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    Anello del monte Flagjel dalla val Tochel
    Prealpi Carniche
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    Anello del monte Flagjel dalla val Tochel
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaS18

Anello del monte Flagjel dalla val Tochel

Avvicinamento

Da Forgaria percorrere la strada che sale verso l'altopiano del monte Prat e proseguire verso nord lungo la stretta strada asfaltata fino alle pendici meridionali del monte Cuar in corrispondenza di un evidente trivio. Il ramo di sinistra attraversa la val Tochel calando successivamente in val d'Arzino mentre il ramo di destra sale da Avasinis, direzione preferibile per chi proviene da Gemona. Il punto di partenza si trova presso i due piccoli stagni a quota 894 m (segnavia CAI 817, panca e tavolo).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Silenzio
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Aprile
Carta Tabacco
020
Dislivello
700
Lunghezza Km
14,2
Altitudine min
854
Altitudine max
1467
Tempi
Dati aggiornati al
2009
I vostri commenti
  • 17/05/2021 attenzione Cuel di Forchia è raggiungibile solo da Avasinis
  • 01/11/2020 Fatto il 18/10/2020.Attenzione che il sentiero 817, nel tratto che scende dal Cuel Dai Poz fino alla strada asfaltata in Val Tochel, è però inagibile.Le alternative dal Cuel sono due o salire al Mont di Cuar o scendere alla malga Cuar per poi raggiungere in entrambi i casi il Cuel di Forchia.
  • 05/03/2020 In Val Tochel nevischio, la strada che prosegue è chiusa per frana, il sentiero 817, come già segnalato, dismesso, si va quindi al Cuel di Forchia a piedi mentre il cielo bigio mostra la linea dorata del mare; come sempre le battute e le risate non mancano, c'è chi sale come uno scoiattolo veloce e chi invece un po' meno. Al Cuel di Forchia proseguiamo lungo il sentiero 816 fino alla cima del Cuar, il freddo ed il vento ci fa diventare tutti lesti, giusto un saluto alla Madonnina e proseguiamo verso il Flagjel utilizzando qualche scorciatoia, a causa della scarsa visibilità la grande croce si materializza all'ultimo istante; anche qui niente sosta e discesa celere versa la malga Cuar al cui riparo finalmente ci godiamo una sosta. Rientro seguendo in discesa il sentiero 815 fino al Cuel di Forchia e da lì ripercorriamo la via dell'andata. Neve giusta per camminare senza particolari difficoltà, sulla cresta vento freddo, resta comunque sempre un bell'anello, in ogni stagione.
  • 18/04/2019 Abbiamo fatto una parte di questo percorso 07/04/19: siamo saliti sul monte Cuar.Il tempo non era bello. Non c’era il sole; sulla cresta c’era la nebbia e non potevamo godere la vista. Ma dispetto a questo, il percorso ci è piaciuto. Paesaggi nella nebbia assomigliavano un po' quelli di Scozia.La natura è bellissima. Ci sono i fiori colorati, come la calluna, i narcisi, etc. La foresta con le pietre grande e il muschio di smeraldo sembrava magico. La primavera è il tempo migliore per fare questa camminata.Devo dire che il percorso è impegnativo. Sia salita che discesa sono difficili, ma ne vale la pena.
  • 23/01/2019 Volevo fare il tracciato dalla Val Tochel domenica 13/1/2019: sorpresa!All'attacco un cartello ben evidente dice "sentiero dismesso" e per ribadire, pochi metri dopo sul segnavia è stato aggiunto "sentiero impraticabile" e un piccolo tronco per traverso.Siamo saliti così fino alla "Forcja": la strada è a posto. Di seguito abbiamo fatto il sentiero che passa per Malga Cuar.Se fate la cima del Flagjel, attenti a seguire gli ometti in prossimità della vetta, meglio non seguire l'invitante traccia che continua l'ex mulattiera.
