il portale dell'escursionismo montano
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • Traduci questa pagina con Google Traduttore
  • IMG_1845
    Anello del monte Faeit da Artegna
    Prealpi Giulie
  • IMG_4345
    Anello del monte Faeit da Artegna
    Prealpi Giulie
  • IMG_4348
    Anello del monte Faeit da Artegna
    Prealpi Giulie
  • IMG_4357
    Anello del monte Faeit da Artegna
    Prealpi Giulie
  • IMG_4360
    Anello del monte Faeit da Artegna
    Prealpi Giulie
SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaB25

Anello del monte Faeit da Artegna

Avvicinamento

Da Udine Nord si imbocca la strada statale n.13 Pontebbana in direzione di Gemona e la si percorre fino all'altezza di Artegna. Seguendo le indicazioni si devia a destra verso il centro del paese, adagiato proprio sui colli a ridosso delle pendici del monte Faeit. Dalla via principale si seguono le indicazioni per il sentiero naturalistico del monte Faeit cha ha inizio alla borgata Monte (m 253, limitata possibilità di parcheggio lungo la strada).

Descrizione

Il primo tratto rettilineo, costeggiato da muretti a secco, porta in breve ad un grande pannello che illustra l’itinerario. Dopo aver attraversato un piccolo rio (cartello), si inizia a salire più decisamente nel bosco lungo una mulattiera lastricata senza farsi sviare da alcune diramazioni. Oltre alle bacche del pungitopo il cammino risulta punteggiato anche da primule, pervinche, viole ed ellebori, inoltre la vicinanza con le abitazioni può rendere possibile l’incontro anche con il minuscolo topolino comune. Dopo aver intersecato la strada il sentiero prende a salire in diagonale raggiungendo in breve lo spallone del monte dal quale, con brevissima deviazione, si può scendere ad un piccolo belvedere con panchina (m 448, bella visuale su Artegna). Da qui si riprende a salire con alcune svolte all’interno di un bosco di castagno che tra febbraio e marzo si ricopre di crochi. Oltrepassata una baita, senza farsi sviare dalle numerose tracce che solcano il bosco, si prosegue lungo il segnavia che ci porta a raggiungere la dorsale superiore dove la pendenza si appiana. Pochi metri dopo si interseca anche una recente pista di esbosco proseguendo sempre sulla linea della dorsale. Tra fioriture di croco, scilla a due foglie e dente di cane, dalle caratteristiche foglie maculate, ci si porta brevemente sul versante nord del monte sbucando infine nei pressi della vetta del monte Faeit (m 734, panca e tavolo). Una schiarita, punto ideale per la sosta, si affaccia sul paese di Magnano e sull’ampio panorama verso la pianura.
Dalla vetta si prosegue lungo lo sterrato scendendo al sottostante crocevia dove si presentano diverse possibilità di rientro. Proseguendo diritti si può allungare l’escursione visitando anche la vicina vetta del monte Campeon mentre scendendo sulla sinistra si può rientrare direttamente ad Artegna lungo la strada. Il sentiero naturalistico cala invece sul versante nord del monte (cartello) compiendo una larga ansa. Dopo aver intersecato un solco torrentizio dove si fanno più numerose le fioriture di bucaneve e campanellino il sentiero prosegue ancora lungamente in diagonale. Ad un evidente bivio ci si tiene sulla destra seguendo le rade segnalazioni. Con piacevole pendenza si scende verso il greto del torrente Orvenco giungendovi in prossimità di un vecchio ponticello (m 410). Il sentiero prosegue a sinistra ma vi è anche la possibilità di compiere una breve deviazione per visitare la cascata Tulin (cartello). In questo secondo caso si prende a destra costeggiando per un tratto il torrente tra splendide fioriture di croco, epatica, bucaneve e campanellini. Con lievi saliscendi all’interno di un rado bosco frequentato anche dai caprioli si oltrepassa la deviazione per Curminie e successivamente il greto del rio Confine per giungere al punto dove un salto di roccia sul corso dell’Orvenco crea una bella cascata Tulin incassata in un solco.
