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    Anello delle malghe di Porzus dal Canale di Grivò
    Prealpi Giulie
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    Prealpi Giulie
SentieriNatura
I percorsi di SentieriNaturaU36

Anello delle malghe di Porzus dal Canale di Grivò

Avvicinamento

Faedis, punto di partenza dell'escursione è raggiungibile da Udine, passando per Povoletto oppure percorrendo la statale 356 tra Tarcento e Cividale. Dal centro si seguono le indicazioni per Canebola fino al bivio per Canale di Grivò dove si prende a destra oltrepassando dopo poco il nucleo del paese. In corrispondenza del ponte sulla sinistra si attraversa il torrente lasciando l'auto a Borgo Iuretici (m 220, indicazioni sentiero storico comunale n.2).

Descrizione

L'escursione ha inizio lungo una bella mulattiera che contorna dapprima alcuni coltivi correndo tra due file di muretti a secco. Da qui fino a Gradischiutta il sottobosco primaverile ospita un variegato corteggio floristico che comprende crochi, polmonarie e primule. Abbandonato l'abitato si passa nella boscaglia attraversando un grosso solco torrentizio. Si prosegue con piacevole pendenza in un rado boschetto con viole, viole bianche ed epatiche, passando accanto ad un vecchio casolare abbandonato. Il sentiero si accosta poi ad una recinzione oltre la quale si tocca una prima volta la strada asfaltata presso le case di Gradischiutta (m 364). Si attraversa la strada e si prosegue di fronte (fontana), guidati all'inizio da alcune frecce rosse. Da Gradischiutta il sentiero sale con svolte regolari e pendenza omogenea in un bel bosco composto prevalentemente da roverella e castagno. Attenzione, poco dopo un tornante, alle segnalazioni rosse sulla destra che portano in pochi minuti alla chiesetta di S.Maria Maddalena. Il piccolo edificio risale al secolo XIV e sorge su un minuscolo ripiano affacciato su un dirupo. Da qui, senza bisogno di ritornare sui propri passi, si prosegue in salita lungo una traccia con sbiadite segnalazioni rosse fino a riguadagnare il sentiero principale. Più in alto con una decisa svolta a destra ci si immette su un tracciato più ampio. Dopo avere sfiorato un vecchio cimitero, la mulattiera, ora gradinata, si esaurisce davanti alla chiesa di Clap (m 684). La piccola frazione è ormai disabitata ma numerose abitazioni sono in via di ristrutturazione. Seguendo le indicazioni, si imbocca in salita una strada sterrata lasciando poi a sinistra il sentiero che sale a Porzus. Dopo un piccolo nucleo di abitazioni in rovina, il percorso coincide con una recente pista che però si abbandona alla prima marcata curva. Nuovamente su sentiero, si riprende a salire a piccole svolte, dapprima lungo una dorsale a pino silvestre e ginepro, e quindi sul bordo di un canale detritico. Il successivo tratto abbastanza ripido, all'interno di una fitta abetaia, ci porta ad intersecare nuovamente la strada asfaltata. Ancora una breve risalita in un boschetto di abete rosso e ci ritroviamo sulla dorsale ovest del monte Jauar (m 970) dove si apre una prima visuale verso le Prealpi Giulie. Il sentiero piega ora a destra, toccando un punto assai panoramico, affacciato sulla pianura friulana. Infine, dopo essere passati accanto alla vetta del monte Jauar, con lieve discesa si perviene alle malghe di Porzus, (m 968, grande lapide commemorativa). Si tratta di due edifici, aperti ma non arredati, il maggiore dei quali dispone di un piano superiore a cui si accede dalla porta sul retro. Il nostro itinerario prosegue lungo la scalinata d'accesso e quindi sulla strada cementata che consente di raggiungere le malghe anche in auto. Dopo circa 400 metri fare attenzione ad una evidente traccia non segnalata sulla sinistra che si allontana in direzione est. Il sentiero scende piacevolmente tra radure e macchie boscate abbellite dalle splendide fioriture di crochi, scille e denti di cane. Seguendo la linea di una dorsale ondulata si guadagna in breve la modesta ma panoramica elevazione del monte Staipa. Da questo punto, infatti, la visuale si apre a settentrione verso la piana di Fraccadice e verso la cresta del monte Stol mentre ad est possiamo apprezzare la lunga dorsale che digrada dal monte Joanaz verso la pianura. Ancora pochi metri in discesa ed il sentiero termina alla bocchetta di S.Antonio (m 788), estremità orientale del nostro anello. Dalla insellatura si scende per un brevissimo tratto lungo la strada asfaltata in direzione di Canebola, quindi si seguono le indicazioni del sentiero storico comunale n.3, accorciando alcuni tornanti. Raggiunte le case più a monte (m 669) si può scendere tra i vicoli facendo attenzione ad imboccare, all'uscita dal paese, la strada che piega a destra in direzione di Clap. In corrispondenza di una curva si abbandona nuovamente l'asfalto per proseguire su sentiero attraversando una zona letteralmente ricoperta da tappeti di crochi. Il sentiero incrocia ancora un paio di volte la rotabile che conduce a Faedis ma in questo caso la prosecuzione risulta sempre ben segnalata da cartelli. Con un ultimo tratto di mulattiera lastricata si raggiunge la piccola frazione di Stremiz (m 315) che ospita alcuni edifici di particolare interesse ambientale. Ancora poco più di un km lungo la tranquilla stradina che scende verso Canale di Grivò e ci ritroviamo esattamente al punto di partenza.

