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    Anello delle Grotte di Tercimonte da Savogna
    Prealpi Giulie
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    Anello delle Grotte di Tercimonte da Savogna
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    Anello delle Grotte di Tercimonte da Savogna
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    Anello delle Grotte di Tercimonte da Savogna
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    Anello delle Grotte di Tercimonte da Savogna
    Prealpi Giulie
SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello delle Grotte di Tercimonte da Savogna

Avvicinamento

Da Cividale si esce lungo la SS 54 in direzione di San Pietro al Natisone. Giunti a Ponte San Quirino si prosegue per Savogna poi, arrivati al paese, si oltrepassa il ponte sull'Alberone tenendosi a destra verso Cepletischis (m 216, parcheggio presso le ultime case).

Descrizione

Il primo tratto dell'escursione è sull'asfalto: iniziamo, infatti, a piedi lungo la strada che abitualmente si percorre per salire al rifugio Pelizzo, costeggiando il torrente Rieca che si fa sentire alla nostra destra. Dopo aver percorso circa 1,3 km, fare attenzione sulla sinistra a un cartello con la scritta Grotte presso un grosso masso contrassegnato da un bollo giallo: è l’inizio del nostro sentiero. La traccia rimonta ripida sul bordo di un impluvio nella rada boscaglia dove a fine febbraio fioriscono i bucaneve e le primule. Quasi subito si oltrepassa il solco, deviando a destra per seguire la debole traccia segnalata da qualche bollo rosso. In breve si arriva alla prima cavità della Mala Jama, dall'ingresso davvero angusto. A quanto già segnalato si aggiungono anche i crochi, la polmonaria, gli ellebori e la lingua cervina che spicca con il suo verde brillante tra la vegetazione ancora secca. Risaliti pochi metri, si arriva in prossimità della Velika Jama che si raggiunge con una serie di gradini. Una ampia volta segna l'accesso all'antro, percorribile comodamente per alcune decine di metri. La salita riprende su vecchi gradini in legno che ci portano con qualche svolta su terreno meno ripido e accidentato, mentre nel sottobosco fanno la loro comparsa anche la dafne laureola e la pervinca. Dopo un breve traverso, il sentiero scende ad assecondare un impluvio dove è necessario destreggiarsi un poco tra gli schianti. Subito dopo si è al bivio con il ramo che conduce alla grotta Ta Pod Figouzo che includeremo nel nostro giro scendendo a destra. Sfiorati i ruderi di un vecchio casolare in pietra, si prosegue in discesa su percorso gradinato dove faremo attenzione ai tondini sporgenti. Più in basso il sentiero interseca un piccolo rivolo, aggira un costone un poco invaso dai rovi e infine arriva all'ingresso della grotta Ta Pod Figouzo. In questa sono percorribili i primi metri dello stretto corridoio di ingresso, illuminato dalla luce che entra da un foro in alto. Tornati sui propri passi, appena oltrepassato il bivio, a destra troviamo l'apertura dell'ultima cavità: Ta Pod Celan, un imbuto con l'ingresso verticale, non direttamente visitabile. Il sentiero prosegue ai piedi della scarpata rocciosa, poi con una rampa gradinata esce su una radura con casolare. Qui ci si innesta sulla pista inerbita che sale a sinistra disegnando qualche tornante fino ad arrivare a un panoramico dosso con bella visuale su Tercimonte. La pista aggira sul fianco la piccola elevazione e si innesta sulla sterrata che arriva dal fondovalle (tenete presente questo punto al quale poi dovremo fare riferimento per il ritorno). Oltrepassata una ancona, facciamo il nostro ingresso nel borgo di Tercimonte (m 644) dove seguiamo l'asfalto tenendo la destra. Dopo essere usciti dal paese, percorriamo un tratto della tranquilla strada superando una costa con croce. In corrispondenza della successiva rientranza, un cartello (Chiesa) ci indica a sinistra la risalita di un prato inclinato con due stavoli. All’insellatura poco sopra, ci si innesta a sinistra sulla larga mulattiera gradinata che con gradevole pendenza conduce al ripiano della chiesa di San Giovanni (m 704) con l’annesso cimitero. Il luogo sgombro da vegetazione ci accoglie con una bellissima visuale sul Matajur e sui borghi di questo versante.
