Avvicinamento
Dalla strada statale n.464 che unisce Spilimbergo a Maniago, giunti all’altezza di Sequals, si imbocca la statale n.552 che risale verso nord in direzione della
val Tramontina. Dopo avere oltrepassato Meduno ci si inoltra nella valle costeggiando il
lago di Redona e quindi i due abitati di Tramonti di Sotto e Tramonti di Sopra. Dopo la frazione di Maleon la strada inizia una lunga serie di tornanti che si esaurisce al
passo di monte Rest dove possiamo parcheggiare comodamente lasciando la vettura sull’ampio spazio di fronte all’inizio del segnavia CAI n.826 (m 1024, indicazioni per il sentiero Ursula Nagel). Chi giunge dalla Carnia troverà più comodo salire a passo Rest passando per la forca di Priuso e Caprizzi.
Descrizione
Imboccata la piccola rotabile, si incontra quasi subito la chiesetta del Gruppo Alpini della Val Tramontina. Sulla destra si stacca la deviazione che conduce alla casera Somp La Mont, visibile poco sopra, mentre il nostro itinerario prosegue lungo la strada principale, oltre il divieto di transito. La pista compie una marcata curva attraversando un piccolo boschetto di
faggio e
sorbo montano, un piccolo albero che abita i pendii soleggiati e scoscesi producendo a maggio vistose infiorescenze di colore bianco. Nel bosco è possibile osservare l'
orbettino. La rotabile, asfaltata per alcuni tornanti, mostra frequenti segni di erosione dovuti alla natura particolarmente friabile del terreno e risulta attualmente transitabile solo a piedi. Ci si innalza intersecando un canalone molto dirupato dove le frequenti briglie di protezione non hanno impedito che la strada, ancorché cementata, sia invasa dai sassi e rovinata in più punti. Sui macereti ai bordi della strada si osservano a primavera le fioriture gialle della
biscutella, una piccola pianta che abita i ghiaioni più consolidati e che deve il nome al caratteristico frutto a forma di doppio scudo (bis scutellum). Assai comuni sono anche le infiorescenze dell'
arabide alpina e del
citiso peloso, un piccolo arbusto fittamente ricoperto di peluria che vive nei luoghi sassosi ai margini delle boscaglie. I fiori, inizialmente di un bel colore giallo, tendono poi a colorarsi internamente di marrone.
Salendo di quota il panorama si va progressivamente ampliando: dalle pendici del
monte Cretò e del monte Roppa Buffon allo scosceso versante orientale della Vetta Feletta segnato da grandi bancate rocciose. Dopo numerosi tornanti la strada, trasformata definitivamente in pista sassosa, attraversa un piccolo lembo di faggeta nel cui sottobosco è ospitata una flora diversa comprendente
polmonaria,
valeriana a tre foglie,
pinguicola alpina e
viola a due fiori. Aggirato,infine, uno spallone erboso si arriva al panoramico ripiano di
casera monte Rest,
affacciato sulla Val Tramontina e punteggiato dalla fioritura della
genziana primaticcia. Durante la nostra visita l’edificio principale è risultato chiuso mentre le vecchie stalle sono fruibili ma possono offrire solo un modesto riparo in caso di maltempo. Questo splendido balcone offre l’opportunità per una breve sosta ad osservare la piana di Tramonti ed il solco della Val Viellia che ora vediamo sulla nostra destra, chiuso in fondo dalla cresta del monte Frascola. Alle nostre spalle un ampio pendio erboso sale fino sulla vetta del
monte Rest, punteggiato in alto da macchie di
mughi.
Dalla casera, le segnalazioni CAI proseguono tagliando in diagonale il pascolo a meridione della cima fino ad uno spallone con crocifisso. Tralasciata la prosecuzione del sentiero CAI n.826 che scende verso forca Sopareit, si risale il crinale sud del monte Rest lungo il dolce pendio erboso punteggiato dalle fioriture di
genziana di Koch,
lino alpino ed
anemone alpino. Sulle roccette affioranti crescono vistosi cuscinetti di
globularia piccola, una piccola pianta strisciante dai fiori di colore grigio azzurro, riuniti in capolini solitari. Assieme alle
potentille abita i luoghi sassosi e i prati alpini asciutti dove è presente fino a quote elevate. Ben presto si raggiunge la vetta del
monte Rest dalla quale si apre un
ampio panorama dovuto al discreto isolamento della cima (m 1780, piccola stazione di rilevamento della Guardia Forestale). A nord la visuale si apre sui monti che racchiudono il corso del Tagliamento all’altezza della marcata ansa che questo compie tra Forni di Sotto e Socchieve. Ed est invece si innalzano i gruppi del monte Verzegnis e del monte Valcalda con la caratteristica cresta allungata che sale da
forca Sopareit.
Per la discesa si utilizzerà il medesimo itinerario.
Avvertenze
Dopo la stesura della relazione, sulla vetta è stata posta una nuova installazione per le telecomunicazioni.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri dei Fiori