Tornati sui propri passi al ponticello, senza attraversarlo, si procede in lieve salita su un sentierino che dopo poco guadagna uno sperone erboso ricoperto di erica quasi a picco sul torrente. Oltrepassata una zona caratterizzata dalla presenza di grossi massi, con alcuni modesti saliscendi ci si riporta sulla strada asfaltata. Seguire ora le indicazioni che ci consentono di abbreviare qualche tornante fino all’ultimo comodo tratto nel bosco che porta a chiudere l’anello.

Variante in salita da Sammardenchia

La dorsale Faeit - Campeon può essere raggiunta, oltra che da Artegna, anche da est ed in particolare dalla strada che collega Tarcento alla frazione di Sammardenchia. A quota 421, presso le case di Culau, si stacca la pista forestale che risale con una larga ansa le pendici meridionali del monte Campeon. Dopo avere lasciato a sinistra la pista che sale a malga Vidoni la carrareccia inizia l'aggiramento del monte sul versante orientale. Dopo una panoramica radura ci si innesta sulla pista che sale da Montenars con la quale si raggiunge il filo della dorsale. Continuando su questa verso ovest ci si ricollega al sentiero naturalistico già descritto mentre piegando a sinistra si può salire sul monte Campeon passando accanto ad una galleria del 1909 (m 759, visuale più aperta verso est, punto di sosta attrezzato). Per la discesa, dopo essere ritornati sui propri passi, si prosegue lungo la dorsale fino ad una costruzione in mattoni imboccando il sentiero che scende a sinistra proprio di fronte all'ingresso. Raggiunto il grande e panoramico ripiano inclinato di malga Vidoni si cala con un paio di svolte sulla pista che abbiamo utilizzato in precedenza e con la quale si rientra al punto di partenza.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri del Bosco
Escursione
Mese consigliato
Marzo
Carta Tabacco
020
Dislivello
500
Lunghezza Km
8,2
Altitudine min
253
Altitudine max
734
Tempi
Dati aggiornati al
2016
I vostri commenti
  • 19/10/2023 All'inizio del percorso, poco prima del lavatoio, il cartello del Comune di Artegna avvisa dell'impraticabilità del sentiero di destra (descritto per la salita nella relazione del sito) per caduta alberi. Quindi sono salita lungo i tratti di sentiero e di pista sul versante nord. Il fondo è quasi coperto da ricci di castagne, che cadono dagli alberi con piccoli tonfi.L'unica presenza umana è in cima dove è presente una scolaresca con insegnanti.16/10/2023
  • 01/03/2021 25/2/2021. Passeggiata pomeridiana tra amiche sul Troi des Cascades, che in questa stagione dà il meglio di sé. Partite dall’imbocco del sentiero dal lavatoio sulla strada che da Artegna sale a Montenars, abbiamo seguito il troi sino alla Cascata Tulin, trovandolo perfettamente percorribile e con deliziose fioriture di crocus e bucaneve già ben avviate. Incrocio sempre gradito con Sandra&Ivo al ponte dell’Orvenco di Cologna. Per il rientro abbiamo preferito evitare il ripido tratto inferiore e siamo quindi usciti a Cologna, per ridiscendere all’auto tramite la strada asfaltata. Due orette e mezzo di goduria pura! Mandi a tutti!
  • 24/02/2020 Il sentiero è in generale largo e ben segnalato. Impegnativa la salita nella prima parte per la ripida pendenza (!). Dalla cima del monte in poi il percorso si svolge praticamente tutto in piacevole discesa. Molto bella la deviazione per la cascata. In generale, una rilassante passeggiata nel bosco.
  • 18/10/2019 Escursione fatta il 17 ottobre 2019. Come mia abitudine, preso il tracciato e la scheda percorso da Sentieri e Natura. Eravamo in 4 con un cane e dall'euforia di partire, abbiamo fatto il percorso in senso contrario a quello descritto sul manuale. Il sentiero non presenta nessun problema e lo si fa in tranquillità. In alcuni punti l'erba è un pò alta, ma c'è sempre una traccia dove poter passare. Stupenda la vista dal Faeit, con un cielo blu e alcune drammatiche nuvole, sembrava un dipinto.
