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    Traversata del monte Cuar dal Cuel di Forchia
    Prealpi Carniche
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    Traversata del monte Cuar dal Cuel di Forchia
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    Traversata del monte Cuar dal Cuel di Forchia
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaF25

Traversata del monte Cuar dal Cuel di Forchia

Avvicinamento

Percorrendo la statale n.13 Pontebbana, giunti all’altezza di Gemona del Friuli si devia a sinistra verso Trasaghis. Oltrepassato l’abitato, subito dopo il sottopassaggio dell’autostrada, si devia ancora a sinistra in direzione di Avasinis. Senza raggiungere la frazione, si imbocca a sinistra la strada che sale verso il monte Cuar e la si percorre fino al Cuel di Forchia dove si parcheggia (m 884, cartelli CAI). Qui si può giungere anche da Forgaria percorrendo l’altopiano del monte Prat.

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dei Fiori
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Maggio
Carta Tabacco
020
Dislivello
600
Lunghezza Km
7
Altitudine min
884
Altitudine max
1478
Tempi
Dati aggiornati al
2014
I vostri commenti
  • 30/05/2021 Trafficatissima questa escursione! Si fatica a trovare un parcheggio lungo la strada. Ma comprensibile, d'altra parte: il sentiero è in ordine, non presenta difficoltà, e i panorami sulla cresta del Cuar sono mozzafiato. La discesa poi è tranquilla. Nulla da segnalare
  • 08/05/2021 Percorso oggi la traversata del monte Cuar come da relazione di SN, con l'aggiunta della salita al Flagjel. Sentieri a posto, presenza di molti escursionisti su entrambe le cime.
  • 03/08/2020 Gita effettuata il 1/8 /2020. Il sentiero alla partenza si presenta come un ruscellamento, pochissimo visibile se non si conosce già il luogo.Il bivio rispetto il sentiero nei pressi di Malga Cuar non è indicato e la traccia quasi invisibile, ma basta tagliare dritto per dritto verso la malga. Rispetto la traccia indicata ho proseguito fino al Cuel dal Poz per poi poi prendere a destra sul 817 dismesso (cartello indicatore) che comunque è abbastanza individuabile e ben percorribile, non aggiunge nulla alla gita.Da Malga Cuar, per abbreviare, invece di prendere a sinistra come da traccia ho seguito la mulattiera fino a re-incontrare il sentiero di salita, la discesa del quale non è molto agevole, non so quanto si risparmia in tempi. Bel panorama dalla vetta, ben controllato dal volo ravvicinato dei grifoni della riserva di Cornino, sono comunque rimasti a becco asciutto :)
  • 02/06/2020 Panoramica e remunerativa escursione partendo dal Cuel da Forchia (mt.884) per il sentiero diretto, ripido ma privo di difficoltà, fino alla cima del monte Cuar (mt.1478) per poi proseguire, dopo aver ammirato il panorama, fino al piccolo rilievo del Cuel dal Poz (mt.1377) ed infine raggiungendo in breve anche la vetta del monte Flagjel presso la grossa croce situata alla quota 1455. Per il ritorno, una volta giunti alla malga Cuar, abbiamo percorso prima in traversata e poi in discesa il resto del sentiero CAI 815 per arrivare al punto di partenza e concludere questo piacevolissimo anello. La strada da Avasinis è stata rimessa a posto ed è perfettamente transitabile fino al Cuel da Forchia. Nota: consiglio di fare l'anello, come noi, in senso orario per avere la parte più ripida in salita.
  • 13/01/2020 Classicissimo anello del Cuar percorso il 6 gennaio 2020 con partenza dal parcheggio di Val Tochel, in quanto poche decine di metri oltre questo punto la strada è tuttora interrotta da un importante cedimento che interessa circa metà della carreggiata. Abbiamo quindi percorso a piedi il tratto asfaltato di circa 1,5 km che porta a Cuel di Forchia dove, tanto per cambiare, in alternativa al pezzo iniziale del sentiero CAI 816, abbiamo optato per la pista che sale a tornanti e con pendenza più morbida e si ricollega al segnavia CAI attorno a quota 1080 (punto di sosta con panchina). Abbiamo quindi seguito senza ulteriori varianti l’itinerario descritto nella guida, trovandolo perfettamente a posto, senza traccia di neve o ghiaccio. Giornata serena e tiepida, dalla cima e dal percorso di cresta ampio panorama verso i monti, pianura immersa invece nella foschia. Un saluto a tutti!