Avvertenze

Attenzione all'orientamento nel tratto immediatamente successivo alla frazione di Clap e presso l'abitato di Canebola dove la mancanza di segnalazioni potrebbe rendere difficile l'individuazione del percorso.

Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume I Sentieri dell'Uomo
Escursione
Mese consigliato
Marzo
Carta Tabacco
041
Dislivello
800
Lunghezza Km
9,6
Altitudine min
220
Altitudine max
1002
Tempi
Dati aggiornati al
2014
I vostri commenti
  • 29/02/2020 Escursione del 28/02/2020. Mettendo insieme l’Anello delle malghe di Porzus da B.go Juretici con la salita al M.te Joanaz dalla Bocchetta di S. Antonio, è venuta fuori un’escursione abbastanza impegnativa sia per il dislivello totale che per la lunghezza. Meritano sia la visita alla chiesetta di S.M. Maddalena (poco dopo Gradiscutta), che la deviazione, al rientro, da Stremiz verso il Ponte Romano. Seguendo il cartello si percorre una strada a fondo naturale; scesi visitare il Molino Scorset egregiamente restaurato, a breve distanza si trovano ruderi del Molino Uecaz (ancora visibile la ruota in metallo); proseguendo su una evidente traccia lungo la suggestiva dx orografica del T. Grivò si raggiunge il Ponte Romano. Risaliti a Stremiz, non resta che scendere lungo la rotabile asfaltata fino a B.go Juretici. Buone camminate a tutti. Bepi (Cividale).
  • 07/02/2020 Fatto oggi, assieme all'anello del monte Joanaz. I due percorsi si "baciano" alla bocchetta di San Antonio, e si possono fondere assieme in un lungo anello ad 8 (18 km, 940 metri di dislivello). Carico tracciato gps.La salita alle malghe è piuttosto impegnativa, gli 800 metri di dislivello si fanno sentire, ma il sentiero è tutto sommato piacevole. Arrivati alle malghe ci si può fermare a leggere la storia dell'eccidio. Proseguendo si arriva dritti al quadrivio della bocchetta di Sant'Antonio, dove si può decidere di proseguire sempre dritti per il monte Joanaz, come ho fatto io. Altrimenti si prosegue la discesa a destra, tra strada asfaltata e sentiero che la taglia, passando attraverso Canebola. Arrivati a borgo Stremiz, troviamo un gatto accoccolato su una panca di pietra, che si gode il sole. Forse è sordo, o forse solo vecchio, ma non si muove di un centimetro quando passate vicino; però gradisce molto le carezze sulla testa.
  • 11/12/2019 Dopo le Zuffine di pochi giorni fa, ieri ho ripercorso ancora una volta questo anello che trovo sempre interessante. Giornata tersa con buona vista anche verso il mare riverberante e la costa dell'Istria slovena. Verso le montagne fan bella mostra di se in versione innevata la catena del Sart-Canin e l'ampio angolo che dal Triglav va fino al Krn. Percorribilità ideale su ogni tratto. Da quando son stati aggiunti diversi cartelli segnaletici direi che non vi sono motivi di incertezza. In particolare sopra Clap vi sono le tabelle che indicano la retta via completate da frequenti tocchi di vernice rossa sul terreno che si esauriscono sulla cresta sommitale. Questa volta ho trovato ben aperta la via anche nel caotico invadente crescere arbustivo del tratto che fino a qualche anno fa era occupato dalla bella abetaia rasa al suolo per ragioni che non riesco a spiegarmi. Risibili quelle che ho sentito. Scendendo dalle Malghe è tabellata e ben aperta la via verso lo Staipa e la Bocchetta. Va detto che parte del "merito" va ai bikers con le loro frequentazioni che a suo tempo mi avevano invece indotto a protestare con una lettera al Sindaco del Comune di Faedis rimasta peraltro inascoltata. Dalla Bocchetta, permanendo l'impraticabilità del vecchio sentiero scorciatoia che si staccava dalla strada che da lì scende, mi son avviato come al solito percorrendo un breve tratto verso Est per poi calarmi per prati lungo il sentiero che sbocca sulla curva in vista di Canebola. Il sottostante tratto è pure privo di ostacoli o degrado. Sempre bello, ricco, facile e poco dispendioso questo anello che oggi, come logico, mancava solo dei tappeti colorati primaverili. Che sia inverno finalmente? Mandi e buine mont a duç.