  • 23/11/2018 Percorso oggi l'anello proseguendo fino al Campeon su terreno scivoloso e a tratti fangoso, un solo schianto sul sentiero aggirabile senza problemi.
  • 15/03/2018 Ripercorso in solitaria nel pomeriggio di ieri 14 marzo l’anello del Faeit, ne confermo la perfetta agibilità. Il tracciato è sempre largo e sgombro e i segnavia e la cartellonistica ben evidenti: non ci si può sbagliare! Unica cosa da segnalare, il sentiero è abbastanza fangoso, specie sul versante nord, ma con il meteo degli ultimi tempi non potrebbe essere diversamente. Per motivi di tempo non sono riuscita ad allungare fino alla cima del Campeon. Magnifiche fioriture primaverili di tutti i tipi: primule, crocus, ellebori verdi, colombina, epatica, scilla, bucaneve, campanellini, violette e qualche piccolo, timido anemone di bosco. In meno di tre ore si fa comodamente tutto il giro, soste fotografiche comprese. Mandi!!!
  • 14/03/2018 Buongiorno,il sentiero è stato ripristinato.Giulia
  • 17/08/2017 Buongiorno,purtroppo il maltempo delle scorse settimane ha causato ingenti danni al sentiero del monte Faeit, che al momento è da considerare IMPRATICABILE CAUSA CADUTA ALBERI. Prossimamente organizzeremo una pulizia straordinaria, oltre a quella classica di marzo. A breve ulteriori informazioni.CAI Artegna
  • 02/04/2017 Anello percorso in senso antiorario: tracciato molto segnalato, quasi impossibile perdere il sentiero. L'inverno arido ha lasciato il segno, ma i prati sul versante nord dentro il bosco sono davvero spettacolari. Peccato che i crochi oramai siano quasi spariti, un motivo in più per ritornare un po' prima a marzo il prossimo anno, così come consigliato dalla scheda. Percorso tranquillo e rilassante, nessuna difficoltà da segnalare.
  • 23/01/2017 Molto validi i suggerimenti sul parcheggio area giochi vicino al municipio di Laura e Graziano e quello di allungare l'escursione al Campeòn per scendere poi lungo la carrareccia verso N e il Troi dal Riul/Sentiero del Rio fino a borgo Plazzaris. Da qui abbiamo poi proseguito con il Troi di Fêse fino all'agriturismo Tulìn situato proprio sul tornante sopra Isola, dove c'è un grande pannello esplicativo con cartina aggiornata relativa alla via che segue lungo il Troi des Cascades e il percorso didattico. Ques'ultimo confluisce a quota 410 nei pressi del ponte sull'Orvenco (loc. Cologna) nel Sentiero del M. Faeit/T.P.G. con il quale si chiude l'anello a Lavio di Mont. Ringrazio quindi Ectorus per l'ottimo consiglio che ci ha permesso di camminare almeno un'ora e mezza in più per sentieri soleggiati e visitando curiosità come il Rocùl di Pra Checo, dal quale si gode una discreta visuale sullo Stol, Vrata e monte Nero. Visitata anche la suggestiva Cascata di Tulìn situata nei pressi del rio Confin e intravisto oltre il bosco i ruderi dell'imponente Castello di Rovistagno/Rabenstein risalente al XIII° sec.Innevato e parzialmente ghiacciato lo sterrato per il Campeòn, non ha dissuaso i numerosi bikers che ieri calcavano questa zona. Un solo escursionista solitario e una quarantina di boyscouts incrociati durante la salita. Impressionante il tratto di percorso lungo i torrenti, cupo, ombroso e freddo rispetto al resto, quasi completamente ghiacciato e brinato il sentiero, che va affrontato con gli scarponi adatti ed eventualmente dei ramponcini per non scivolare, soprattutto se si vuole vedere la cascata da vicino.
  • 29/03/2016 Nice as usually. The view from Monte Campeòn iseven better than from Monte Faeit.If you makre the side trip to the waterfall, consider that at the crossing of the river the trail splits. The ride leg goes up to Monte Campeòn, the left leg (across the river, straight ahead) leads to the waterfall.
