Sono 2781 i metri della cima più alta delle Alpi Sarentine: le temperature si sono stabilizzate su valori adeguati ad agosto e oggi è la giornata adatta per salire alla Punta Cervina (Hirzer). Il punto di partenza si trova nei pressi del maso Lahner (m 1566), ultimo avamposto abitato sopra il borgo di Sonvigo (Abersuckl), in destra orografica della Val di Pennes (Penser Tal). La strada è stretta ed il parcheggio limitato, ma riusciamo a trovare un piccolo spazio presso il tornante sotto il Maso.
01-Il Maso Lahner
Oltrepassato il recinto, si segue la pista di servizio, ma subito la si abbandona per imboccare a sinistra il segnavia 7a. Ci attende ora la ripida salita lungo un erto corridoio erboso delimitato da due fasce boscate. Più in alto il sentiero scarta decisamente a sinistra per entrare in una macchia di conifere dove la pendenza si riduce. Su terreno più agevole si arriva così ad una costa affacciata su un versante particolarmente eroso (Kirchberg) che il sentiero aggira in alto. Da qui inizia una lunga diagonale sulle pendici del Leiterspitz, caratterizzate da lembi di bosco alternati a prati e stretti solchi franosi. Aggirata una ennesima costa, si apre davanti a noi la vastità della Anteranalm con la piccola costruzione alla quale siamo diretti.
02-Traverso alle pendici di Leiterspitz
03-Verso la Anteranalm
Ci si arriva quasi in quota (m 2053, fonte) innestandosi sul segnavia n.7 e traversando in ultimo un bellissimo pascolo solcato da un copioso torrentello. L’anziano malgaro si trattiene in quota un paio di mesi ad accudire le giovani manze che pascolano nell’alpe e riceve visite di parenti e amici che gli portano il necessario. Ci racconta che sono pochi gli escursionisti che salgono alla Cima Cervina da questo versante: la maggioranza infatti preferisce servirsi degli impianti di risalita dal lato ovest. Lasciata la malga, il sentiero si porta sul lato opposto della valle sfiorando un paio di pozze che si noteranno solo più in alto: le visiteremo con calma al ritorno. Al bivio lasciamo a sinistra il segnavia n.4, diretto al lago di San Pancrazio, per proseguire sul numero 7 (indicato anche come E5). La cima sembra lontanissima, ma è difficile valutare la distanza in quanto il pendio che sale alla vetta è molto uniforme. Superato il successivo gradone della valle, riconoscibile dall'alto per la presenza di una recinzione in pietra, il sentiero incontra le prime pietraie in corrispondenza di alcuni ruscellamenti. Nel frattempo sulla cresta si iniziano a distinguere le persone: buon segno. Al secondo gradone ci fermiamo prima di affrontare il catino superiore decisamente più roccioso.
04-Punta Cervina in secondo piano, ancora lontana
05-Nel tratto intermedio della salita
06-Verso l'ultimo ripiano sotto la cima
07-Ultimi metri sotto la Punta Cervina
All'ultimo ripiano i verdi si arrendono lasciando campo libero alle pietraie che ci accompagneranno fino in vetta. Con qualche piccola svolta si raggiunge una fascia di rocce sbrecciate dove si piega decisamente a sinistra per riunirsi al sentiero che arriva dall'altro versante. In diagonale si traversa sotto la cima tramite un aereo sentierino che raggiunge la cresta opposta. Da qui, superando alcuni facili gradini di rocce rosse, si esce sulla vetta di Punta Cervina (m 2781). La cima non è spaziosa e bisogna ritagliarsi uno spazio tra le tante persone che stanno arrivando. Il libro di vetta, riempito già per un terzo in meno di due settimane, contiene da ora il secondo commento in italiano.
08-La cresta dello Honigspitz
09-Panorama dalla cima verso settentrione
10-La croce di vetta di Punta Cervina
11-I gradini rocciosi presso la vetta
12-Specchio d'acqua presso la Anteranalm