10/09/2020 annalu97 Al rientro sosta al rifugio Pordenone, ottimi dolci e gestori molto simpatici e accoglienti
10/09/2020 annalu97 Raggiunto oggi il famoso campanile di val Montanaia. La strada che porta al parcheggi sotto il rifugio è al momento ben percorribile, il sentiero è segnalato sia da segnavia recenti che da numerosi ometti, la salita non ci è sembrata molto faticosa in poco meno di due ore siamo arrivati al bel catino che ospita il bivacco Perugini. Mandi ducj
14/11/2016 anXiah Arrivati al campanile ieri 13-11-16. Giornata fredda e un po' tetra, il sole fatica a sbucare. Alcune difficoltà incontrate nella seconda parte della risalita detritica della valle. Le rocce erano ricoperte di neve e ghiaccio molto scivoloso, fortunatamente qualche appoggio si trovava sempre ed anche in discesa non c'è stato nessun grosso problema. Neve abbastanza tranquilla fino al bivacco, mai fastidiosa anche se a volte un po' altina. Altri escursionisti nella zona, più popolata di quanto mi aspettassi, riferivano la difficoltà di andare oltre, causa neve. Al ritorno siamo andati a visitare il laghetto a pian Meluzzo, totalmente ghiacciato. Zona spettacolare e selvaggia come non mai. Gianluca
07/10/2014 marci61258 Escursione bellissima fatta l'ultima domenica di Settembre .La fortuna è stata dalla mia parte, mi ha regalato una giornata stupenda, nessuna nuvola ma solo sole, un cielo limpido e terso. Subito dietro il Rifugio Pordenone parte il sentiero n.353 che per pochi minuti si addentra nel bosco per poi sbucare sul greto di Val Montanaia . Qui, tra rocce, e sfasciumi,si inizia a salire e sudare. Purtroppo, l'unico neo di questa escursione è la mancanza assoluta di tabelle e bolli rossi per agevolare l'escursionista all'avvicinamento al Campanile, comunque aguzzando bene la vista ci si aiuta con qualche“ometto“ disseminato tra le rocce e in meno di un'ora si intravede il Campanile. “Lui”,sembra dietro l'angolo, ma ci vuole ancora una buona ora con il sentiero che dà un po' di tregua inerpicandosi tra resti di scalini e salendo a zig zag tra Pini Mughi e Larici, il Campanile si fa sempre più vicino . All'uscita di questo tratto,si apre la vista del maestoso catino di Val Montanaia con il f ...
11/07/2014 loredana.bergagna Inaspettata giornata soleggiata fino alla fine, al nostro arrivo al rifugio Pordenone. La meta prefissata era fino al bivacco Perugini e poi, ci eravamo dette, vedremo com’è.. e invece sentiero assolutamente sgombro da neve e abbiamo potuto salire tranquillamente fino alla forcella Montanara. Lì, un muro di neve, impediva anche di dare un’occhiata fugace al prosieguo del sentiero 353, ma ci siamo comunque sentite appagate, la vista sul catino del bivacco è impagabile. L’acqua abbonda, i guadi da fare sono parecchi ma non presentano problemi, le ghiaie sono sempre le stesse, omini a destra e a sinistra, si segue la traccia che più ci piace. Dal campanile senza rintocchi scendono tre ragazzotti
07/07/2008 sandra.sentierinatura Dalla penna di Alida Pevere (alida.pevere@libero.it) una poesia sul nostro campanile.Cjampanili di Val Montanaie O ai sintût il to riclam tormentâ il gno sium e il lusôr de albe mi à invidât a inviâmi sui toi pas. Le Val des liendes, tal fof de fumate, e scuindeve il lûc incjantât. Jenfri blancs glereons e une corone di monts, là su tu mi spietavis re tra cîl e tiere, paron dal salvadi e dal cidin. Cjampanili ti clamin, tor, sorestant dal to timp e dal gno, che chi si ferme… Cûr di piere di antighe ete, fi dal mâr de gnot dai timps, tu restis perle te cape de tô valade, lassant il lambic dal to strieç al viandant, che cun brame inmò ti cirarà! Campanile di Val Montanaia Ho sentito il tuo richiamo tormentare il mio sonno e la luce dell’alba mi ha invitato ad avviarmi sui tuoi passi. La valle delle leggende, nell’ovattata nebbia, nascondeva l’incantato luogo. In mezzo a bianchi ghiaioni e una corona di montagne, lassù mi attendevi re fra cielo e terra, signore del selvaggio e del silenz ...