  • 30/04/2018 28 aprile 2018. L’intenzione odierna era quella di percorrere il classico anello del Cuar-Flagjel-Malga Cuar partendo da Cuel di Forchia, ma l’interruzione della strada sul versante di Forgaria poche decine dopo il bivio per la Val Tochel (importante cedimento della carreggiata) ci ha fatto cambiare rapidamente programma … abbiamo così imboccato il sentiero CAI 817 che prima traversa lungamente quasi in piano le pendici del monte Cuar (attenzione alle zecche in questo tratto!) e poi sale con pendenza sempre più decisa e faticosa un canalone con ripidi pendii erbosi (tracce e scarse segnalazioni) sino a sbucare sulla dorsale principale in corrispondenza di un’insellatura. Da qui il Flagjel è abbastanza vicino e si raggiunge con una piacevolissima traversata in moderata pendenza, allietata da spettacolari fioriture di primula auricola. Solitaria la vetta con la grande croce ed il belvedere sopra i vari paesi della Val d’Arzino, la pianura e le cime lontane si confondono invece nella foschia. Ridiscesi all’insellatura, abbiamo proseguito per prati e tracce sino a riguadagnare il sentiero che ci ha portati sulla cima del Cuar, molto più frequentata. Pausa-pranzo e poi discesa a Cuel di Forchia per il sentiero della cresta est. Ancora un paio di chilometri di asfalto e abbiamo raggiunto l’auto. Giro piacevole e molto panoramico, che costituisce una valida alternativa all’anello “classico” del Cuar. Ricche le fioriture del periodo: i prati sommitali sono punteggiati in particolare dal muscari e poi tanta anemone nemorosa, narcisi, primule auricole e maggiori, genziane, botton d’oro pronti a sbocciare, sopra Cuel di Forchia splendidi cuscinetti di camedrio alpino … insomma, la primavera dà spettacolo. Il nostro giro ha misurato uno sviluppo di 11 km per un dislivello di ca 850 metri, ci abbiamo impiegato circa 5 ore con molta calma e frequenti soste fotografiche. Mandi a tutti!
  • 27/03/2017 Sono salito oggi, per la prima volta, dalla val tochel, lungo il sentiero 817.I primi 45 minuti ho guadagnato solo 60 mt. di dislivello.Nella successiva ora, i 350 mt. circa per mezzo della ripida salita resa malagevole dall'erba alta e secca che nasconde i segnali e la traccia.Il percorso diventa a vista, puntando sull'ormai evidente insellatura.Con una certa difficoltà e con molta prudenza sono arrivato, ma un po' più spostato a ovest. Vista la scarsa segnaletica ( e anche datata) mi pare che si tratti di un sentiero non molto frequentato. Non solo salito sul flagjel, ma sul cuar, scendendo poi il versante opposto fino alla strada per la malga e tramite la carrareccia e l'asfaltata, son tornato in Val Tochel. Giornata bellissima, temperatura mite, assenza di neve sul sentiero, fatto salvo brevi macchie nel sottobosco che sale al cuar.Buona vita a tutti
  • 18/01/2016 Percorso sabato 16 con qualche differenza. Partito dal Cuel di Forchia e salito al Cuar senza difficoltà (per evitare la carrareccia che va in Malga) passato al Flajel su terreno con un centimetro di neve morbida, quindi senza problemi.Per il ritorno sceso prima del Cuel dai Poz per tracce incrociando in alcuni tratti il sentiero 817 che confermo poco segnalato e piuttosto ripido ma il tutto molto intuitivo, moltissime le tracce alternative alla strada per il ritorno alla macchina. Da segnalare unicamente la scarsa aderenza del terreno per chi dovesse affrontare il tratto del 817 in salita , soprattutto nell'ultimo tratto verso la cima ; Fanghiglia, foglie , ghiaie sommate a pendenza non formano un percorso facile.
  • 27/10/2015 Anello del monte Flagjel dalla val Tochel. Escursione effettuata come da relazione Sentieri Natura sabato 24 ottobre 2015. Niente di particolare da segnalare, i sentieri sono tutti agibili sia in salita sia in discesa. Il primo tratto del sentiero 817 è molto bello con i caldi colori autunnali mentre, il ripido tratto finale che porta al traverso tra il M. Cuar e il M. Flagjel è poco marcato, le alte erbe secche si strappano facilmente dal terreno sotto le suole degli scarponi, fare molta attenzione perche in questo punto la pendenza è sostenuta e quindi anche una banale scivolata potrebbe avere conseguenze gravi. A mio parere eviterei assolutamente di usare questo sentiero con terreno umido o piovoso specialmente in discesa. Il resto del percorso è perfettamente agibile. Per il rientro abbiamo preferito la pista tanto per fare gamba. La strada che sale da Forgaria è praticabile senza alcun problema. Anche la strada sempre asfaltata che scende ad Avasinis tranne un piccolo cantiere di lavori in corso che non crea nessun problema, è praticabile.