  • 10/03/2016 10/03/2016-Qualche ora libera, il meteo non male: compio l'anello del Faeit in senso contrario. Ma i crochi non dovevano essere pestati e rovinati dalle piogge di questi giorni? Soprattutto sul versante verso l'Orvenco e Montenars, si cammina nel viola! si aggiungono anche ellebori e campanellini. Visitata la bella cascata Tulin prodiga di acqua, poi su in cima dove si apre anche il sole. Discesa a tratti pantanosa, ma è intuibile... Incontrata solo una escursionista nei pressi dell'Orvenco.
  • 25/02/2016 Escursione del 24/02/16. Dopo averla rimandata regolarmente, mi son detto che era il momento di porla in atto e non ne sono affatto pentito. Anzi! Park come da indicazioni di Laura.Molinari che ringrazio. Ampio, tranquillo e a pochi passi dall'indicazione con freccia a sx che porta a salire brevemente per stradina erbosa con moderata pendenza che svolta dopo poco di 90° e ci fa uscire dritti dritti all'imbocco della stradina che porta al cartello segnaletico dell'anello. Insomma: asfalto zero! Da lì su come da descrizione SN con pendenza iniziale anche a tratti un po' sostenuta tra fioriture delle specie tipiche del periodo. L'aria tersa consente, nei due tre punti citati, buone viste verso la pianura, l'avianese e il mare. Dal Campeon la vista si spinge anche verso est. Ad eccezione di un po' di fango a tratti, tutto fila liscio senza intoppo alcuno. La discesa verso il ponticello sull'Orvenco è, solo in un paio di brevi tratti, un po' ruscellata. Imperdibile la risalita verso la cascata Tulin. Se uno cerca un antistress, quì lo trova. Il rio che scende su un tratto geologicamente molto sottilmente stratificato, la cascata con buona portata d'acqua e sottostante verde laghetto, le distese viola fitte di crocus e quant'altro, sono puro relax. Interessante anche il tratto che, ridiscesi al ponte, sale con modesta pendenza verso sud in una cornice continua violacea e a tratti bianca di bucaneve e campanelline. Seguendo le istruzioni si cala poi verso Artegna con due soli brevi tratti d'asfalto, e ancora tanti fiori fino a superare un altro ponticello presso un grande lavatoio ben ristrutturato e, poco oltre, su tenera erba si giunge al cartello già incontrato all'andata. Da lì in breve all'auto. Tutto molto bello. Buone montagne.
  • 21/02/2016 Percorso sabato 20 febbraio 2016 allungando il giro sino al Campeon. Arrivando da Udine, dalla strada centrale di Artegna conviene girare a destra verso il municipio, passare a destra di questo e lasciare l’auto nel parcheggio del parco-giochi. Da lì un segnavia CAI biancorosso sul muretto a lato della via conduce in soli 5 minuti, prima per la strada asfaltata e poi per una breve carrareccia tra muretti, case e pollai, sino all’avvio vero e proprio del sentiero, nei pressi del quale non c’è invece comodità di parcheggio. Bella e rilassante passeggiata da mezza giornata, che si svolge prevalentemente nel bosco, con spunti panoramici limitati ai tre belvederi di quota 448, del Faeit e del Campeon, solo verso sud e ovest. La presenza di incredibili distese di crocus durante la salita, alle quali si sono aggiunte ricche fioriture di bucaneve, campanellini ed ellebori nel versante nord di discesa, ci hanno riempito gli occhi e il cuore e non ci hanno fatto rimpiangere mete più ambiziose. Inevitabilmente, a causa delle piogge degli ultimi giorni, abbiamo trovato il percorso umido e fangoso, solo sulla cima del Campeon un leggerissimo velo di neve. Bandiera al vento e tavolo con panche sul Faeit, inaspettata la zona-sagra del Campeon, con tanto di cartello da benzinaio, vecchia cucina economica marca Rex e un inquietante e precario scheletro di legno annerito, probabile residuo di un antico pignarul. Il percorso non ha problemi, i segnavia non sono particolarmente numerosi, ma ben sistemati nei punti strategici. L’allungamento sino al Campeon richiede complessivamente (andata e ritorno) poco più di mezz’ora. Abbiamo tentato anche di raggiungere la cascata Tulin, ma il guado del torrente, a causa delle recenti piogge, non era facilmente superabile e siamo dovuti tornare sui nostri passi a bocca asciutta. Giro solitario, trovati due soli m-bikers tra le due cime. Mandi a tutti.