  • 18/06/2019 Bellissima camminata, sentiero ben visibile, la difficolt� � tutta nella prima parte in salita ma la fatica � ripagata dai grifoni che salgono dal costone e ci fanno compagnia e in cima visuale a 360�.
  • 24/05/2019 Escursione effettuata oggi, breve ma molto remunerativa per il panorama ed il solitario ambiente percorso. Partito dal Cuel di Forchia ho percorso il ripido sentiero CAI nr.816 che in un ora e venti mi ha portato in cima al monte Cuar. Bellissimo il panorama circostante !! Poi dopo la discesa in cresta sono risalito fino al cocuzzolo del Cuel dai Poz per poi scendere aggirandolo per sostare alla malga Cuar. Per concludere questo piacevolissimo anello ho preso il sentiero 815 che mi ha riportato alla vettura. Il tutto in circa 3 ore per circa 700 mt. dislivello complessivo. La strada da Avasinis è transitabile con un pò di attenzione in certi tratti per buche e fondo dissestato.
  • 22/04/2018 Compiuta oggi la traversata del Cuar da Cuel di Forchia; molti altri sono oggi gli escursionisti che salgono e scendono. Fioriture primaverili abbondanti. L’itinerario non tocca la neve, ma sul versante nord del monte è ancora presente.Allungata poi l’escursione con la salita al Flagjel. Dopo il tratto assicurato con catene, fare attenzione ad abbandonare la mulattiera di guerra che si interrompe (su versante erboso e ripido) per tenersi sul crinale a destra, più sicuro. Le pozze di alpeggio sotto il Cuel dai Poz ospitano le uova degli anfibi appena deposte; mentre presso la malga Cuar questa volta i cavalli Konik non sono presenti. PS-All’imbocco della rotabile Avasinis direzione Cuel di Forchia un cartello avvisa del divieto di transito alla successiva loc.Piè di Cuar.
  • 31/10/2017 Fatta domenica 29, da Cuel di Forchia, con cani al seguito, salendo in senso orario (quindi 816 all'andata e 815 al ritorno). Qualche difficoltà nei tratti boscosi perché il tappeto di foglie rende scivoloso e poco visibile il sentiero, ma il percorso è ben segnato, fino alla Malga Cuar dove abbiamo tagliato x il Pratone xché non avevamo visto il sentiero. Tre regali: il sole comparso proprio a pochi minuti dalla cima e rimasto x una decina di minuti a farci godere la bellezza che ci circondava, la Malga Cuar aperta con il camino acceso e il frico caldo e i colori dell'ultimo tratto di bosco, davvero splendidi. Bella passeggiata
  • 07/04/2017 Salgo per primo in una giornata che vedrà escursionisti/e assalirlo da ogni versante. Mi godo il silenzio e quel panorama che irrompe fin da subito, compresa la cerulea lacrima di Cavazzo. Brividi da panorama, gli stessi che mi danno quei faggi contorti che tanto raccontano di sé: il lato crespo della fissa capigliatura del Cuar, con quei candidi scogli a far da parapetto per le nuvole. Alzo il periscopio a perlustrare la quantità di neve sulle cime, quel bianco malinconico che sa d’appuntamento mancato. Per me quest’anno la primavera è arrivata a gennaio, al cader della spalla e non dei fiocchi. Ma sono qui e mi basta e m’avanza! La cima oltre che da statua e campana, è popolata dalla solita folle ed insensata orgia di colori plasticosi. Petali che verranno sparsi dalle stagioni su tutti i rivali. Plastica. La cosa più lontana dalla pietra, dal legno, dalla terra che puoi stringere tra le mani. Lo scempio è lenito dall’incanto di quelle oasi umane che emergono a stento dalla dolce giungla delimitata dal Cosa e dall’Arzino. E dopo l’infinito di levante, divoro anche quello di ponente. Passando in rassegna uno ad uno quei giganti canuti. Proprio in quel momento un escursionista giunge con il gps in mano e mi chiede quale sia la vetta del Cuarnan, quella con la statua o quella con la campana. Trattenute le risa per il lapsus onomastico, il mio volto cambia espressione, ricordando l’oggetto della domanda. Non faccio in tempo a dire una parola che si fa rispondere da quello strano walkie talkie che ha in mano. E se ne va. Mi sento un alieno in un mondo che non capisco e da cui fuggo, ma che inevitabilmente mi raggiunge. Riprendo la cresta. Innevata