Avvicinamento
Percorrere la strada statale n.13, Pontebbana, in direzione nord fino all'abitato di Resiutta dove si entra in paese per imboccare la rotabile che risale la
Val Resia. La si segue per circa 600 m deviando poi sulla destra in direzione della frazione di Povici. Senza entrare in paese ci si tiene ancora sulla destra raggiungendo una piccola area di sosta (m 340, comodo parcheggio).
Descrizione
Seguendo le indicazioni per Borgo Cros si imbocca il sentiero CAI n.743 che traversa immediatamente il greto del rio Serai su una lunga passerella. La mulattiera prosegue nell'opposto versante risalendo a piccole svolte un costone ricoperto da pineta a
pino nero. La fioritura di maggio vede l'
anemone a tre foglie quale specie prevalente assieme all'
epimedio che si fa notare più per la copertura continua delle foglie che per gli esili fiori. Poco più in alto, dove il bosco si dirada, crescono anche il profumatissimo
cneoro ed il
citiso rosso mentre sul
panoramico ripiano con cappelletta votiva compaiono la
primula odorosa e la
globularia piccola.
Con andamento ora rettilineo si raggiunge la prima abitazione di
Borgo Cros (m 520) dove si lascia a destra il
segnavia CAI n.743 e si prosegue passando davanti alle
altre costruzioni. Giunti all’ultima casa si imbocca il sentiero che scende nel bosco a sinistra, attraversa il greto di un piccolo torrente e raggiunge poi un panoramico pulpito affacciato su un vallone dirupato. Si attraversa ora una zona particolarmente friabile dove il sentiero, consolidato con rinforzi in legno, in breve si affaccia sul vallone del rio Putto. In discesa, lungo un comodo sentiero attrezzato con cavo passamano, si cala sul greto del rio sulle cui pendici erose trovano il loro habitat il
pero corvino ed il
camedrio alpino, pianta pioniera che consolida i macereti. Anche la
biscutella abita queste pendici soleggiate facendosi notare per il giallo delle fioriture.
Superato il canalone asciutto e sassoso del rio Putto il sentiero riprende a salire rientrando nella pineta e portandosi verso il vallone del rio Serai. Si raggiunge un primo franamento che costringe ad aggirare in alto l’ostacolo poi si taglia un ripido ghiaione quindi si traversa in quota toccando il greto del rio Serai in un punto particolarmente suggestivo. Compiuto il guado si scende costeggiando il corso del torrente che forma più in basso numerose cascatelle. Ad una svolta si esce improvvisamente dal bosco di
faggio per attraversare una zona più aperta lungo ripide pendici ancora ben consolidate con rinforzi dove è possibile osservare il
rododendro nano. Un successivo tratto in saliscendi porta ad un costone lungo il quale il sentiero cala a regolari tornanti. Attraversato il greto di un rio secondario si giunge ad un evidente bivio dove sorge qualche dubbio sulla prosecuzione. La direzione giusta è quella che scende a sinistra verso il greto del rio Serai mentre il ramo di destra conduce ad un panoramico spallone detritico abitato dai
camosci quindi cala ripidamente verso il rio Resartico.
Il sentiero raggiunge il fondo del vallone percorrendo un tratto abbastanza aperto poi segue il corso del torrente rimanendo sulla destra orografica fino al punto in cui la forra si incassa fra due alte pareti rocciose formando una doppia ansa. Sbiaditi bolli rossi ci portano a guadare in più punti le acque per evitare tratti rocciosi impraticabili su entrambe le sponde. Con percorso avventuroso si giunge così a rasentare la grande parete che incombe sulla destra oltre la quale la forra si apre decisamente. Ancora un paio di guadi obbligatori e siamo in vista della passerella utilizzata in precedenza, a pochi metri dalla strada asfaltata.
Avvertenze
Evitare di percorrere l'anello del rio Serai dopo periodi di intense piogge poiché la portata d'acqua potrebbe rendere difficoltosi i numerosi guadi richiesti nel tratto conclusivo dell'escursione
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri dell'Acqua