25/02/2020 sandra.sentierinatura Percorso l'anello di Faedis domenica 23 febbraio.Le foglie secche al suolo sono colorate dalle fioriture primaverili di crochi, primule, bucaneve, qualche polmonaria. Fiori consueti per uno spettacolo che ogni anno è sempre nuovo e gradito. Incontrati diversi escursionisti tra i quali una famigliola.Buone escursioni
14/01/2020 gubin.denis Anello percorso il 12/01. Il sentiero è pulito, mantenuto e ben segnalato, i cartelli lugo il sentiero sembrano rifatti di recente. L'unica incertezza l'ho avuta a Clap ma ho trovato la traccia subito grazie all'app SN. Consiglio sempre di usarla nelle uscite.
04/01/2020 daniele.russo Fatto oggi, in 3 ore e mezza. Il sentiero è percorribile agevolmente in ogni punto e facilmente individuabile, eccetto il punto in cui bisogna attraversare l'abitato di Clap, dove per altro abbiamo incontrato due asini che hanno assalito il nostro cane (!). Lì il sentiero non è chiaramente visibile, ma basta scendere il terrapieno erboso e passare tra le case. Attenti alle pecore e agli asini in libertà!!!
25/01/2019 cjargnel Un anello che percorro annualmente e che mi da soddisfazione per le valenze naturalistiche ma anche storiche sia antiche che recenti. Percorso privo di difficoltà particolari che oggi richiedeva un po' di attenzione solo lungo la traversa verso Clap per la presenza di un po' di ghiaccio in qualche breve tratto in discesa. Molto rari gli schianti che si superano facilmente scavalcando. Neve ridotta a tracce prima di Porzus, più costante da poco oltre il paese salendo lungo la mulattiera che scorcia il percorso uscendo sulla strada in corrispondenza del sentiero che va verso Clap. La natura si concede ancora il riposo. E' gennaio! Mandi e buine mont a duç. (25/01/19).
11/01/2019 ectorus salito oggi seguendo la relazione di SN. Percorso ben segnalato, privo di difficoltà, di grandi panoramiche ma interessante a livello storico.Un percorso da fare nel periodo invernale o massimo inizio primavera.Buona vita a tutti
26/02/2018 laura.molinari Sabato 23 febbraio. Anello percorso come da indicazioni della guida, lasciando però l’auto nella Piazza di Faedis. Nonostante le previsioni meteo preannunciassero già un abbassamento della temperatura e vento freddo, saliamo sotto un tiepido sole e con atmosfera assolutamente calma la bella mulattiera lastricata e ornata da fioriture primaverili che, passando per i castelli di Zucco e Cucagna (tutt’ora recintati per i lavori di ristrutturazione), raggiunge la dorsale e poi, con un lungo traverso in un bel bosco, sbuca nei prati di Porzus, dove invece ci sorprende il vento. Alla Madonna de Sesule, don Vittorino sta spazzando via la neve dall’ingresso della chiesetta, alle 10.30 c’è Messa! Lasciato fuori il paese, percorriamo per un pezzo la strada asfaltata che va verso Canebola, al bivio (ben segnalato) imbocchiamo a destra il sentiero che scende a Clap, in questo tratto coperto da una decina di centimetri di neve morbida … man mano che si scende, la neve viene sostituita dal fango, il percorso si fa scivoloso e richiede una certa attenzione. A Clap passiamo accanto alle campane che suonano il mezzogiorno, poi ancora giù per la mulattiera che conduce al piccolo cimitero immerso nel bosco, con le sue vecchie lapidi sconnesse, ma che la natura ha provveduto a colorare con un delicato tappeto di primule e crocus. Un ultimo passaggio alla chiesetta di S. Maria Maddalena e il nostro giro ben presto si chiude a Borgo Iuretig, dove incontriamo di nuovo l’asfalto che ci riporta a Faedis. Breve escursione a due passi da Udine, veramente gradevole e consigliabile, ideale per impegnare una mezza giornata in bassa stagione. Il percorso non presenta difficoltà ed è sempre ben segnalato (qualche piccolo incertezza solo nell’arrivo a Clap). Con andatura tranquilla e qualche sosta, ci abbiamo impiegato circa 4 ore. Mandi a tutti!