e battuta, si fa scivolosa. Scusa per andare nella neve intonsa che si fa croccante. Poi tutto si fa onda, la dorsale, la staccionata, lo sguardo che segue la marea di picche, per poi nuotare più largo e quindi ritornare sulla vicina battigia a cadenze regolari. Le pietre, ad un tratto, paiono consumate da flutti invisibili mentre le prime Orecchie d’Orso sembran sporche di salsedine. Quanto amo questi percorsi tra terra e cielo! Tra le foglie del Flagjel spuntano i primi ciuffi di Primule. Chiusi. Paion funghi, che però presto s’apriranno alla luce e non ad ombrello, seminando schegge di sole e non spore. La malga è assediata da puntini colorati, Tiro dritto, per la strada alta, via di ritorno poco frequentata, anch’essa ondeggiante ed alleata nel far decantare diapositive, una per ogni morso di mela.(12.03.2017)
  • 12/03/2017 Fatta ieri, in senso contrario a quello descritto su SN e con deviazione dal Cuel dai Poz fino alla cima del Flagjel. Incontrata neve a tratti lungo il sentiero 815, fino a malga Cuar, quasi assente nel tratto fra Cuel dai Poz e la cima del Flagjel. Nessun problema particolare lungo la cresta nel tratto fra le cime del Flagjel e del Cuar. Discesa un pò avventurosa, con rischio di scivolate per tratti ancora ghiacciati, dalla cima del Cuar fino al bivio con la deviazione per il sentiero 816. La giornata è stata magnifica, con panorami dalle due cime superlativi in tutte le direzioni. Visti anche una dozzina di grifoni. Mauro.
  • 03/02/2017 Percorso sabato 28/01/17 . Auto fermata ben più sotto di cuel di Forchia per prudenza (strada innevata) . Presenza di neve su quasi tutto il percorso, non prevista e non visibile dalla pianura, ma percorso percorribile con la dovuta prudenza senza ciaspe nè ramponi. L'unica difficoltà è stata nel trovare il sentiero che chiude l'anello a malga Cuar. Abbiamo allungato facendo un anello per la comoda mulattiera (completamente innevata)
  • 11/08/2016 Salito l' 8 c.m., comprendendo anche il monte flagiel. E' sempre un bel anello che ripaga sotto tutti i punti di vista. E' la prima volta che lo faccio in piena estate e devo dire che i periodi migliori sono inizio primavera e autunno. Anche invernale, ma subordinatamente allo stato di innevamento. Come esperienza estiva, devo dire che salire sotto il sol leone è piuttosto duretta. Meno male che più volte si entra nella faggeta. Inoltre i sentieri NON sono per nulla curati. Erbe e ortiche alte la fanno da padrone. La cima del cuar è invasa da ortiche alte e ci si muove in pochi metri dalla campana. Anche la cima del Flagiel , causa erba alta, non permette di muoversi più del tanto. Critico il CAI per come mantiene questi sentieri e continuo a dire che se non è in grado , per motivi vari , di svolgere il suo compito, meglio farebbe a dismettere dalle sue tabelle questi sentieri. A quel punto, salire sarebbe una mia libera scelta e non potrei lamentarmi di nulla. Ma da un sentiero CAI, numerato, mi aspetto la massima sicurezza in tutti i sensi.Buona vita a tutti
  • 19/01/2016 Salito lunedì 18/01/16 al Cuar partendo dal cuel di forchia. Panorama fantastico e incrociato solo un escursionista lungo il percorso. Leggere presenza di neve e ghiaccio nei punti non esposti al sole. Utili i ramponcini anche se non ne ho avuto bisogno. Buona montagna a tutti !!!
  • 18/01/2016 Percorso sabato 16 con qualche differenza. Partito dal Cuel di Forchia e salito al Cuar senza difficoltà (per evitare la carrareccia che va in Malga) passato al Flajel su terreno con un centimetro di neve morbida, quindi senza problemi.Per il ritorno sceso prima del Cuel dai Poz per tracce incrociando in alcuni tratti il sentiero 817 che confermo poco segnalato e piuttosto ripido ma il tutto molto intuitivo, moltissime le tracce alternative alla strada per il ritorno alla macchina. Da segnalare unicamente la scarsa aderenza del terreno per chi dovesse affrontare il tratto del 817 in salita , soprattutto nell'ultimo tratto verso la cima ; Fanghiglia, foglie , ghiaie sommate a pendenza non formano un percorso facile.
