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Elenco commenti

Laghetti Zoufplan da Cercivento
N. record trovati: 14
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04-07-2020 19:55
daniele.russo daniele.russo
Bella escursione, soprattutto per l'ambiente naturale, così vario di piante e fiori multicolori, su uno sfondo verdissimo. Allungata rispetto alla descrizione di SentieriNatura, dopo il monte Zoufplan abbiamo continuato sulla cresta per arrivare prima in cima al monte Terzo e poi al Cimone di Crasulina. Discesa dal Cimone tramite un sentiero appena accennato che scende sulla cresta per tornare al bivio con il sentiero che porta al monte Terzo, siamo scesi ai laghetti e rientrati. Carico traccia gps per chi fosse interessato a ripetere questa escursione
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28-08-2019 19:16
ectorus ectorus
Salito oggi ai laghetti, seguendo quanto indicato nella relazione di SN, senza tralasciare la salita al cimone di crasulina. Tutto il percorso è in ordine e non presenta alcuna difficoltà. Posti bellissimi con grandi panoramiche, malgrado la foschia regnante in questa pazza stagione. Buona vita a tutti
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23-12-2018 14:44
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
Ieri, sabato 22 dicembre, alla ricerca del sole siamo saliti da Cercivento verso la dorsale dello Zoufplan. La strada asfaltata che conduce al Pian delle Streghie è "sporca" di brina ghiacciata e lasciamo l'auto per cominciare a cammnare da circa 1000 metri di altezza. L'umidità si è ghiacciata sulle fronde, sugli aghi degli abeti e degli steli d'erba creando bianchi e suggestivi ricami. Il sentiero 154 sale veloce e ben marcato raggiungendo le abitazioni più alte. Oggi c'è qualche proprietario che apre la propria baita, qualcuno si sorprende nel vederci sbucare dalla nebbia (come i gorilla del noto film...). Restiamo nell'umidità fino a mezzora dalla cimetta dello Zoufplan: da qui, ora al sole, si domina il mare alto di nuvole che lascia apparire solo le cime più alte del Friuli e, lontano, Pelmo e compagnia. Vento normale per la quota, poca neve. Oltre a noi, altri quattro escursionisti.
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18-12-2018 19:14
laura.molinari laura.molinari
15 dicembre 2018. Giornata splendida, con visibilità eccezionale, ma con temperature rigide e molto ventosa. Nel dubbio che la stradina per il Pian delle Streghe presenti problemi per neve o schianti, decidiamo di lasciare l’auto nel parcheggio davanti alla chiesa di Cercivento di Sopra. Saliamo tra le case dietro la chiesa e poi traversiamo a sinistra sopra il paese per portarci all’imbocco del sentiero CAI 154, segnalato da un bel cartello illustrativo. La salita nel bosco è lunga ma tranquilla, il sentiero presenta sempre una pendenza sostenuta, il terreno è indurito dal gelo. Troviamo qualche schianto, in parte già liberato e comunque facilmente bypassabile, prima e dopo la piccola chiesetta della Maina, dove ci concediamo la prima sosta. Si riprende a salire lungamente nel bosco, attraversando in più punti la carrozzabile, sino a sbucare sui primi prati, in corrispondenza di alcune baite ben ristrutturate. Qui comincia a fare la sua comparsa anche un po’ di neve, mentre il vento si fa veramente fastidioso e tagliente. Lottando con le folate gelide su terreno ormai completamente scoperto, raggiungiamo la dorsale del Tenchia con la sua poco evidente cima e il tornante della webcam e proseguiamo la traversata verso lo Zoufplan, in un paesaggio che si è fatto decisamente invernale. Il panorama è eccezionale (particolarmente suggestiva la visuale verso Cimon di Crasulina e Cjanevate imbiancati), ma il freddo è tale che togliersi anche solo per un attimo i guanti per scattare qualche foto è un bel problema. La sosta è necessariamente breve, ma al ritorno il vento ha già quasi completamente cancellato le nostre tracce. Durante la discesa ci concediamo anche la breve deviazione per raggiungere il piccolo dosso del Pizzo del Corvo, bel balcone verso le Giulie. Discesa per la stessa via di salita, la giornata ci regala ancora un suggestivo passaggio tra le belle case di Cercivento, con le vie ben illuminate per il Natale, ma quasi deserte. Escursione molto gratificante, senza particolari difficoltà ma con dislivello impegnativo. Mandi e Buone Feste a tutti!
