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    Anello del monte Colmaier dal passo del Pura
    Alpi Carniche
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaV16

Anello del monte Colmaier dal passo del Pura

Avvicinamento

Da Tolmezzo si risale il corso del fiume Tagliamento lungo la statale n.52 attraversando in successione Villa Santina, Enemonzo e Socchieve. Oltrepassato anche Ampezzo si prosegue verso la sella di Cima Corso fino al bivio per il passo Pura dove si lascia la statale per imboccare la strada che si stacca a destra. La rotabile sale lungamente, dapprima a tornanti, raggiungendo il passo Pura e quindi il rifugio Tita Piaz (m 1428, ampio parcheggio).

Descrizione

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Vento
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Giugno
Carta Tabacco
02
Dislivello
600
Lunghezza Km
7,8
Altitudine min
1417
Altitudine max
1858
Tempi
Dati aggiornati al
2024
I vostri commenti
  • 03/07/2024 Ripercorso l'anello come da relazione (2 luglio). Lavori di sfalcio oggi a casera Nauleni. Lo stagno che si incontra lungo la salita a forca Nauleni mostra i suoi abitanti, tritoni e un grosso numero di girini. Fare attenzione all'esposizione lungo gli strappetti ripidi in cresta. Panorami ampi in una giornata dall'atmosfera limpida, anche se i nuvoloni arrivano presto. Grifoni sorvolano le forcelle.Al ritorno, all'imbocco con la pista, gli schianti segnalati dal commento precedente sono stati ripuliti e il percorso è fruibile, ma è ancora evidente il lavoro di Vaia visibile nei tronchi e nei grossi ceppi sradicati nel bosco. Avvistato un capriolo.Buone escursioni.
  • 28/05/2020 Anello percorso sabato 23 maggio in senso antiorario come da indicazioni della guida, con il piccolo extra della cima del Monte Nauleni, raggiungibile dall’omonima forcella con percorso più o meno libero e parvenze di traccia nel ripido bosco. Per evitare i mughi, conviene salire di traverso verso destra tenendosi un po’ distanti dalla cresta, sul versante nord; in una ventina di minuti si è sulla panoramica cima, contrassegnata da una rustica e fragile croce. L’avvio del sentiero delle creste, dietro al Rifugio Tita Piaz, è indicato da un bel cartello, ma inizialmente è poco visibile a causa dei lavori di bonifica del bosco post-Vaia. Sulla via del ritorno, in discesa dal Sesilis, segnalo grosse difficoltà nel passare gli schianti sempre presenti per circa 200-250 metri nella zona del Pas dal Creton, attorno al punto dove il sentiero confluisce nella pista forestale. Alla fine ne siamo usciti, ma occorre pazienza, un po’ di intuito e anche una buona dose di equilibrismo. Fino a che anche questa zona non verrà ripulita, conviene valutare altre alternative per la chiusura dell’anello. Incantevole il verde ripiano ondulato di Casera Nauleni e suggestivo il percorso di cresta, oggi però con visibilità ridotta a causa di nubi e foschia. Splendide le fioriture primaverili: in attesa dell’esplosione dei botton d’oro, è l’elegante Pulsatilla la regina indiscussa della scena, ma non mancano anche delicate soldanelle, qualche polmonaria e crocus ritardatari e, in cresta, primule auricule e rododendri nani. Escursione abbastanza breve e con dislivello contenuto, ma con qualche strappo ripido che richiede comunque un po’ di fatica. Mandi a tutti!
  • 21/05/2020 Raggiunte oggi le cime Colmaier e Sesilis percorrendo parte dell’anello in senso contrario. Continuano infatti i lavori nel bosco, e la situazione è uguale a come riportato nei commenti precedenti. Al rientro dalla forca grande, per evitare la parte con schianti, siamo scesi per ricongiungerci alla pista forestale allungando un pochino il percorso. Camminata non molto impegnativa con un bel panorama, mandi a duç.
  • 07/11/2019 Aggiornamento al 1 novembre 2019. Percorso l'intero anello suggerito che risulta quasi completamente liberato dagli schianti. Ancora non percorribili circa 200 metri del primo tratto a scendere dal monte Sesilis della pista forestale in zona Pas del Creton. Ruspe attualmente in azione e di nuovo percorribile il resto della pista fino al Tita Piaz.
