12/07/2023 sandra.sentierinatura Il 10 luglio raggiunta casera Bregolina grande da Val Meluzzo.Al mattino presto, scesi dall'auto appena lambita dal sole, incappiamo in un gruppo di inaspettate quanto fameliche zanzare. Le seminiamo solo a un terzo della salita del ghiaione, le ritroveremo al pomeriggio. Il percorso mostra interessanti e vari ambienti paesaggistici, dalle ghiaie alle praterie di forcella della Lama (abitate da marmotte) alle fini e insolite sabbie di Savalons. A casera Bregolina gli operatori del Parco attendono un gruppo di escursionisti stranieri che pernottano nella struttura. Li scorgiamo, lungo il rientro al pomeriggio, ben visibili sulla cresta del monte Ferrara.
24/06/2016 sandra.sentierinatura Martedì 21 giugno dopo aver visitato la cima Ferrara, proseguito per forcella Savalons e casera Bregolina Grande. Bellissima la prateria fiorita tra Lama e Savalons, popolata da confidenti marmotte. Nuova croce sobria, in legno, a forcella Savalons, simile per grandezza all'antica croce precedente. A casera Bregolina aperto il locale ricovero.
17/07/2014 loredana.bergagna Il breve tratto franato sul sv370 adesso è ben consolidato.
16/06/2014 antoanto Segnalo una frana sul sent. 370 che da Pian Meluzzo (val Cimoliana) sale a Cas. Roncada. La frana si trova dopo aver abbandonato il vallone di Ciol del Mont quando il sent. sale verso il bosco. Si passa con attenzione su tracce nella terra. Segnalo inoltre molti alberi caduti sul sent. che dalla Roncada sale a Forcella della Lama dove è presente ancora neve.
17/09/2012 skrappydu78 Oggi 16\09\12, in compagnia del fido amico Marco, consideriamo che l'estate è definitivamente finita. Quanti funghi di ogni tipo nel boschetto antecedente la forcella prima del pianoro!!!! Avvistate anche due mega marmotte e tre (credo una famigliola) bellissimi caprioli. Che belli i cardi alpini che abbiamo trovato praticamente sempre!
11/06/2012 loredana.bergagna Ciao Fausto, infatti mi chiedevo cosa ci facesse un tritone arrabattante su un sentiero....sai, alle volte confondone acqua e terra...Commento strepitoso!Loredana
10/06/2012 Fausto_Sartori Errata corrige.Nel mio commento precedente, il panico è attribuito erroneamente ad un tritone, che in realtà era una salamandra alpina. Ce ne scusiamo con gli interessati.
09/06/2012 Fausto_Sartori Si comincia con l’orbettino assonnato a Pian Meluzzo, e si sale poi al sole già torrido risalendo la schiena rovente del mastodontico mostro di sabbia e detrito che ci deposita colà, accaldati e spurganti, proprio al ruscelletto di chiare fresche et amarognole aque, solforeggianti, si direbbe dal retrogusto. Ne faremo riserva anche al ritorno. Sentiero robusto, prettamente di solido bosco dolomitico, ci innalza all’altezza del Campanile e di tutta quella gran batteria di bastioni schierati a difenderci dal Cadore e dalle torme fameliche di famigliole in vacanza. Qui anche è assai affollato ma di altre famiglie, e siamo noi i disturbatori: a casera Bregolina fuggi fuggi di marmotte, ed una furiosa mi corre incontro a testa bassa come volesse saltarmi al collo. Poi facciamo pace, la famigliola si mette in disparte a lavarsi e giocare, mentre io mi mangio il panino con la mortadella lasciandone a malincuore pezzi all’arvicola sotto la panca. Un merlo dal collare arriva e si diparte subito strepitando indignato. In quel luogo meraviglioso teso fra le due forcelle come una fiorita e profumatissima ascella prativa, due camosci mi vedono e uno mi fischia volando in bosco. Piove e non la finirà più, sputacchi ventosi e bavosi che non bagnano però, il vento teso delle forcelle m’asciuga, poi in bosco però, quando mi credevo salvo m’infradicio. Tutto è lucido, il mugo splende, la nuvolaglia di nebbia s’innalza a spire. Molto Sturm und Drang non c’è che dire. Al ritorno il bosco austero nella pioggia è magico: un branco di camosci balzante e silenzioso (una dozzina con i piccoli) dal nulla mi circonda e scompare. Mi tolgo il cappuccio: è più bagnato dell’acqua che piove e che brucia gli occhi. E’ il momento delle lumache. Un tritone in preda al panico si arrabatta tra i sassi. Dall’alto della fiumana di sassi, avvisto banchi di nuvole in marcia lungo la valle. Ormai alla pioggia non si fa più caso, la situazione è insanabile. Escursione consigliata con tempo piovoso.