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12-03-2017 00:56
anna.marchenkova anna.marchenkova
We did this hike today. Great views, but a lot of snow: we could not even go with the car to the beginning of the trail and had to start 5 km earlier on the road. At the end we decided not to go to the summit Zoufplan and the lakes (just too much snow!!) and followed the road to the Casera Zoufplan bassa. I would advise everyone to go to this hike later in spring or in summer, when all the snow is gone :)
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08-07-2016 15:34
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
07/07/2016 -percorso anello da casera Zoufplan bassa, cima zoufplan, laghetti, cimone di crasulina, pizzo del corvo e rientro per cresta (ved. variante). La casera è monticata, incontriamo le mucche già al parcheggio sulla sterrata. Alla cima dello Zoufplan arrivano decine di ciclisti. Sono ragazzi anche molto giovani con gli accompagnatori. Scendiamo ai laghetti e poi su tracce per cresta, fino in vetta al panoramico cimone di Crasulina. Piccolo cippo in cemento sorregge la croce, unico luogo risparmiato dalle pecore. Ci arriviamo assieme alle nuvole che ci seguono anche sul Pizzo del Corvo. Con l'arrivo del maltempo le mucche al pascolo scendono disciplinatamente alla sottostante casera. Bella la cresta finale fiorita. Accanto all'auto, sulla strada sterrata a picco sul pendio, un deltaplano si sta posizionando per il decollo: assistiamo al non consueto emozionante evento.
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14-09-2015 23:31
denismitri denismitri
Escursione effettuata il 12/9/2015. Siamo saliti sul monte Zoufplan lungo la cresta orientale passando per casera Zoufplan bassa. Abbiamo allungato l'escursione di un'oretta raggiungendo il monte Terzo (altri 230 metri circa di dislivello). Rientro lungo il sentiero 154: erba alta nella discesa dal Monte Tenchia fino alla strada.
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17-06-2015 21:34
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
17/06/2015-Visita ai laghetti Zoufplan, bella giornata ventosa. Dalla pista del Pian delle Streghe al tornante di quota 1680 presa la pista a destra per casera di Zoufplan bassa (monticata) e da qui risalita la costa fino al monte Zoufplan. Marmotte. Dopo la visita anche ai piccoli specchi d'acqua, raggiunto facilmente dalla pista il Pizzo del Corvo, che da qui non sembra neanche una cima e discesi lungo la cresta in direzione di un impianto di antenne. I due punti in più: sotto la cima del Pizzo del Corvo presenti caverne di guerra e lungo la cresta trincee un poco inerbite visibili da qui anche sulla costa salita in mattinata e che ora abbiamo di fronte. Il secondo punto di interesse è dato dalla spettacolare varia e colorata fioritura, in particolare rododendri sul versante nord. Arrivati all'impianto di antenne e a un edificio militare, scendere sulla pista a fianco della rete di recinzione. Il tracciato Gps di questo itinerario sarà pubblicato a breve sul Forum Gps. Buona settimana.
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16-03-2013 20:29
askatasuna askatasuna
Lasciata l’auto verso quota 1020, la durezza della neve sferzata da un vento freddo mi ha consigliato la comoda sicurezza dei ramponi dal Plan des Stries. Ho tentato di proseguire per la strada…ma non c’erà più, la neve l’ha sovrastata e i primi passi evidenziavano distacchi di piccoli lastroni di neve fresca… ho continuato per il sentiero, più sicuro per la consistenza del manto nevoso. L’ultimo tratto verso il Tenchia sembrava un film di alta montagna… gli ultimi sbuffi di nonno inverno si sono trasformati in sferzate tali da produrre un “effetto vela” con lo zaino… Le sfuriate delle streghe di Çurçuvint e un manto nevoso verso lo Zoufplan delicato e informemente candido, mi han consigliato di partire verso il ritorno. Dolce regalo della giornata a quota mille… per la serie “piccole petasiti (bianche) crescono” uno spettacolo di boccioli e bouquet di fiori nei fiori. (15.03.2013)
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26-02-2012 00:00
Michela Michela