13/02/2018 marci61258 Escursione/camminata fatta sabato pomeriggio con sole quasi primaverile.Il percorso è quasi perfetto e privo di insidie, peccato solo dover calpestare la miriade di primule e crocus che fungono da pavimentazione. Il sentiero entra ed esce tra un bellissimo boschetto regalando dei bellissimi scorci sulla Valle sottostante e sui Monti limitrofi. Senza rendersi conto si arriva al Castello di Zucco con all’interno del cortile in bella posizione si trova la Chiesetta della Madonna di Zucco, qualche scatto fotografico e via…Nuovamente su sentiero ben battuto si rientra nel bosco e tra Carpini, Castagni e arbusti geometrici si arriva in una decina di minuti al Castello di Cucana. Il sole lo illumina a festa e fa distrarre dalla desolazione lasciata dai restauri incompleti (Forse meriterebbe un po’ di pulizia…).Il percorso prosegue con varie possibilità come ben descritto dagli altri amici di Sentieri Natura e comunque nonostante la brevità di questa escursione è da consigliare e fattibile per tutti. Mandi
31/12/2017 sandra.sentierinatura 31/12/2017-Ultima passeggiata dell'anno in una mattina di sole. Dislivello e ore impiegate sono contenute, il percorso è gradevole come lo ricordavo; a Clap suonano le campane delle 12 mentre un picchio rosso lavora sull'albero; nella chiesetta di Santa Maria Maddalena l'altare in legno è stato smontato in attesa (chissà...) di restauro, anche gli affreschi dele pareti sono abbastanza rovinati. Casuale e gradito l'incontro con Cjagnel e signora!Rinnovo a tutti gli auguri di un buon 2018!
13/03/2017 cjargnel Torno ancora su questo anello in una giornata primaverile che è l'ideale per goderselo appieno con il contorno alquanto vario di fioriture. I crocus regnano sovrani creando per lunghi tratti una doppia ala di viola continuo. Non mancano : primule, epatica, dente di cane, poligala, polmonaria etc. Percorso perfetto. Il tratto che traversa verso Clap è stato sgombrato dagli alberi caduti tempo addietro. Non smetterò di consigliare questo percorso tipicamente marzolino, privo di difficoltà, con dislivello e tempistica contenuti. Mandi a duç.
06/01/2017 loredana.bergagna Le previsioni meteo mi hanno tenuta bassa, tornata dopo qualche annetto su queste antiche mulattiere, giornata frizzante ma non troppo, assenza di vento, cielo limpido con vista sulle navi al largo di Trieste. Qualche primula osa e le pervinche si uniscono coraggiosamente...ma che mese è?Sentieri sempre ben percorribili, a Clap si lavora, si ripulisce mentre un bel gruppetto di pecore brucano tranquille al suono delle campane di mezzodì
19/01/2016 m.trigatti 17/01/16 - Ottima escursione, semplice e tranquilla! Il sentiero è segnalato benissimo, e vi sono diversi punti panoramici. L'anello è stato percorso in senso orario; dopo Porzûs il sentiero si infila di nuovo nel bosco, e in un tratto è ostacolato da un albero, che si può però bypassare aggirandolo da monte. Il mese consigliato è Gennaio, pertanto consiglio un po' di attenzione nel bosco: il terreno ghiacciato può rappresentare un'insidia in certi tratti posti all'ombra. Molto belli e carini gli abitati della Val Grivò. Escursione consigliatissima!
04/01/2015 squaletti Escursione effettuata oggi in un clima surreale quasi primaverile, all'attacco del sentiero il termometro segnava 13°C e nella prima parte crocus e primule ci hanno fatto compagnia.Per il resto il percorso è ottimamente descritto, direi solo di fare attenzione, per chi decide di farlo ora, parche in alcune parti la neve sciolta ha formato parecchia fanghiglia che rende difficile l'avanzamento e la salita nei punti più ripidi. Nulla di particolare, un buon paio di scarpe da trekking e due racchette ed il gioco è fatto. La seconda parte del percorso (dopo Porzus) ha pochi segnavia, fidatevi quindi della traccia GPS (molto precisa)e dei segnalini lasciati con il nastro bicolore sugli alberi. Per il resto confermo che si tratta di una camminata stupenda.