  • 26/09/2019 Fatta oggi, 26 settembre 2019. Bella escursione e tutto sommato anche discretamente segnalata. Alcuni bolli gialli avrebbero bisogno di una rinfrescata, ma ancora si vedono. Erba alta in alcuni punti, che non impedisce comunque il transito.
  • 21/02/2018 18 febbraio 2018.Per la mia prima "vera" uscita, ho optato per questo giro vicino casa. Lo avevo già fatto "a puntate" e anche questa volta, complice il poco tempo a disposizione, non l'ho fatto tutto ma a Clap ho preso per Canebola usando la strada asfaltata e poi finito il giro come da manuale, percorrendo 6,7km. Tutto bene i segnali e in genere è tenuto bene. Mi è sembrato strano vedermi avvicinare con insistenza da tre muli sulla pezzo di strada asfaltata Clap-Canebola, lasciati completamente senza sorveglianza. Erano più interessati al mio cane che a me, ed ho dovuto impegnarmi un pò perchè non continuassero a seguirci. Grazie per l'attenzione.
  • 20/12/2017 Raggiunte oggi le malghe di Porzus partendo da Faedis e passando per i castelli di Zucco e Cuccagna, penalizzata dalle velature la vista verso la pianura. Da Porzus, dopo breve sosta presso l'Ancona dell'Apparizione ed aver attraversato il paese, seguiamo le indicazioni per le malghe ed entriamo nel bosco, poco dopo calpestiamo la neve, un paio di centimetri, ed il freddo comincia a farsi sentire, più piacevole e luminosa la dorsale Karnica – Jauar; piacevole sosta al sole presso le malghe, una porta ha un cardine rotto, si avvicina al gruppo un simpatico cane radiocollarato, è in cerca di coccole ma non disdegna un po'di cibo. Discesa slow verso Clap e Gradischiutta deviando per una visita alla chiesetta di S. Maria Maddalena, il sole scalda quando arriviamo a Canal di Grivò, un paio di presepi meritano una sosta, in particolare uno è composto da pietre disegnate e dipinte; un po' di asfalto per chiudere l'anello.
  • 13/03/2016 Percorso domenica 13 marzo 2016, esattamente come proposto dalla guida di Sentieri Natura. Giornata tipicamente marzolina, con tempo variabile e molto ventosa. Stupende fioriture primaverili di ogni genere lungo tutto il tragitto. Il cammino è molto piacevole e si sviluppa per lo più su tratti di vecchie mulattiere lastricate, senza pendenze particolarmente faticose, attraversando i diversi borghi ed intersecando in più punti le strade asfaltate. Si svolge prevalentemente nel bosco, ma il tratto sulla dorsale in discesa verso Bocchetta Sant’Antonio è molto panoramico. E’ sufficientemente segnalato, ma presenta qualche punto critico, già evidenziato nelle relazioni precedenti. In particolare, segnalo: 1) Volendo visitare la chiesetta di Santa Maddalena sopra Gradischiutta (merita!), ad un tornante non lasciarsi fuorviare da evidenti e numerose segnalazioni sugli alberi (una croce gialla sormontata da due segni blu), ma proseguire in salita per altri 5 minuti: la deviazione è ben indicata da un cartello di legno e la chiesetta è molto vicina al sentiero e si vede già dal bivio, impossibile mancarla! 2) Il bivio a destra sopra le ultime case di Clap è molto poco evidente (all’inizio la traccia che si stacca è piuttosto debole, solo in seguito il sentiero torna ben marcato), conviene quindi seguire i consigli di Graziano Bettin (ved. relazione precedente, un caloroso ringraziamento!), prendere come riferimento i due evidenti “funghi” verdi di una cisterna interrata, oltrepassati i quali contare circa 50 metri per poi girare a destra in corrispondenza della prima curva secca della pista. 