24/09/2011 loredana.bergagna E' ancora buio, stelle luminose in cielo, parto; lungo la strada l'alba si fa avanti, lentamente, quando arrivo a Pian Meluzzo è già scoppiato il giorno. Oggi niente pedaggio a Compol, l'estate è un ricordo, la giornata è fresca, limpida, il sole illumina le cime della Val Montanaia alle mie spalle. Attacco il sentiero 370 dapprima nel bosco, poco dopo sbuco alla base di un grande ghiaione, una fiumana sabbiosa, guardo, fin lassù devo andare? Risalgo lentamente seguendo i numerosi ometti, alla mia destra c'è un ruscellamento, acque limpide scorrono e saltano sui candidi sassi, è l'unico suono intorno a me. Alla mia sinistra cammino rasentando imponenti pareti rocciose, più su guado un piccolo rio ed entro in un bel bosco misto con molti larici, alcune piccole betulle indossano già i colori dell'autunno. Il sentiero è ripido, a tratti sembra lastricato, è umido, percorso da qualche rivoletto. In breve raggiungo casera Roncada, ampia ed accogliente; riprendo il segnavia a sinistra, il sentiero si snoda nel bosco, aggiro alcuni schianti, esco dal bosco ed ecco forcella della Lama. Davanti a me si stende una bella conca verde, il sentiero sembra un nastro bianco che sale verso forcella Savalons, ai lati fioriture di erba carlina e qualche genzianella sfrangiata, un paio di marmotte mi seguono con lo sguardo, silenziose. A forcella Savalons c'è un mondo di sabbia appunto, la croce in legno, storta, a sinistra la traccia che sale al monte Ferrara. Davanti a me la piana su cui sorge casera Bregolina grande, mi ricorda la bellezza e magia di Campuros. Mi volto indietro, vedo la Val Montanaia con il suo campanile e la val Cimoliana; con il pensiero ripercorro quei sentieri, su fino a forcella Valmontanaia e poi in discesa fino al rifugio Padova; la parallela Val Cimoliana con la forcella del Leone e giù lungo la Val Monfalconi di Forni, percorsi unici, spettacolari. Scendo fino a casera Bregolina grande, tolgo lo zaino (che definisco il mio monolocale), mi allungo su una panca, c'è il sole, si sta bene. Torno sui miei passi, poco prima di forcella Savalons un tranquillo camoscio sta pascolando, mi avvicino, si girà e rigira verso di me ma non mi considera neppure, continua a brucare. In breve mi ritrovo al bivio che mi riporterà al parcheggio, è un bel sentiero, a tratti ripido e gradinato, si percorre velocemente come pure le ghiaie e la sabbia della val Sciol de Mont, in discesa è un divertimento.Loredana
08/05/2011 michele.milani2009@libero.it Fatta in giugno del 2008 ,il pianoro erboso presso la forcella della Lama e' zeppo di marmotte con tanto di "vedette fischianti"
15/09/2008 arupnik@libero.it Fatta il 07 settembre 08, bel giro, peccato per il tempo.
26/10/2007 alberto.steffani@gmail.com Fatta il 14 ott 2007. Alla forcella della Lama sono salito sul senitero segnato da un omino sulla sx per il monte Ferrara. Attenzione il senitiero è non segnato. Il primo pezzo è fra i mughi ma appena usciti si capisce subito la via da seguire (quella che porta nella cima). Lo spettacolo dal monte Ferrara non ha eeguali! Il ritorno fatto seguendo la piana dei mughi e attraversando un torrente secco. Attenzione il torrente prevede diversi salti alti molto pericolosi. Si sbuca alla Bregolina Grande e poi si ritorna indietro passando Per Roncada. Giro spettacolare. Consigliatissimo.
02/09/2007 giovanni.gajo@alcedo.it sabato 1 settembre 2007 fatta per l'ennesima volta, ma sempre bellissima, anche e forse soprattutto in questo priodo
16/08/2004 Gianfranco Pertegato Sentiero CAI: 371. da ponte Confoz a casera Bregolina Grande. Sentiero con tratti privi di segnavia e tracce; dismesso dal Parco Naturale Regionale delle Dolomiti Friulane. Ancora presente sulle carte meno recenti.. pertegato@libero.it