  • 05/06/2019 Saliti domenica. Giornata meravigliosa. Percorso l'anello con un innesto nel sentiero delle creste. Segnalo che da subito dietro il rifugio Tita Piaz, il sentiero CAI 238 non risulta percorribile per schianti e frane. Raggiunta casera Nauleni con la pista forestale, abbiamo attaccato il sentiero in direzione Forca Nauleni. Saliti sulla vetta del Colmaier, siamo poi scesi in direzione Forca Grande, Forca Piccola per poi risalire sul Monte Sesilis. La discesa, dopo aver goduto della bella visuale sulla conca di Sauris è poco agevole a causa di presenza di neve nei solchi del sentiero. Nei pressi del Pas del Creton a quota 1500 circa, durante la discesa che a vista conduce alla frazione di Lateis di Sauris, segnalo che l’ultimo tratto del sentiero CAI 238 e il successivo attacco alla forestale per rientro al Tita Piaz, (sempre segnavia CAI 238), sono difficilmente percorribili a causa di molteplici schianti e relativi cedimenti. Di rientro dopo varie fatiche, abbiamo relazionato al personale del rifugio che, ci riferisce che i boscaioli sono in azione per completare liberazione del tratto forestale. Segnalo per chi intenda percorrere nel breve periodo.
  • 22/09/2017 salito ieri. sentieri percorribili senza alcun problema e ben segnalati. per il tempo a disposizione, non son salito sul monte sesilis. a forchia piccola, sono sceso verso cas.colmaier, riedificata in modo davvero splendido.buona vita a tutti
  • 09/12/2016 06/12/2012 Da molto tempo tenuto come jolly per giornate "particolari",ora finalmente portato a compimento il rilassante anello del Mt Colmaier, da un deserto e freddino Passo Pura.Una bella escursione, che permette di salire su due cimette con quote modeste, ma con una ottima visuale,e panoramicità. Con le classiche segnalazioni impeccabili,e precise e... pure due belle e accoglienti Casere da visitare, la Nauleni e la Colmaier.Con bianchi effetti suggestivi, la brina ,la fà da padrona nella fredda vallata per Forchia Nauleni, e nel ripido canalino verso la Forchia Grande, senza però creare grosse difficoltà,il rientro poi per la pista al Rif. Tita Piaz. Mandi
  • 05/07/2016 05/07/2016-Ripercorso l'anello delle creste Colmaier-Sesilis.La salita, seppur breve, alle due cime è ripidina e un poco accidentata. Panorama super tutto intorno alla cresta e dalle forcelle a strapiombo su Ampezzo. Una mamma camoscio sulla Forcella accorre ai belati del camoscietto rimasto indietro. Tanto verde, tante fioriture, i rododendri in fiore però sono ancora pochi. Incosueto ritrovamento in prima assoluta di una dafne gialla (!): ma ad una occhiata più attenta era solo una biscutella nata in mezzo alle foglie della dafne. Lungo la salita e sulla cresta oggi festival delle insistenti mosche e parenti. Le casere Nauleni e Colmaier sono accoglienti e in ordine; quest'ultima mostra cassette di gerani in fiore. Un cervo attraversa la pista sbucando dal bosco. Bella passeggiata tra il verde e i panorami.
  • 01/08/2015 Percorso oggi con un tempo variabile che ci ha regalato alcuni squarci di sole. Un gruppo familiare con ragazzi di 10/13 anni. Remunerativo, equilibrato e con delle viste mozzafiato a 360 gradi.. Coglians, Peralba, Sernio, la pianura friulana, le vicine pesarine e tante altre cime carniche. Cavalli in Nauleni e meravigliosi fiori. Chiusura all'accogliente Rifugio Piaz. Buona tabellatura.