  • 16/01/2016 Oggi 16/01/16 salito sul monte Cuar prendendo il sentiero 815 dalla strada per raggiungere prima la forchia per poi puntare al monte seguendo la dorsale con il sentiero 815a fino alla campana e madonnina. Tutto regolare fare solo attenzione al terreno duro e coperto da un velo di neve che lo rende scivoloso sopratutto in discesa (utili i ramponcini). Panorama nitido come prevedevo con visuale fino al mare e alle spalle tutte le cime a far da corona. Rientro per lo stesso itinerario.
  • 13/01/2016 Mancavo da due anni esatti da questa cima, oggi salita con clima primaverile, totale assenza di neve solo qualche chiazza ghiacciatina scendendo verso malga Cuar. Cielo terso salvo che verso la pianura, finalmente cime innevate..ma sole le cime! Nessuno in giro, che strana e bella sensazione di tranquillità.
  • 14/05/2014 14/05/2014-Anche quest'anno compiuto l'anello del monte Cuar: con l'occasione girate splendide riprese da far vedere prossimamente su Telefriuli. La fioritura è splendida, come la giornata dalle nuvole primaverili e raffiche di vento. Un escursionista frequentatore del sito SN, in compagnia di amici, si palesa, ci saluta e scambiamo due parole; più arduo invece il chiaccherare con una coppia di austriache che mi chiedono se il monte laggiù è il Coglians (ebbene sì, lo è!). Oggi i cavalli Konik presso la malga non si sono visti: alla prossima occasione.
  • 21/02/2014 Oggi pareggiato i conti con il monte Cuar; approfittando della bella giornata compiuto gratificante anello con partenza dalla pista a q.ta ca.800 e poi per sentiero 815 fino al Cuel di Forchia, da lì, sotto un tiepido sole salite nel bosco. Poco dopo abbiamo indossati i ramponi ma in breve si rende necessario il cambio con ciaspole, cielo quasi limpido, sulla cupola sommitale parecchi grifoni ci fanno compagnia quasi annusandoci. Discesa prudente verso malga Cuar, una decina di metri oltre ancora visibili i buchi che abbiamo lasciato affondando, neve abbondante lungo il sentiero 815, finanche sulla carrareccia e poi nel giro di qualche metro la neve scompare cedendo il posto a rami foglie terra e acqua. E’ stata una bella giornata, inaspettatamente bella
  • 12/06/2013 Ho fatto questa escursione con due amici in notturna, partendo da Cuel di Forchia sabato alle 3.00 e andando su per la pista forestale con le torce. Giunti a Malga Cuar alle 4.20 già c'erano le prime luci. Siamo arrivati in cresta con l'alba, conquistato il Flagjel e poi il Cuar, scendendo poi per la via diretta sul versante est. Peccato un po' per la foschia verso la pianura ma questa cima per una notturna è fattibilissima!! Se poi ci si va a fare un riposino sulla spiaggetta del lago di Cavazzo, si è sicuri di trascorrere una giornata meravigliosa!
  • 14/05/2012 Venerdì, giorno seguente a malga Oltreviso, voglia di panorami, nostalgia di Cuar. Anch'io come Mauro ho in mente un anello un po' più ampio di quello qui proposto, provenendo da Avasinis parcheggio presso la curva di quota 750 ca. alla cui sinistra si stacca uno sterrato, divieto di transito, e immediatamente su un albero c'è l'indicazione del sv 815. Il sentiero costeggia pre un breve tratto il greto asciutto del rio Noiaret, buttato a terra un cartello P di parcheggio, a destra alcuni vecchi segnavia Cai che probabilmente riguardano un camminamento non più in uso. Il sentiero si snoda fra bei verdi e dopo un paio di stavoli ben ristrutturati si inoltra nel bosco fra qualche affioramento carsico ed un vecchio muretto che sale da sinistra e prosegue. Nel silenzio interrotto solo da un cuculo arrivo in breve al Cuel di Forchia, da lì posso dare un primo sguardo verso la Val d'Arzino, la Val Tochel con il suo bel tracciato che sale al Flagjel. Sotto un sole cocente inizio a salire le roccette del sv 816, sentiero che mi condurrà fino alla cima del monte Cuar. Adesso l'occhio può appagarsi degli scorci che la salita offre: la Val Tagliamento, in lontananza il Meduna e il Cellina, alle mie spalle il lago di Cavazzo. Il terreno è punteggiato da innumerevoli narcisi, macchi