  • 29/11/2015 A volte ci facciamo ore di macchina per fare un’escursione ignorando ciò che abbiamo a due passi da casa nostra. L’anello del monte Faeit è una piacevole passeggiata che si può fare in qualsiasi stagione, certamente il periodo migliore è la primavera ma, anche l’autunno con i suoi colori regala scenari molto belli. Escursione fatta come da relazione S.N. toccando il monte Faeit, Campeon e più a valle il torrente Orvenco e la bella cascata del Tulin. Tutto il percorso è pulito e ben segnalato specialmente la parte in salita dove le numerose diramazioni potrebbero trarre in inganno, a pochi metri dopo ogni bivio troviamo puntualmente un segnale che ci indica il percorso giusto .
  • 30/05/2015 Camminata di relax fra odori dell'erba tagliata di fresco e sapori delle fragoline di bosco, i giaggioli susinari spiccano vivaci fra il verde, ancora qualche primula e tante orchidee maculate. La bandiera sul monte Faeit sventola rabbiosa al vento e la pira sul Campeon sembra più traballante che mai, insiste ancora il cartello “chiuso”.Suggestiva la cascata Tulin e il greto dell'Orvenco invita ad una sosta, e se facesse più caldo ci starebbe anche un bel pediluvio.
  • 23/02/2015 Percorso l'anello oggi, prolungando l'escursione fino al monte Campeon: l'ideale per riprendere la stagione dopo due mesi di inattività. Da segnalare che il sentiero è stato quasi completamente liberato dai numerosi alberi caduti.
  • 13/05/2014 Camminata fra bosco e acque in una giornata dal meteo incerto che poi mi ha regalato anche qualche raggio di sole filtrato fra i rami. Il bosco rinasce, esplorato i vari sentieri fino a Curminie e Cologna, belli, sempre visibili e percorribili. Incontrato Nikita, lupacchiotta grigia, di un grigio che sembra a gocce chiaro scuro, un occhio azzurro ed uno nocciola, mi gira intorno mentre le parlo, me la ritroverò accanto più a valle, presso il bivio per Curminie
  • 30/03/2014 Bel sentiero percorso ieri consigliabile a tutti.segnalo solo i pochi punti dubbi: per raggiungere la vetta del Campeon prendere l'ampio sentiero indicato dal cartello e lasciarlo dopo alcune centinaia di metri prendendo un sentierino in salita sulla destra che si snoda inizialmente parallelo e poi in breve porta alla vetta. Ritornati sui propri passi si prosegue lungo il sentiero naturalistico del Faeit. Stupendi gli scorci per giungere alla cascata del Tulin(chiari cartelli). Ritornati al ponticello si prosegue sulla sinistra senza attraversarlo e si giunge ad un bivio con sentierino che scende indicato da cartelli sentiero didattico dell'Orvenco.Ignorarli e proseguire in lieve salita, oltrapassando una zona di grossi massi poi con saliscendi si arriva alla strada. Qui seguire sulla destra l'indicazione per Artegna e dopo poco sulla destra ci si immette nell'ultimo tratto di bosco per chiudere l'anello.
  • 09/03/2014 Non ho percorso l'anello di persona ma mi hanno riferito (08/03/2014) che il seniero è stato liberato dagli schianti.
  • 24/02/2014 Feburary 23, 2014. Great views towars the south and on Monte Cuarnan.The trail to the Tulin fall is not recommended due to the high water level (the first crossing of the river might be easy, the second one nearly guarantees completely wet shoes). So we returned. Millions of crocuses.