  • 03/06/2015 Percorso da farsi in totale relax mentale perché è indispensabile concentrarsi su tutto ciò che si vede: il gioco del verde, del tenero verde dell'erba che par seminata da tanto perfetta è, del verde intenso del muschio che veste le rocce, l'intrigante sole che gioca con i rami; ma che ci fanno tante soldanelle accanto a grassi botton d'oro??? e le viole doppie che sorridono alle genziane?..E' strano questo sentiero delle creste, nome importante quasi a voler sbeffeggiare il più blasonati dirimpettai, e queste creste non hanno nulla da temere, reggono bene il confronto: terreno accidentato e vista garantita, lago compreso. Niente cavalli a casera Nauleni ed alla vicina torbida pozza d'alpeggio nessun Evinrude vola radente alla superficie...niente animali né animaletti, solo qualche cinguettio.
  • 24/07/2014 Uno splendido itinerario intriso di tenerezza, una passeggiata semplice che ben dovrebbe introdurre i nostri paesaggi ad un’amica abituata a rincorrer i prati delle colline braccianesi. Entriamo in punta di piedi in un bosco che ben presto diventa un santuario, di silenzi e luci che s'intrufolano tra le fronde, illuminando i molteplici altari di pietra muschiati. Poi s'apre. Il bosco. Il sorriso. Lo sguardo. Il prato è un groviglio di curve, culle erbose e bouquet caleidoscopici. Da ogni parte spuntano schegge di colore, compenetrandosi a vicenda. Come sempre, curioso tra gli edifici, apro la stalla, chiusa da un unico lato e la sorpresa si fa equina! Una magnifica coppia prende il fresco all'ombra. Qualche carezza sui nasoni del cavallo bianco e li lasciamo a riposare. Dall'altra parte spunta una casera che pare fatta di zucchero, da mangiare con gli occhi. Bagnata dal sole e con i fiori nei portavasi sopra le finestre. Dentro tavolo e spolert, mentre due reti senza materassi sono rannicchiate in un coccoloso soppalco. Questa volta, improvvisando, non ho letto i commenti e cercando la traccia con la testa persa in cromatismi e fragranze seguo l’esile filo d’Arianna che invita a entrare nel bosco. Non v’è un metro piano, buchi, buchetti, microdoline, alberelli, arbusti, obbligano ad un lento incedere da funamboli che premia il sentire. Dando una dimensione differente al bosco, un peso diverso ai passi, ai respiri. Ci si riappropria di equilibri e si lascian viaggiare le fantasie sulla linea da seguire. In sella appare la salita. Le doti teatrali della mia compagna di viaggio si esprimono al massimo livello compiendo un excursus che tocca toni da commedia defilippiana fino alla tragedia greca. Passo e ritmo, tarati su accondiscendenti pendici collinari, mal s’adeguano ai piccoli strappi. Inizio a preoccuparmi quando la vedo trasformarsi in una delle Erinni. Per fortuna il paesaggio blocca la mutazione vendicativa, placa gli animi e gli occhi ritornano a sorridere. Le verdi carezze delle cresta che si spengono dietro il Col Gentile dondolano i sensi. In discesa, la sorpresa. M’appare una silfide che sembra danzare tra le rocce sfiorando l’aria con le dita per trovare equilibrismi perfetti, mentre io, foca articolare, frantumo ogni eleganza. La foschia cela le meraviglie che ci circondano, ma il Tinisa si staglia in tutta la sua caparbietà rocciosa, mentre il lago di Sauris si fa smeraldino per una festa che evitiamo. Il saluto a questa valle sognante è un lungo abbraccio con i ciuchini che pascolano sui prati pendenti verso Sauris di sopra. Una camminata incastonata tra i giganti, delicata e carezzevole, che regala squarci meravigliosi, abbracci alberosi ed una quiete che inonda il respiro. Consigliatissima e sorridente.(19.07.2014)
  • 09/09/2013 Percorso sab 7 settembre 2013. Divertente percorso in cresta che deve offrire scorci panoramici mozzafiato ma non sabato perchè c'era un nebbione che si apriva e richiudeva in continuazione. Attenzione solo presso c.ra Nauleni a seguire le indicazioni dei segnavia e non fare come me che ho imboccato la valletta laterale su un buon sentiero marcato (di cacciatori?) ma che dopo mezz'ora si è perso nel bel mezzo del bosco. Ritornato indietro a Nauleni mi sono accorto dello sbaglio... Magnifico il bosco che si attraversa in discesa dal Sesilis verso il passo del creton.