colorate di genziane di Clusius e primaticce, muscari e ranuncoli, intenso il profumo del cneoro. Al sole, di traverso sul sentiero, si sta scaldando un cucciolotto di vipera, piccola, 20 cm. o poco più, sul dorso ben definita la scacchiera, sa già ergersi e soffiare ma preferisce allontanarsi e nascondersi nell'erba. Entro nel bosco, abbondanza di veratro, seguo il sentiero di cresta e poi di nuovo allo scoperto; ancora un poco ed ecco spunta la statuetta della Madonnina e via verso la campana. Una sosta breve perchè le mosche non danno tregua, panorama leggermente offuscato; proseguo lungo il sentiero 815 in direzione Cuel dai Poz, oltrepasso la staccionata piegando a destra verso malga Cuar, è chiusa ma nel recinto ci sono una cavalla ed il suo puledrino. Dalla pista continuo sul sv 815, direzione Cuel di Forchia, sentiero che attraversa un bosco luminoso e silenzioso (solo il cuculo), interseco un piccolo rio, ignoro la deviazione a sinistra per Pecolaz e mi ritrovo sulla pista forestale, ai lati fioritura di falsa ortica e primula odorosa. E poi ancora giù a sinistra per uscire di nuovo sulla pista nei pressi del Cuel di Forchia. Da lì ripercorro a ritroso il sentiero fino all'auto. Una bella escursione, tranquilla, in un bell'ambiente.Loredana
  • 23/12/2011 Sono salito oggi sul Monte Cuar, seguendo un anello un po' più grande di quello descritto su SN. Provenendo da Avasinis, ho lasciato l'auto presso St.li Pra Steppa e ho seguito per circa 2 km la carrareccia in direzione dell'omonima malga, che resta praticamente sempre in piano, fino a deviare a sinistra prendendo il sentiero che da malga Amula porta a malga Cuar. Da lì sono risalito fino alla cresta a sinistra del Cuel dai Poz e infine sulla cima del monte Cuar. Solo un po' sotto la malga Cuar si comincia ho incontrato un po' di neve non troppo dura. Dalla cima del monte Cuar il panorama era stupendo in tutte le direzioni e ho potuto anche osservare 11 grifoni che si lasciavano trasportare dalle termiche sul versante meridionale. Per la discesa ho preso la direzione del Cuel di Forchia e ho fatto infine gli ultimi 2 Km lungo la strada comunale fino all'auto. Nel complesso 4 ore e mezza di camminata e una giornata bellissima, cosa si può chiedere di più il 23 dicembre? Mauro.
  • 11/09/2011 Nel cielo sopra la cresta del Cuar volteggiano assieme alianti e grifoni. Attenzione a non appisolarsi sui prati in cima, si potrebbe essere scambiati dai grifoni per un appetitoso cadavere.
  • 31/07/2010 Sono riuscito a portare la morosa in montagna e già ho vinto!!! Cmq bellissima traversata, merita veramente!!! La consiglio-Mandi
  • 01/06/2009 Partenza dal cuel di Forchia e seguito tragitto da voi suggerito Panorama ottimo a 360°, flora ricca che alleggerisce la fatica della salita..peccato che i frutti numerosi non siano ancora maturi.. ritorneremo.. fragole, lamponi e mirtilli..Purtroppo non ben segnalato il sentiero 815 di ritorno dalla malga cuar a cuel di forchia, che ci ha portato a prendere la carrareccia tuttavia molto rilassante all'interno del faggeto.
  • 13/05/2008 siamo saliti da Folgaria, una strada infinita, non bisogna scoraggiarsi, ma prima o poi ci si arriva... Un bel sentiero, per boschi e prati, l'arrivo, già da lla Malga, è molto panoramico (tutto il Tagliamento da un lato, il lago di Cavazzo dall'altro), in cima ci si perde un po' tanto che non eravamo sicuri di aver raggiunto la vetta giusta... Lamù (la nostra labrador) ha retto benissimo ed era entusiasta di arrampicarsi di corsa...
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  • Dalla vetta del Monte Cuar verso la pianura
    03/08/2020 Dalla vetta del Monte Cuar verso la pianura
  • malga Cuar
    05/03/2020 malga Cuar
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    05/03/2020 Oggi vento gelido
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    24/05/2019 Una bella veduta del sentiero 816
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    24/05/2019 Una bella veduta del sentiero 816
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