avvicinamento.Il punto panoramico della cima oggi tanto panoramico non è e scendiamo subito rientrando nel bosco di Tarvisio, che con qualunque tempo lo si percorra, resta affascinante, fusti altissimi, fondo morbido di aghi, penombra (oggi parecchia). Il primo piovasco passa in fretta, ci ripariamo sotto un anfratto di roccia; poco prima dell'asfalto un altro temporale finisce il lavoro sulle mantelle già bagnate. Ma non era mica un Sentiero dell'Acqua?
  • 11/05/2015 Fedele alla relazione,entro nel bosco,che sembra uscito da un bombardamento.Un paio di minuti per raccapezzarmi ed ecco la via.Dritta,logica,fino al primo segnavia.Poi sparato fino alla meta.Ciò che il faggio è per il Cansiglio,l'abete è per la foresta di Tarvisio.Pali,che svettano e rendono buia una giornata luminosissima.Arrivare a Cima Alpel è il coronamento di una bellissima salita.La capanna dei boscaioli,lungo la via,poco dopo i 1300m,è l'unica nota stonata.Sembra la casa delle bambole.Un lato aperto a far vedere l'interno e il tetto crollato sulla branda,il cui telaio è deformato dal collasso.Stufa e suppellettili sono ancora lì,e in discreto stato.Buone per un trasloco in luogo più sicuro.La vista sul Mangart e sulla schiena delle Cinque Punte crea il bisogno di fermarsi per una mezzora.La capanna è in uno stato migliore di quello che avevo riscontrato qualche anno fa e anche il cesso è pulito.Scendere per il 520 obbliga,al momento,a una corsa ad ostacoli,soprattutto nel centinaio di metri che va dai 1300 ai 1200.Un po' di ginnastica che non tutti apprezzeranno.Giunto al ghiaione,quasi a fondovalle,una pietra mi sfiora proveniendo dall'alto.Poco dopo,la ben nota pernacchia camoscesca risuona nel vallone.Mi rimane il dubbio se fosse un saluto o una minaccia.
  • 09/02/2015 Percorso in invernale questo Natale sotto una bella nevicata. Il percorso presenta notevoli difficolta' per lo stato di abbandono e il dissesto provocato da lavori boschivi fatti male o incompleti. Buona parte del primo tratto si svolge in un bosco devastato da schianti di grossi tronchi e lavori di disbosco mai portati a termine. nella discesa il sentiero era coperto da neve e da detriti di tronchi e ramaglie, il tutto crea notevole disagio e la traccia diventa incerta, prestare molta attenzione ai pochi segnali visibili, nella parte finale il sentiero rimane esposto e poco sicuro. A noi e' comuqnue piaciuto molto sia per il fatto di essere molto selvaggio che per la magia della neve fresca. La sota a capanna 5 punte e' stata una vera gioia
  • 21/10/2013 Bellissima escursione con alcuni problemi da segnalare:1- Il CAI 518 nel primo tratto partendo da Rutte Piccolo è dissestato ed ingombro di ramaglie a causa di lavori di esbosco malfatti( o fatti apposta per scoraggiare gli escursionisti nella percorrenza?).2- Il tratto franato poco sotto la sella Alpel è inalterato e richiede molta attenzione nel percorrerlo.3- Il sentiero che dalla sella Alpel sale alla Cima omonima ha pochi bolli rossi visibili, ma risulta abbastanza marcato, tranne qualche tratto ormai inerbito circa a metà percorso.
  • 29/07/2013 Confermo che ancora oggi il sentiero 518 partendo da Rutte Piccolo incontra un canalone con frana a circa 100 m. di dislivello dalla sella Alpel. Difficile da attraversare se non si è adeguatamente attrezzati.