Sono salita ieri al Pizzo del Corvo per un vecchio sentiero da Cleulis, che credo meriti una descrizione. Dal parcheggio sulla via principale sotto la chiesa si prosegue fino a una piazzetta, qui si sale a destra in via di Val Castellana, dove curva si continua a sinistra per mulattiera lastricata fino a una stradina asfaltata (che sale da destra con giro più largo). Questa termina dopo il bivio per c.ra Ramazas (sent. 161), e continua come mulattiera in salita obliqua passando un paio di rii (in inverno ghiacciati, necessari i ramponi) e alcuni rustici. Dopo qualche tornante ci si avvicina all'impluvio del rio Valacoz: il sentiero sale ora diretto il pendio, passa una prima freccia "Ramazas", alla seconda che indica a sinistra il bivio per questa località si continua dritti, e si oltrepassa una croce in una bella radura. Si sale un tratto lungo l'impluvio, poi seguendo la traccia nell'erba si piega a destra e si sale a un pascolo con due ruderi quotati 1346. Lasciando i ruderi a destra si sale diretti il pendio tra qualche abete e, ritrovato il sentiero poco sopra, si va verso destra a un pianoro. Lo si attraversa (altri ruderi) e si riprende a salire a tornanti nel bosco, prima di abeti poi di faggi. Usciti su terreno aperto si seguono le prime svolte del sentiero, che più su si deteriora: dopo i primi cumuli di sassi conviene salire sul bordo destro (sinistra orogr.) del solco dell'impluvio. In ultimo per breve pista, aggirando un dosso, si entra nell'impluvio in corrispondenza della soglia di una bellissima valletta, dove si trova la malga Zoufplan Bassa q. 1671. La valletta sale verso NO in direzione del m. Zoufplan, io sono salita lungo il costone destro orogr.: per la stradina di servizio della malga, poi un tratto sulla carrareccia del m. Tenchia, e a destra per un'altra breve stradina si sale al crinale presso un grande ripetitore. Si aggira a sinistra l'area militare, poi sempre per facile cresta si arriva a una spianata: a destra c'è il caratteristico Pizzo del Corvo, mentre poco a O confluendo nella dorsale del Tenchia si può salire al m. Zoufplan. Dalla malga ritengo però preferibile la salita per il costone sinistro orogr. della valletta, in ambiente più integro e non deturpato dalle antenne e dalla strada, ma c'era ancora troppa neve: una buona scusa per tornare!
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18-10-2011 00:00
manutheartist@libero.it manutheartist@libero.it
Percorso il 15 ottobre 2011. Tranquilla passeggiata con un bel panorama che si offre, laddove non ci sia foschia. La temperatura un po' rigida (alle 10 del mattino c'erano 3 gradi) e il vento frizzante, unito al fatto che dovevamo rientrare non troppo tardi, non ci ha fatto salire al Crasulina. Bello vedere le chiazze di neve ai bordi. Laghetti ghiacciati. Da rifare a settembre. Interessante capire dove conduce il sentiero proseguendo verso est.
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28-08-2011 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
Talvolta mi piace ripercorrere sentieri noti; questa escursione è poco più di una tranquilla passeggiata. Oggi poche nuvole, la pianura lontana è avvolta nell'umidità per cui la vista non spazia fino al mare.Rispetto al precedente commento non è cambiato nulla, l'erba alta non impedisce di procedere in scioltezza, colpisce il bianco dell'abbondate erba carlina e parnassia, lungo la carrareccia predomina il viola liturgico della campanule e raponzoli orbiculari, il fucsia del garofano montano, le macchie gialle dell'arnica, cardo spinoso e vulneraria, il rosa delicato della scorzonera rosea. I laghetti sono frequentati da un nutrito gruppo di mucche. La salita al Cimone di Crasulina è quasi d'obbligo per far spaziare lo sguardo verso la Creta della Chianevate ed il Coglians la cui cima è come sempre avvolta dalle nubi. Libero da nubi il Polinik, superba la Creta di Timau con la cima Avostanis che spunta da dietro, in lontananza si vede il luccichio delle auto a c.ra Pramosio e via lo sguardo spazia a 360°. Loredana
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11-10-2009 00:00
loredana.bergagna loredana.bergagna
Fatto oggi 11/10/09;l'attacco del sent.154 alla fine dell'asfalto è a sx e segnalato, l'erba (e i lamponi) quasi secca per cui sentiero facilmente percorribile, giornata tersa per cui splendido panorama fino al mare.Vista la brevità si può allungare facilmente fino al Cimon di Crasulina. Loredana
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29-08-2008 00:00
e.galeazzo@alice.it e.galeazzo@alice.it
Bello, merita proprio una gita. Ci siamo stati a fine Agosto 2008.Peccato solo che nel primo tratto di sentiero l'erba era troppo alta e un po' fastidiosa.
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