Avvicinamento
Tramite la strada statale n.356, o più direttamente, piegando a destra dalla statale n.13, Pontebbana, all’altezza di Tricesimo, si giunge a Tarcento. Oltrepassato il ponte sul Torre, si imbocca la rotabile per Sedilis deviando dopo poco a sinstra in via del Mattino, in fondo alla quale si parcheggia (m 282).
Descrizione
Individuato il cartello che indica l’inizio del sentiero dedicato al caporale Bisol, si entra in una specie di solco ricoperto a inizio stagione da densi tappeti di
crochi. Più avanti si interseca una pista proseguendo poi su una costa più inclinata dove predomina il
castagno. Poco sopra i 500 m di quota, si lascia il sentiero principale (che comunque confluisce nella strada asfaltata), per imboccare a sinistra un sentiero gradinato che in breve guadagna la rotabile del
Bernadia. A questo punto l'originario sentiero taglierebbe i successivi tornanti, ma è invaso dalla vegetazione. Più semplice risulta proseguire lungo la strada avendo l'accortezza di ignorare la deviazione per Borgo Coceano. Si arriva così al panoramico tornante a quota 607 e quindi alla Chiesa della Madonna della Pace, presso il borgo di Useunt. Un centinaio di metri dopo la Chiesa, attenzione ad imboccare il sentiero che si stacca sulla sinistra. Sfiorato un pozzo, la salita riprende più decisa ora in un bosco caotico e punteggiato di affioramenti carsificati. Si attraversa un rimboschimento di abeti oltre il quale ci si ritrova sul tornante della strada asfaltata che abbiamo lasciato in precedenza: pochi metri a sinistra è possibile visitare i resti della costruzione a due piani che ospitava il comando di Monte Lonza. Riguadagnata la strada, la si segue fino al grande piazzale antistante il Forte e il monumento Faro (m 866, ampio panorama verso la pianura e le Prealpi).
L'escursione prosegue lungo il sentiero che ha inizio sul fianco destro del Forte. Questo conduce in direzione sud est, nella boscaglia ancora disseminata di affioramenti calcarei e piccole doline. Tra generose fioriture di
polmonaria,
bucaneve,
elleboro verde ed
epatica si guadagna anche il ripiano che ospita le batterie del
Monte Pocivalo (m 791). Tramite la pista inerbita si perde ancora quota gradevolmente oltrepassando due vecchie costruzioni militari e il pulpito panoramico di quota 725 che merita una breve deviazione. Con andamento lineare la pista raggiunge nuovamente la strada asfaltata che va seguita in discesa fino al borgo di Useunt da dove poi utilizzeremo quanto già fatto all'andata.