  • 18/05/2015 Percorso effettuato il 17.05.2015 con l'aggiunta della salita al Cuar e discesa lungo il versante est. Giornata di sole, ventilata in quota, grifoni in volo, panorami vasti, belle fioriture lungo il versante sud di peonia e cefalantera oltre a quelle descritte in relazione. Incrociati diversi escursionisti e un trio del Cai di San Daniele impegnato nella manutenzione del sentiero che noi abbiamo utilizzato per la discesa. Bravi!
  • 29/03/2015 Anello del monte Cuar da Val Tochel.Questa escursione la compio quasi tutti gli anni, le sagome del Flagjel e del Cuar, dalla pianura mi appaiono come un seno femminile visto dall’ombelico, la lunga cresta domina la pianura, e da sotto riesco a leggere gli umori del meteo. Ho sempre preferito scalare il monte dal versante sud, caldo, giallo, mediterraneo, scosceso, e più impegnativo, soprattutto l’ultimo tratto prima della cresta, dal crinale si ammira il versante nord; con il suo verde, la visuale sul lago dei tre comuni. Lo sguardo spazia quasi ininterrotto su tutte le catene montuose, da Piancavallo fino alle cime slovene del Monte Nero. La doppia anima del Monte, come una linea immaginaria taglia in due la cresta, come la nostra anima con il suolato severo e razionale e l’altro ribelle. Partenza dai piccoli stagni di Val Tochel, la giornata è splendida, tersa! Come sereno è lo spirito con cui affronto questa escursione; risalgo il sentiero 817 che con leggera e costante pendenza taglia le pendici del monte. Vaghi ricorda alla ricerca dei vecchi e sempre presenti punti di riferimento. Emozionante seguire lì affascinate cengetta esposta, che cavalca gli impressionati dirupi meridionali, ed è difficile non farsi distrarre dal paesaggio mozzafiato. L’ultimo tratto del sentiero risale il pendio (il tratto più faticoso) innestandosi alla base del ripido catino erboso sotto Cuel dai Poz. Sbucato in cresta mi lascio catturare dalla meravigliosa visione, che da agnostico chiamo “ libertà”, ma se fossi un credente chiamerei Dio! Copertomi per il variare della temperatura, mi avvio verso la vetta più bassa (M.Flagjel), superando in rapida salita e discesa il Cuel dai Poz, qualche spruzzo di neve si vede nella conca, ma non influisce sul proseguimento. La bella giornata rende il tutto incantevole, arrivato quasi sotto la croce di vetta, noto nel tornante del sentiero una madonnina con allegato rosario e una rosa di plastica; forse la neve invernale li ha sradicati dalla base della croce. Li rimetto nella vecchia collocazione, aiutandomi con dei sassi come sostegno. Per un attimo penso che sia stato un atto vandalico, e un pensiero malizioso corre “ all’amico distruttore di monoliti e omini che imperversa sulle dolomiti friulane “.Compio mezzoretta di sosta, e mi avvio verso la cima gemella (M.Cuar) più alta di 11 metri.A metà percorso incontro Davide Qualizza con un paio di amici e una cagnetta. Magritte, alias ringhio è felice dell’incontro, idem il sottoscritto. Davide amico di Forum (amanti della montagna friulana) mi presenta i suoi amici, due giovani di cui uno di settantatré anni, quest’ultimo vestito in modo eccentrico e originale, si fa notare subito. Scopro che è un maestro delle montagne, libertà e serenità scorrono nel suo viso. Il suo sguardo e un misto tra maestro zen (penso a Yoda in guerre stellari) e un vecchio lupo di mare. Il suo berretto curioso mi ricorda quello indossato dagli abitanti delle Ande. Un felice incontro, gli chiedo come si fa a portarsi al seguito uno zaino leggero, mi rispondo interiormente da solo: Quando tanta strada farai, segreto scoprirai! Dopo un po’ di battute e rituali foto ci dividiamo, proseguo arrivando sulla cima dove trovo u capannello di escursionisti intorno e dentro la campana di vetta, suonano la campana anche per me, non so se dare un obolo per questo gentile gesto, sicuramente (sorrido) non volevano sporcarsi con l’erba. Firmato il libro di vetta posto sotto la bronzea statua della madonnina, mi sposto in basso sull’erba e mi gusto il meritato riposo, consumo insieme a ringhio un lauto pasto, e dopo una breve pennichella lasciandomi baciare dal sole. Prima della ripartenza vedo volteggiare un solitario e pigro grifone. Ripreso il cammino, scendo per il ripido sentiero 816che segue il crinale che in breve mi porta a Cuel di Forchia, da qui in pochi minuti riguadagno il punto di partenza.Il vostro” Forestiero Nomade”sempre amante delle montagne friulane!Malfa