Dalla gradinata della chiesa scendiamo a raggiungere nuovamente la strada asfaltata che procede in costa con panoramica visuale sulla pianura fino al mare e sul Matajur alla nostra destra. In pochi minuti si raggiungono le case più alte di Tercimonte, il cui nome deriva dal latino tertium mons, riferito probabilmente alla posizione rispetto ad altre due vette della zona. Con una svolta si scende alle case più basse dove ritroviamo il percorso fatto in precedenza. Ripresa la sterrata ci si riporta al punto segnalato in precedenza imboccando, poco più avanti, la pista che si stacca a destra. La si segue solo per pochi metri fino ad individuare sulla sinistra (attenzione) l’inizio della antica mulattiera per Savogna. Oltrepassato un grande castagno, la mulattiera, comoda e ben conservata, scende lungamente in diagonale, raccordandosi con la strada asfaltata nei pressi del piccolo borgo di Stefenic. Senza seguire la rotabile, ci si tiene a sinistra passando davanti alla prima casa per ritrovare pochi metri dopo il sentiero che scende sulla destra. Con un poco di intuito sulla direzione da prendere, poiché ormai si passa tra terrazzamenti e vecchi coltivi, si sfiora nuovamente la strada asfaltata presso un tornante ed infine si confluisce sulla strada panoramica di Montemaggiore a pochi minuti dal punto di partenza.
Escursione
Mese consigliato
Febbraio
Carta Tabacco
041
Dislivello
600
Lunghezza Km
9,1
Altitudine min
216
Altitudine max
704
Tempi
Dati aggiornati al
2015
I vostri commenti
  • 16/02/2021 Nonostante le ottime condizioni meteo, impossibile concludere l'escursione: assenza di segnaletica, fondo franoso, rovi ed alberi schiantati, sentieri inesistenti che all'improvviso si moltiplicano per chissà dove.
  • 11/01/2021 Confermo la difficoltà di orientamento per quanto riguarda la prima parte del percorso fino a Tercimonte; il sentiero è in evidente stato di abbandono, a tratti completamente invaso dai rovi e la boscaglia. Inoltre gli abbondanti bollini rossi sugli alberi distraggono più che aiutare, in quanto evidentemente segnano percorsi diversi tra loro. Quindi la visita alla Mala Jama e alla Velika Jama si trasforma in una caccia al tesoro in salita... fortunatamente le due grotte non sono lontane, ma per trovare la seconda bisogna aguzzare un po' l'occhio e risalire una traccia che sale appena a destra della Mala Jama; il percorso principale infatti è affogato in una foresta di rovi. Il GPS è sicuramente utilissimo in questo tratto, ma va usato con un po' di immaginazione. Un cartello in legno indica chiaramente il bivio per la grotta Ta Pod Figuzo, ma il sentiero per arrivarci è tutt'altro che piacevole: anche qui cespugli di rovi, e dulcis in fundo... un paio di zecche attaccate ai pantaloni! A gennaio! Tutti gli anfratti comunque sono interessanti (chiamarli grotte è forse un po' esagerato) e forse meritano la fatica per raggiungerli. Molto bella la vista sul Matajur innevato appena prima di Tercimonte e dalla chiesa di San Giovanni. Bisogna fare attenzione al ritorno, in quanto la mulattiera, che parte sicura e senza problemi, verso la fine si perde in diverse diramazioni e spesso è invasa dalla vegetazione.