  • 02/01/2014 Qualche giorno fa ho fatto questo percorso. Devo avvisare che la seconda parte quella cioè che cala nel versante nord del monte, verso il torrente Orvenco, è stata devastata, credo dal maltempo (deve essere passata una tromba d'aria o qualcosa di simile). Ho trovato moltissimi alberi abbattuti che ostacolavano il percorso obbligandomi, a volte, a lasciare la traccia per aggirare l'ostacolo.Comunque sono giunto al termine e poi sono andato a vedere la cascata Tulin non senza bagnarmi gli scarponi nel punto dove si deve effettuare un piccolo guado.
  • 23/05/2013 Salita da Sammardenchia, si può comodamente parcheggiare presso l’area di sosta presso la fine del sentiero della memoria, la pista cementata sale proprio di fronte. Già al primo tornante, a dispetto delle previsioni meteo, il sole scalda e la visibilità è molto buona, fatta qualche decina di metri un profumo inebriante di acacie m’investe, nelle vicinanze del raccordo con la pista che sale da Montenars due caprioli sgommano salendo a sinistra, nei pressi della deviazione a sinistra per il Campeon sarà una volpe a fuggire nel bosco. Dal Campeon si gode un’ottima vista sulla pianura, oggi colpo d’occhio fino al mare come pure dal Faeit. Il sentiero che scende a malga Vidoni è segnalato da una sbiadita freccia bianca su un albero ma visibile da chi sale verso il Faeit, poi qualche segno bianco sugli alberi, camminando deduco che qui è in corso un meeting di tutti gli insetti del tarcentino e non solo…Bello il ripiano fiorito su cui sorge la malga, seminascosta dagli alberi e abbellita da due prosperosi candidi cespugli di spiraea arguta.Escursione adatta a tutti tutti perché (a parte il breve tratto in discesa verso malga Vidoni) si sviluppa su ampia pista, impossibile sbagliare, e adatta anche a chi non vuole incontrare umani….
  • 17/04/2013 Cascata Tulin. Arrivati al greto dell'Orvenco lasciare il sentiero principale e risalire il corso d'acqua sulla destra, sinistra orografica, seguendo un sentiero che corre lungo la sponda del torrente, vicinissimo al greto, e in circa venti minuti porta alla cascata.
  • 14/04/2013 neanch'io sono riuscita a trovare la cascata Tulin, qualche indicazione da chi ci è già stata/o? il percorso comunque merita
  • 28/03/2013 Ingolosito dal commento di Sandra, e convinto da meteo e legamenti, percorso il sentiero, scendendo poi a Malga Vidoni per l’evidente traccia a destra sulla sella, proseguendolo fino a riallacciarmi alla carrareccia che porta al Campeon. Ho seguito poi il troi des cascades ricercando per mezz’ora la Tulin … senza trovarci faccia a faccia… (dov’era resta per me un mistero). L’inclemente meteo ha falcidiato i fragili crochi già aperti e le delicate scille mentre le primule avezze alle pazzie del tempo han resistito come i dente di cane chiusi come ombrelloni sulle spiagge d’inverno. La spruzzata irreale di nevischio sulla cima ha favorito un incontro ravvicinato e ovattato ad un paio di metri con dei caprioli ed un panciuto picchio. Bellissima passeggiata… a parte gli spolert e relativi accampamenti sulle rispettive cime (il campeon segnava chiuso con un cartello da benzinaio sulla cima…) - (27.03.2013)
  • 22/03/2013 22/03/2013-In una giornata finalmente primaverile, ripercorso l'anello.Da segnalare un amplissimo tratto del versante immediatamente sopra il greto dell'Orvenco, ricoperto da un tappeto incredibilmente fitto di crochi. Buon fine settimana a tutti
  • 08/01/2012 Fatto oggi tutto l'anello in tre ore e mezza e sono riuscito a visitare anche il monte Campeon, mi rammarico solo di non aver visitato anche la cascata Tulin. Segnalo che ci sono degli alberi abbattuti che ingombrano il sentiero che dal bivio con il ponticello sul torrente Orvenco porta alla cascata. Mauro.
  • 29/08/2011 Sentiero fatto ieri (28.08.2011); vi sono parecchi tratti praticamente semi-inghiottiti dalla vegetazione. I segnavia CAI sono abbastanza ben visibili, ma nella vostra guida lo descrivete come un sentiero turistico.. Personalmente non credo proprio che una persona non allenata sia in grado di compierlo dato la dismessità del sentiero (rocce che scivolano, vegetazione folta)..