  • 21/05/2012 Compiuto il 01 maggio 2012 un piacevole anello complementare e più basso dell'anello delle creste Colmaier-Sesilis: è il facile anello che dal rifugio Tita Piaz raggiunge la casera Nauleni (come già descritto nella relazione), poi prosegue su pista per la casera Colmaier con una piccola perdita di quota. Al bivio si prende a destra (indicazioni) e si raggiunge la nuovissima casera Colmaier al centro di una bella radura. Dispone di uno spolert con suppellettili, tavolo e panche, due materassi senza brande nel soppalco. Tavolo e panche sono presenti anche all'esterno. Un piccolo edificio accanto consente l'attività di osservatorio per la fauna.L'anello si chiude tornando al bivio dove si prende a destra e si completa la discesa al rifugio su pista.
  • 22/08/2011 Il giorno seguente ad un percorso impegnativo ho pensato di rilassarmi salendo al Colmaier, un itinerario da farsi in scioltezza e tranquillità. Inizio in un bel bosco, il sentiero si snoda fra roccette affioranti, il colore prevalente è il viola delle asclepiadi, erba cipollina e campanule. Arrivo così a casera Nauleni, ci sono alcuni cavalli ed un puledrino e mi vengono incontro incuriositi. Il sentiero continua in salita fra le romici ancora umide di rugiada, arrivo allo stagno su cui volano alcune grosse libellule, sul fondo dello stagno intravedo alcuni tritoni. Adesso il colore prevalente è il bianco della margherite, della parnassia ed eufrasia. Il percorso si fa più impegnativo, la ripida risalita verso il Colmaier è aiutata da qualche piolo e inaspettatamente il panorama si fa ampio verso la conca di Sauris e la val Tagliamento. Continuo per cresta fino al monte Sesilis (piccola croce di legno) e poi giù,inizio la discesa nel bosco disseminato di roccette. Dopo un lungo tratto di carrareccia mimritrovo al punto di partenza. Percorso sempre ben segnalato, anche l'ultimo tratto di discesa, alcuni ounti sono stati attrezzati con panche.Loredana
  • 15/08/2010 percorso tutto l'anello in data 11/08/10, è stata posizionata dell'ottima segnaletica lungo tutto il percorso, la cui praticabilità è più che ottima. Casera colmaier è stata ultimata e merita fare una deviazione dal percorso ad anello per visitarla (prendere il sentiero che scende da Forca Grande, arrivare alla casera colmaier, da qui si può riprendere l'anello imboccando il sentiero posto dietro la casera che in poco tempo porterà a Forchia Piccola da dove riprenderà il percorso ad anello. ciao a tutti.Stefano
  • 27/08/2008 Nel corso dell’escursione “Anello del monte Colmaier dal Passo Pura” ho avuto modo di rilevare che sono in atto lavori ripristino della “casera Colmaier” (ad oggi erano ruderi) con tanto di cartello. Per la precisione sarà ricostruita la casera e contestualmente sarà edificato anche un’area di osservazione faunistica, non vi so dare però una tempistica ma ad oggi (Agosto 08) sono appena state ripristinate le fondamenta. Mi pare importante segnalare, inoltre, che questo sta comportando anche la modifica della strada forestale che parte dal Rifugio “Tita Piaz” e che sulla carta Tabacco è segnata come “anello della casera Nauleni”. Tale strada è stata prolungata fino al sito dove si trova la “casera Colmaier” questo ha comportato anche una modifica nel sentiero 238, scendendo dal Colmaier infatti come potrete capire si sbuca prima sulla strada forestale rispetto al passato.spero di essere stata chiara e utile a tutti. Giorgia
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  • Casera Colmaier
    09/12/2016 Casera Colmaier
  • visuale dalla cima del Mt. Colmaier
    09/12/2016 visuale dalla cima del Mt. Colmaier
  • Calcinaia ricostruita lunga la pista di rientro
    03/06/2015 Calcinaia ricostruita lunga la pista di rientro
  • il lago di Sauris dal sentiero di discesa
    03/06/2015 il lago di Sauris dal sentiero di discesa
  • la cima del monte Sisilis
    03/06/2015 la cima del monte Sisilis
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