  • 09/02/2020 Oggi abbiamo scelto di percorrere questo anello,anche se indicate le varie difficoltà incontrate, da chi alcuni anni fa ha gentilmente condiviso, non siamo riusciti a concludere la passeggiata. Probabilmente il sentiero è ancora più abbandonato a se stesso e le segnalazioni poco chiare, abbiamo perso molto tempo per capire da che parte andare, siamo arrivati fino a Ta Pod Figuozo e temendo fosse troppo tardi per ricercare il bivio e sperare di imboccare la strada giusta, abbiamo deciso di rientrare. Le tre grotte sono molto belle , peccato sia stata un'avventura arrivarci. Forse saremo noi poco esperti.Armata di roncola ho ripulito il sentiero dai rovi più invadenti. La prossima uscita devo ricordarmi di portare un sacco per raccogliere le immondizie vintage e moderne che si trovano lungo i cammini.
  • 10/07/2017 mia moglie ed io abbiamo percorso ieri questo anello: partendo da Savogna, l'indicazione grotte si trova facilmente, mentre la direzione da prendere appena superato l'impluvio sulla destra non è sempre facilmente rintracciabile. Lungo il ripido percorso di salita, il tracciato è spesso ostacolato da rovi o, più avanti, da alberi crollati sul sentiero. Il percorso è segnalato da film plastico bianco e rosso, quello usato nei cantieri edili, ma è molto sbiadito. L'anello è molto bello nella prima parte, fino a Tercimonte, un pò noiosa la mulattiera fino a Savogna. L'intero percorso necessita di una ripulita dai rovi e di nuova segnaletica.
  • 23/01/2017 Effettuato ieri, temevo ghiaccio e neve ma è fattibile con una certa prudenza con normali scarponi. Come chi ha scritto prima di me, anch'io ho sbagliato all'inizio e sono finito nei rovi e smarrito il sentiero, ma aiutandomi con il gps sono riuscito a ricongiungermi senza dover tornare indietro ma lottando con i rovi già presenti anche se siamo in pieno inverno. Trovata carcassa di cervo maestoso, divorato quasi completamente da chissà che animali. Consiglio vivamente di scaricare la traccia gps e seguirla fedelmente per non sbagliarsi. Presenza di poca neve solo nelle zone in ombra, placche di ghiaccio (poche) solo su alcuni tratti asfaltati (occhio davanti alla chiesa)
  • 23/03/2016 Strano giro questo che porta a visitare/trovare quattro antri su tracce di sentiero e vecchi camminamenti, ci si sente avvolti dal mistero, ma un mistero che non da inquietudine anzi, passo dopo passo si va senza troppi pensieri. Ho incontrato un'unica difficoltà risalendo l'impluvio ad individuare la traccia giusta, mi son fatta trarre in inganno da un invitante sentierino che sale a sinistra e poi si perde fra i rovi, tornata indietro ho individuato oltre l'impluvio un ometto e un ti vedo: è fatta allora. Da lì fettucce colorate ad indicare la traccia ma non ho trovato alcuna difficoltà a seguirle e ad arrivare alle grotte. Fare attenzione al bivio al quale scendere a destra verso Ta Pod Figouzo, c'è un sasso messo a mo' di ometto su un tronco e i cartelli in legno in alto sull'albero si mimetizzano molto bene, occhio occhio ai tondini di ferro che le foglie nascondono, qualche discussione con i rovi ma, vista la stagione, se ne esce ancora vincitori.In ottimo stato anche l'antica mulattiera per Savogna, poco individuabile l'attacco, bisogna fermarsi a scrutare in basso. Oggi fiori fiori e ancora fiori, un mix di colori, nessun incontro a parte qualche picchio laborioso.
  • 09/08/2015 Sabato 8 agosto con mio marito ho tentato di effettuare questa escursione. Le segnalazioni non sono sempre facilmente rintracciabili e il sentiero è a tratti franoso e sconnesso. La presenza di macchie di rovi estese e impenetrabili ci ha costretto ad abbandonare all'altezza di Ta Pod Figovzo. Peccato, proveremo ripercorrerlo durante l'inverno.
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  • grotta Celan
    23/01/2017 grotta Celan
  • Matajur innevato visto dal cimitero dietro la chiesa
    23/01/2017 Matajur innevato visto dal cimitero dietro la chiesa
  • chiesa
    23/01/2017 chiesa
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    23/01/2017 grotta figouzo
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    23/01/2017 Cervo morto
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