  • 17/05/2014 Giornata sereno-variabile accompagnata da folate di vento che sullo spallone fra Cuar e Flagjel diventano rabbiose, sentiero impeccabile, nel ripido bosco della Val Tochel si incontrano numerose ed appariscenti le peonie selvatiche accanto alle più eleganti e sinuose aquilegie. Scendono dal Flagjel due escursionisti provenienti dalla Val Pusteria, parliamo volentieri, sono incantati dalla bellezza del luogo, hanno contato lungo il percorso ben 45 specie diverse di fiori, mostriamo loro la foto della peonia: entusiasmo…In breve siamo in vetta, il panorama è vasto nonostante il cielo non sia perfettamente limpido, sul Canin e Montasio pare stia nevicando; la pausa è breve. Alla conca del Cuel dai Poz diamo un’occhiata ai ruderi dei vecchi recinti, malga Cuar chiusa, sempre piacevole la discesa al Cuel di Forchia lungo il sv 815 e le chiacchere fanno dimenticare la monotonia della strada fino al punto di partenza
  • 06/04/2014 Amici e amiche della Montagna !!! Rieccomi sul sito , più carico di energie e sempre più innamorato dei monti del Friuli.Come scritto sulle localizzazioni con “ L’ Anello del Monte CUAR “ inizio la stagione escursionista sui bei monti del Friuli, naturalmente dopo aver fatto una scaletta approssimativa per il 2014,ho deciso di iniziare le fatiche da una mia classica (l’altra è La signora “Amariana “ ).Giornata calda, velata ,appuntamento con Enrico a Forgaria , si arriva all’attacco presso Val Tochel (cartelli C.A.I )alle 08:30 . iniziano le danze, sentiero pulito e ben curato , e asciutto, le nevicate di quest’anno non hanno lasciato tracce gravi .Anche se un po’ di fatica si sente ( prima uscita ) si arriva prima del previsto in sella , quota 1320 sotto Cuel dai POZ , si ammira il paesaggio ,foto d’obbligo e poi via per la cima del Cuar ( sent. 815 )che appare innevata sul fronte nordico. Qui gli escursionisti si fanno frequenti, gruppi da due e più , il sentiero che ci collega alla cima è affollato, sull’ultimo erto tratto prima della vetta troviamo neve molla, ma profonda anche un metro, percorriamo il sentiero che lambisce la cresta (qui Ringhio trova refrigerio nelle pozze di neve ).Finalmente la vetta, sms agli amici ( Loredana e company che quasi in simultanea conquistavano lo Jouf presso Maniago.Scampanellata ,cambio indumenti sudati e rifornimento viveri.Lasciamo Magritte di guardia agli zaini ,Ernesto a farsi una pennichella rivolgendo lo sguardo alla sua patria(Trieste ), e io addetto alle pubbliche relazioni a socializzare con gli autoctoni, tra cui una coppia della forestale che come energetico avevano una borraccia di (Vino rosso ).Dopo le dovute firme sul diario posto sotto la statua della madonnina ( avverto gli amici discopoli che lanciare madonnine dalle cime ancora non è sport olimpico ).Discesa rapida per il sentiero 815 a , assolato e caldo, in maglietta , prendiamo la prima tintarella .Arrivo veloce im Cuel di Forchia, io cambio le gomme (da scarponi a scarpette di avvicinamento e via gli ultimi km sulla carreggiata che ci porta al punto d’inizio. Prima di imbucarci in auto tutti e tre 10 minuti di stretching .Commenti;Tutto ok,sentiero perfetto, curato, giornata solare e il monte Prat con il suo fascino.Alla prossima !!!Dal Nomade forestiero (non sempre solitario )amante delle montagne Friulane.Malfy
  • 05/05/2013 Il meteo incerto mi porta a scegliere un itinerario vicino e con ampie vie di discesa.. Il primo traverso è semplicemente un cullar degli occhi nei colori.. l’effimero latiro spicca per fioriture insieme ai narcisi. Non riesco a smettere di sorridere.. Le sole quattro ore di sonno (e il Plananizza fatto il giorno prima) peseranno sulla breve ma ripida salita. Questa, a parte alcuni cespi di orecchia d’orso che mi osservano dall’alto, è caratterizzata dalla maggior fioritura di muscari azzurro che mi si è mai presentata. Verso la fine una visione, l’emozione è incontenibile, non so se ridere o piangere… un muscari azzurro…ma totalmente albino mi blocca di colpo e mi cattura per interminabili e intensi minuti mentre un grifone volteggia tranquillo. Dal Flagjel la vista è sempre splendida, il tempo sembra tenere e rientro direttamente per la cresta passando per il Cuar. Il tempo tiene e lo sguardo spazia rapito.. Sulla via del ritorno c’è ancora il tempo per odorare i fiori di uva ursina..piccole e candide meraviglie che saziano i sensi.