07/04/2014 guido.z Askatasuna nell'intervento che mi precede ha detto già tutto e con una lirica unica ed inimitabile.Sono d'accordo con lui su tutto: dalle sorti tristi dei due castelli allo scempio radio-telefonico di Porzus, dalla pace che si avverte a Clap (dove i resti delle costruzioni testimoniano un passato fiorente) alla bellezza semplice e isolata della chiesetta dedicata a Maria Maddalena.Vorrei aggiungere solo una piccola nota sul cimitero di Clap che sorprendentemente è raggiungibile solo tramite un sentiero che inizia discretamente con dei comodi gradini, ma ben presto diventa un angusto sentiero, ed è un toccante pensiero immaginarlo percorso dai parenti ed amici del defunto, con la bara portata a spalla, monsignore a iniziare la processione e chierichetti con i ceri e gli scarponi ai piedi. Anche qui desolazione erbacce alte e addirittura un albero caduto sul muro perimetrale; solo qualche lapide di marmo lucente, la maggioranza in completo abbandono.Un temporale improvviso ci ha colti lungo la discesa verso Gradischiutta dove abbiamo dovuto interrompere il giro bagnati fradici.Tutto sommato un bel percorso, direi anche interessante per le varietà di ambienti attraversati (ovviamente mancano le alture, ma non le zecche....).Fatto il 6/4/2014
05/01/2014 askatasuna Dopo settimane di difficoltosa convalescenza carsolina si ripunta al nord con un itinerario cauto. L’ascesa ai castelli è uno strappo di prova. Quello di Zucco sembra avere un futuro promettente, mentre quello di Cucagna, come dimostrato da uno sguardo ravvicinato (e poco lecito) è staticamente immerso in un sonno desolante. Meravigliosi nel loro minimalismo, meriterebbero entrambi ben altre sorti, ma son cose degli uomini e mi rituffo in un bel bosco che non lascia che sbirciatine tra fessure di cielo e mari di campi e paesi. Porzus è uno scontro di sentimenti. Gli occhi non riescono ad accettare che un luogo così incantevole possa essere violentato dalle numerose antenne vicine o da quella che svetta uscendo dal tetto di una casa del paese o ancora dall’enorme costruzione adibita a sparute e rare funzioni ecclesiastico-meditative. Un cartello indica: parapendio monte Scalutta. Sperando che l’implicito balcone osservi un Gran Monte spruzzato di bianco lo seguo. Ovviamente guarderà la piana. La ricerca di varchi con andirivieni in cresta non da esiti positivi. Dal paese un sentiero porta direttamente all’imbocco di quello per Clap tagliando per il bosco. La strada da attraversare è asfaltata da poco…forse per la nuova antenna installata sul Uorh. Per fortuna la discesa è talmente varia e affascinante che i pensieri scompaiono. Il tratto più bello dell’escursione riserva altre sorprese. Le prime fioriture di primule, ellebori verdi e viole mi colgono impreparato, come se emozionalmente non fossi ancora pronto ad accogliere quei colori. Clap è un’oasi fortunata ripopolata da pecore e da un asinello che vaga mansueto per le stradine. Un edificio è oggetto di splendida ristrutturazione. L’ultima chicca è la chiesetta prima di Gradischiutta che al suo interno lascia trasparire la sua anima colorata e gioiosa attenuata dal tempo. Una passeggiata che sottovalutavo, priva di cime o grandi panorami ma con tante, semplici e piccole gioie per l’anima. (31.12.2013)
01/07/2009 marialuisabiasutti@yahoo.it escursione effettuata in data 21/06/2009.escursione piacevole e divertente, caratterizzata da una notevole eterogeneità di ambienti. sentiero ben tracciato e ben mantenuto, con rovi tagliati ed erba falciata a livello della traccia del sentiero nei tratti prativi presenti.