  • 22/05/2011 Fatto questo pomeriggio. Difficile il parcheggio lungo la strada. Per questo motivo ho preferito lasciare la macchina nel parcheggio del parco giochi alla base. La descrizione dell'anello corrisponde esattamente al sentiero, peraltro ben segnalato. Piacevole da farsi con bambini al seguito. Il versante nord è completamente oscurato dalla vegetazione. Il panorama dalla vetta e le cascate sono veramente affascinanti. Avvistata vipera. Buona vita a tutti. Graziano.
  • 16/04/2011 Percorso semplice,ben segnalato,didattico. A livello panoramico è poco remunerativo ad eccezzione del belvedere e della cima del Faeit.Ma i panorami sono sempre rivolti alla pianura. A nord, verso chiampon-cuarnan, solo piccoli scuarci. VOLETE CAMMINARE UN PO' DI PIU' ??? Dal bivio dopo la cima del Faeit, invece di scendere seguento le indicazioni del sentiero, continuate a dx seguento l'avidente strada in direzione Montenars.Salite anche sulla cima del monte Campeon ( leggera deviazione a dx su evidente stradina-vale la pena per il bel panorama rivolto anche verso Udine) Ripresa la strada, a quota 660 circa, subito dopo un roccolo che va visto per la sua grandezza, a sx seguite l'indicazione " troi del rio " che vi porterà a Plazzaris.Seguento la strada e l'indicazione, arriverete poco prima di Isola di Montenars, nel cortile di un'agriturismo attaccato dal quale, sulla sx, seguirete l'indicazione " sentiero delle cascate ". Seguendolo, tenendo sempre il torrente Orvenco alla vs/ dx, arriverete a monte di artegna,Buona vita a tutti
  • 26/04/2010 una bella escursione (25.04.2010) con panorama mozzafiato. Il sentiero è sgombro da alberi. Se andate in questo periodo vedete decine di rospi in riproduzione nel fiume orvenco
  • 30/12/2008 Sentiero CAI: Monte Faeit. Da Artegna alla cima. Ci sono molti alberi caduti su buona parte del sentiero. arrigossi.mirella@inwind.it
  • 06/12/2007 Sentiero di altro tipo: Sentiero naturalistico Monte Faeit. da Artegna a Monte Faeit. Alberi caduti su sentiero dopo il belvedere. Si possono evitare salendo direttamente nel bosco.. kingsferatu@hotmail.com
  • 04/12/2007 Attenzione a un tratto con alberi caduti sulsentiero dopo il belvedere.Si può salire 20 m direttamente nel bosco a sinistra degli alberi caduti. Ci si ritrova così nuovamente nel sentiero.
  • Invia un commento
Le vostre foto
  • Panorama sulla valle, alla fine della salita (senso antiorar ...
    01/07/2019 Panorama sulla valle, alla fine della salita (senso antiorar ...
  • Salita abbastanza ripida, all'inizio del percorso (senso ant ...
    01/07/2019 Salita abbastanza ripida, all'inizio del percorso (senso ant ...
  • Il mio Campeòn. 22/1/2017
    23/01/2017 Il mio Campeòn. 22/1/2017
  • Il Rocùl di Pra Checo, 661 mt ca. 22/1/2017
    23/01/2017 Il Rocùl di Pra Checo, 661 mt ca. 22/1/2017
  • Troi dal Riùl, da Plazzaris. 22/1/2016
    23/01/2017 Troi dal Riùl, da Plazzaris. 22/1/2016
  • Invia una foto
I vostri tracciati
Le vostre escursioni
Mappa Scarica il tracciato kml Scarica il tracciato gpx Visualizza mappa dettagliata - Apertura su nuova finestra
Profilo altimetrico
Altre escursioni in zona
© Redazione di SentieriNatura - Udine, - Ivo Pecile & Sandra Tubaro - Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024x768 - Privacy & Cookies - Powered by EasyDoc - Webdesign by Creactiva