Avvicinamento
Dalla strada statale n.552 della
val Tramontina, giunti all’altezza di ponte Racli, si devia a sinistra in direzione di Chievolis seguendo successivamente le indicazioni per Selva. Superata la diga si percorre poi lungamente la sterrata che costeggia dapprima le sponde del
lago di Selva e quindi il greto del torrente Silisia fino alla sua conclusione presso
Le Tronconere (m 592, parcheggio lungo la strada, informarsi sulla percorribilità).
Descrizione
All'inizio della strada, una targa in metallo ci ricorda che percorreremo la Strada degli Alpini, costruita dai nostri soldati nel 1910. Il tracciato di questo percorso è diverso da quello della pista che abbiamo utilizzato per risalire la Val Silisia. In particolare, nel tratto immediatamente precedente alle
Tronconere, la strada si trovava sull'altro lato della valle dove ancora oggi è possibile visitare i resti del Ponte degli Alpini. Ritornando invece al nostro itinerario, si tralasciano le case delle
Tronconere (m 603), comunque meritevoli di una visita, e si prosegue sul largo tracciato della strada che presenta il tipico aspetto della ampia mulattiera militare, sorretta da massicciate. All'inizio il percorso disegna qualche svolta nel bosco di
faggio a cui fa seguito un primo traverso aperto con bella visuale sulla alta Val Silisia. Nella rada boscaglia di maggio spiccano le profumate fioriture dell'
orniello al quale si associano il
carpino nero e il
sorbo montano, mentre sul terreno fiorscono numerose le
genziane di Clusius e le
globularie. Aggirato uno spigolo, ha inizio un lungo traverso intagliato nelle inclinate pendici che chiudono a nord il nostro vallone. In leggera salita, fuori dal bosco, possiamo apprezzare il tracciato della strada e la sua prosecuzione verso la
forcella Clautana che si inizia a scorgere molto più in alto. Nel boscoso versante che si trova davanti a noi possiamo invece riconoscere i selvaggi valloni che salgono alle forcelle di
Navalesc e
Giaveid. Prima che il traverso si esaurisca, incontriamo anche la targa fissata nella roccia che ricorda un alpino qui caduto nel settembre del 1911. La salita riprende ora a larghe svolte all'interno di una bella macchia di
faggi dove permane una spessa lettiera. Intorno a quota 1200, si interseca un ampio macereto poi si aggira una ultima costa oltre la quale ci si ritrova ai piedi del pendio conclusivo. Tra le prime
ginestre fiorite iniziano a fare la loro comparsa le conifere: soprattutto
larice e
abete rosso e poi i
mughi. La
forcella Clautana sembra vicina, ma in realtà la strada si dilunga con una serie di ampi tornanti dalla modesta pendenza. Si arriva così al valico di
forcella Clautana (m 1432) da dove la Strada degli Alpini inizia la sua discesa verso Lesis. La pista invece prosegue in salita verso
casera Colciavas. La forcella è avara di visuale e così, per una vista migliore è possibile salire sul costone che porta al monte La Gialina (la traccia ha inizio presso la targa che ricorda la battaglia del 1917). In pochi minuti si arriva così ad un punto libero da vegetazione e assai panoramico sui due versanti. Il ritorno avverrà lungo lo stesso itinerario della salita.