  • 30/06/2013 La placida tigre che è in me oggi è particolarmente vigile e attenta ai rumori (pochi) di questo bosco in cui è possibile che giochino gli orsacchiotti. La salita offre pochi scorci panoramici ma l’ambiente è così primitivo e “pulito” che la si percorre piacevolmente. Le Cinque Punte incombono sulla capanna e sembrano proteggerla, lì, da sv 520 arriva in contemporanea a me un bel giovanotto (il che non guasta), io no tedesco, lui no inglese per cui facciamo parlare le dita che scorrono la cartina. Sosta con panino (mi sono stufata di farmi prendere in giro per le mie barrette superenergetiche, iperproteiche ecc. ecc. per cui adesso vado di pane arabo e fesa di tacchino) e poi scendo seguendo il sv 520, bellissimo sentiero, ripido e vario, riposante lo sterrato a fianco del rio Bianco. Pipposi invece i due chilometri di asfalto che potrebbero essere divisi equamente fra andata e ritorno proseguendo in auto oltre il trivio e prendendo la strada a destra fino a trovare a sinistra un’area di sosta con comodo parcheggio e rastrelliera per le bici, naturalmente poi bisogna tornare sui propri passi fino all’attacco del sentiero 518 ma almeno al ritorno si arriva prima all’auto.
  • 09/06/2013 Percorso il 09.06.2013 giornata non particolarmente bella, sentiero perfettamente tracciato, percorso interamente senza alcun problema. Paesaggi e panorami davvero belli consiglio a tutti.
  • 26/10/2011 Io con il mio gruppo scout Grado 1° siamo partiti da rutte piccolo per il 518 il venerdi 21 ottobre 2011 alle ore 9:45 e il giorno prima c'è stata una forte nevicata,infatti a rutte c'erano 10/15cm di neve.Non abbiamo visto la prima parte del 518 e abbiamo fatto inizialmente la strada bianca che sapevamo si incrociasse con il sentiero.Causa la neve molti segnali erano coperti e il sentiero non era batturo visto che dopo la nevicata eravamo i primi a transitare.Gli alberi pieni di neve nascondevano con le loro fronde innevate i segnali sugli alberi.fino alla baracca dei cacciatori la visibilità dei segnali era buona,ma da lì in poi dovevamo dividerci per cercarli,visto che il sentiero non aveva una traccia granchè visibile.dopo 5 ore e mezza di camminata piuttosto lenta causa la stanchezza di un ragazzo,alle 15:30 siamo arrivati davanti un canalone,che si trova prima della cima Alpel.a quel punto ormai piuttosto stanchi dalla camminata ininterrotta,abbiamo valutato l'attraversamento del canalone,ma la larghezza,la pendenza,la mancanza di appigli e vista l'ora abbiamo deciso di tornare indietro per non correre rischi.Per attraversare il canalone avremmo dovuto utilizzare ramponi e piccozze per poter attraversarlo e poi assicurare una corda da una parte all'altra per poter passare ma non sapendo cosa ci aspettava dopo siamo tornati indietro.Alle 19:20 eravamo alle macchine a Rutte piccolo con una breve pausa alla baracca dei cacciatori durante il ritorno.Controllando da google maps,per arrivare alla capanna 5 punte avremmo impiegato ancora 1 ora e mezza visto che il sentiero dopo era poco visibile e piuttosto tortuoso.Per informazioni più dettagliate scrivetemi.Patrick
  • 04/07/2011 Fatto al contrario. Concordo sullo stato del sentiero. Nonostante la segnaletica abbastanza recente il sentiero sembra rovinato e in disuso. Anche il bosco sembra vecchio ed abbandonato. Dalla Capanna Cinque Punte verso Sella Alpel manca la segnaletica come se si volesse sconsigliare quel sentiero. La Capanna è in uno stato pietoso ed è inutilizzabile. Mancano coperte e cuscini, materassi indecenti, al piano superiore manca parte del tavolato. Le stoviglie sono sporchissime ed è tutto in disordine. Si intuisce invece meglio tenuta la parte riservata alla Forestale, ovviamente chiusa a chiave. Una vera delusione in un posto splendido.
  • 08/07/2009 bellissima zona, ma sentiero difficile da trovare... Dopo un'ora di ricerche abbiamo deciso di salire per il 520 e scendere per il 518... Soprattutto il 518 è moooolto ROVINATO e ha l'aspetto di un sentiero dismesso, e non solo a causa delle forti nevicate dell'inverno 2008-2009
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    30/06/2013 uno sguardo alle spalle dal sv 520
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