09/05/2021 daniele.russo In cerca di un percorso con un dislivello sostanzioso ma a bassa quota per evitare la neve, questo lungo percorso fa al caso mio. Lasciata la macchina a Somp Cornino, seguo le indicazioni trovate nel libro "I sentieri dei fiori". La prima parte dell'escursione è assolutamente tranquilla; mulattiere ben tenute, sentieri marcati e segnati portano senza problemi fino al crocevia di località Piè di Cuar. Il sentiero 816 è un po' trafficato, ma anche questo è piacevole e si percorre tranquillamente fino al bivio con il sentiero 814. Da qui in poi servono gambe buone e un po' di prudenza, perché la discesa sull'814 è effettivamente impegnativa. Il sentiero è evidentemente poco trafficato, e non proprio in condizioni ottimali; molto ripido, scarsamente segnalato, a tratti leggermente esposto e coperto da un letto di foglie secche, richiede molta attenzione e rallenta il passo. Poco oltre un grande schianto che viene aggirato, la traccia diventa debole, e improvvisamente mi ritrovo in mezzo al bosco... Ritrovo il sentiero poco più in basso, e continua la discesa. In prossimità di Pert le cose diventano più semplici e il sentiero della Madonna diventa un piacevole riposo dopo la dura discesa. Questo è forse il pezzo più bello dell'escursione, che si svolge a mezza costa sopra le verdi acque dell'Arzino. Dopo la Madonna, tocca fare ancora un po' di fatica per risalire, ma poi il sentiero in discesa è tranquillo. Da Forgaria tocca fare la strada asfaltata, che può essere abbandonata poco prima di Somp Cornino per prendere sulla sinistra una strada sterrata (sentiero della fauna) che arriva dritta al punto iniziale dell'escursione. Lunghezza totale 21 km circa, percorsi in 6 ore.
21/01/2021 laura.molinari 16 gennaio 2021. Escursione ad anello attorno a Monte Prât compiuta in senso orario e con diverse varianti rispetto all’itinerario proposto da SN. Lasciata l’auto a Forgaria nel piccolo parcheggio di Via Cornino, ci siamo incamminati in leggera salita lungo Via del Caravel e sulla strada che porta a Monte Prât. In corrispondenza del primo tornante, un cartello indica l’avvio del sentiero CAI 814, denominato anche “Sentiero della Madonna Ballerina”. Il sentiero si avvia come ampia traccia lastricata per poi restringersi mano a mano che, con piacevoli saliscendi, si procede inoltrandosi nel solco della Val d’Arzino. Lungo la via, numerosi sono i punti d’interesse: la Madonna del Sentiero (piccola ancona sotto una parete rocciosa), la fornace Cimel (ancora integra, all’interno della quale si trova un bel crocifisso) e diversi ruderi di vecchi stavoli in rovina. Il sentiero guadagna gradualmente quota sino a circa 500 m., attraversa alto ed aereo sopra la profonda forra dell’Arzino e poi si abbassa rapidamente per circa 200 metri su terreno detritico sino a raggiungere il sito della Madonna Ballerina che dà il nome al percorso, dove si trovano una bella immagine mariana con annesse preghiera e spiegazioni, una grande croce ed alcune panche. Ancora qualche saliscendi, un passaggio su un ponticello in cemento, una breve risalita e si giunge sotto le case di Pert (2 ore circa da Forgaria). A questo punto l’intenzione originaria prevedeva la salita a Monte Prât tramite il CAI 814 che taglia il versante occidentale, ma l’incontro con un altro escursionista, che ci ha informati di rognosi schianti sul percorso, ci ha fatto approntare sul momento un piano B, con salita tramite pista a Stavolo Cupiat (3 ore da Forgaria) e poi in Val Tochel per la strada asfaltata (4 ore), che era stata sgomberata dalla neve. Sull’altopiano abbiamo trovato un buono spessore nevoso, siamo quindi scesi tramite la strada della Val della Borgna. Arrivati al limite meridionale dell’altopiano, siamo rientrati a Forgaria tramite la bellissima e comoda mulattiera CAI 816, soffermandoci ancora a contemplare il panorama dallo splendido belvedere sospeso sopra la Costa Lunga. Ormai raggiunte le case più alte di Forgaria, una lunghissima e tortuosa scalinata (con segnavia CAI) ci ha riportati proprio al parcheggio. Escursione appagante, sempre ben segnalata o su percorso evidente, con neve dai 700 metri in su e che ha richiesto solo un po’ di attenzione sui tratti innevati, per la presenza di fondo duro e ghiacciato. L’anello ha misurato poco più di 20 km per un dislivello di 1000 metri e per un tempo di marcia di 6.15 ore. Allego la traccia gpx. Mandi a tutti!
02/04/2013 ivo.sentierinatura Percorso il 01/04/2013 salendo, al primo bivio, per il sentiero più a sinistra (Ciuc da la Pale). Un poco più faticoso e ripido del sentiero ufficiale, sbuca sulla strada asfaltata all'altezza del bivio 817-818. Interessante lo stavolo diroccato che si incontra prima di confluire sulla strada, dotato di pozza per l'acqua con gradini di accesso e ampio terrapieno antistante.