  • 11/04/2013 Escursione fatta il 7/4 dalla val Tochel al Flagjel. Nel canalone finale tracce di neve evitabili fino a quando il sentiero non taglia a destra del canale per salire al Cuel dai Poz. Il traverso finale era impraticabile vista la pendenza e la neve residua che superava in quel tratto i 30 cm. Si sale al quel dai Poz quindi a sinistra del canale, diverse tracce di passaggi. Sul Cuel dai Poz 30 cm di neve e sulla restante cresta anche di più. Neve però molle e insidiosa... I ramponi sono inutili, servivano solo le ghette e le ciaspe (ciaspe che non avevo però...). Rientro per lo stesso sentiero, non ho nemmeno tentato di scendere sul versante nord alla malga con quelle condizioni di neve. 4 ore tutto il giro, 50 minuti solo per fare il tratto in cresta andata e ritorno. Nonostante questo è stato un giro interessante e diverso dal solito, considerato che sono salito da queste parte da ogni versante e con ogni condizione. Al ritorno sopra di me almeno 15 forse 20 grifoni (uno stormo??), mai visti così tanti assieme. Il rumore del vento tagliato dalle loro ali è sempre impressionante.
  • 28/01/2012 Fatto oggi tutto l'anello, esattamente come descritto su SN. Devo dire che la salita lungo il canale erboso al Cuel dai Poz è veramente ripida anche se mai realmente pericolosa. Purtroppo la giornata non era ideale, per le velature che coprivano la pianura ma la vista sui monti circostanti, sia pur limitata, valeva la pena della salita.Mauro.
  • 03/04/2011 Escursione odierna, sole da inizio estate. A completezza segnalo (come peraltro già riportato sui Sentieri del Silenzio) che il sent. iniziale si trova a sx ee è numerato 817, zecche fino al ghiaione. Per la discesa è molto bello e comodo il sent.815 che parte a sx subito dopo la malga Cuar, e in meno di 50 mimuti porta al Cuel di Forchia. Da lì si può utilizzare la scorciatoia segnalata a sx 816 che permette di evitare un tratto asfaltato. Bel giro. Avendo ulteriore tempo dal Cuel di Forchia si può arrivare al vicino Monte Covria.Loredana
  • 10/02/2011 Confermo, il canalino del Cuel dai Poz è abbastanza insidioso, per la ripidezza, la scarsità delle segnalazioni (nella parte finale quasi non ce ne sono) e l'assenza di appigli nel malaugurato caso di una scivolata. L'orientamento, però, non è comunque difficoltoso, si tratta semplicemente di raggiungere la cresta; il ghiaione è grossolano, quindi abbastanza stabile (per essere un ghiaione!). A parte questo è un bel giro, soprattutto la salita al Flagjel.
  • 28/10/2010 la salita nel canalino del cuel dai poz e' mal segnalata, molto ripida
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  • La croce del Flagjel, posta nel maggio del '76 pochi giorni  ...
    02/05/2018 La croce del Flagjel, posta nel maggio del '76 pochi giorni ...
  • l'insellatura da raggiungere
    27/03/2017 l'insellatura da raggiungere
  • la ripida salita verso quota 1310
    27/03/2017 la ripida salita verso quota 1310
  • Il monte Cuar dallo sbocco del canalino.
    13/05/2013 Il monte Cuar dallo sbocco del canalino.
  • Salita del canalino erboso verso il Cuel dai Poz
    13/05/2013 Salita del canalino erboso verso il Cuel dai Poz
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