3) La “fitta abetaia” che porta verso la strada asfaltata è stata completamente rasa al suolo, se si perde la traccia conviene salire dritti nel mezzo del tratto disboscato, che termina proprio sulla strada, attraversata la quale si riprende immediatamente il sentiero. 4) In discesa per la strada cementata da Malga Porzus, proprio in corrispondenza della deviazione che bisogna seguire sulla sinistra, attualmente si trova piazzato un grosso camion dal quale parte un filo a sbalzo per il trasporto del legname; inoltre inizialmente il terreno è coperto da ramaglie, quindi l’avvio del sentiero da prendere non è molto evidente; dalla parte opposta della strada c’è però un cartello per terra che indica “Canebola” 5) Immediatamente dopo Bocchetta Sant’Antonio, sulla sinistra della strada il bosco è impraticabile a causa degli schianti e il sentiero non si trova; conviene quindi scendere per la strada asfaltata sino al primo tornante, da lì (cartello) si stacca una bellissima mulattiera che conduce sino a Canebola. Oltre non ci sono problemi. Mandi a tutti!
  • 18/10/2015 Percorso oggi, qualche incertezza nei punti segnalati nei commenti precedenti. A Clap, prima delle cisterne verdi, sono stato 'salutato' da due border collie, per fortuna molto ubbidienti, che dopo essermi corsi incontro, sono rientrati, prontamente richiamati dal padrone. Ho notato con piacere la pulizia e la cura del sentiero percorso. Un bel giro in una zona che non conoscevo.
  • 15/04/2012 PORZUS-CANALE DI GRIVO'. Fatto ieri 14/04/12. Percorso semplice, reso tale grazie anche ai commenti precedenti di Loredana & Co. Gli unici punti critici sono rappresentati dall'individuazione della prosecuzione non segnalata del sentiero a Clap (sulla destra, cinquanta metri dopo la cisterna verde interrata), del sentiero a sinistra sul tratto cementato della discesa dopo Malga Porzus e da quello alla fine del paese di Canebola sulla sinistra. Aggiungerei un altro inconveniente: un border collie bianco e nero, allo stato brado, che mi ha scassato gli attributi per circa cinquecento metri proprio a Clap. Va però detto che, trattandosi di un cane da pastore, dissuasore quindi di abigeati, ha svolto egregiamente il suo compito finchè non mi sono allontanato. Bravo Lessie: la prossima volta però mi procuro una polpettina al guttalax tutta per te. Percorso consigliato a tutti, in particolare le scolaresche, per "non dimenticare". Il panorama dalla dorsale dello Jauar-Staipa, verso la pianura friulana e verso il mare, è superlativo. Incantevole il borgo di Stremiz come pure borgo Iuretici con la sua chiesa e la casa con i fiori disagnati alle pareti. Buona settimana a tutti. Graziano
  • 11/12/2011 Tempo incerto ma la voglia di andare è tanta, oramai è quasi d'obbligo mper me la scelta di itinerari brevi, magari già percorsi ma che comunque mi hanno lasciato dentro quel qualcosa in più, proprio come questo. Parcheggio a borgo Iuretici poco dopo le 7, mi preparo con calma in attesa del giorno pieno, intanto i cani si danno un gran daffare, abbaiano alla grande ed è sempre così. Sentiero storico n.2, bella mulattiera, ricperta di foglie bagnate, le pietre sono scivolose, salgo con pendenza costante, nei pressi di Gradischiutta il solito raglio, poco oltre visito la chiesetta di S.Maria Maddalena, il silenzio sul sentiero è totale. Incongtro un tratto su cui scorre un rivolo d'acqua, a sinistra il vecchio cimitero, profumo di erba cipollina calpestata e calycanthus fuori stagione, la gradinata che sale a Clap. Oltre l'abitato mi fermo alla grande fontana, bella l'iscrizione sulla pietra circolare, un movimento dietro a me: è Golia, simpatico bastardino bianco e nero, anzi nero e bianco, allegramente scodinzolante. Svolto a destra ed entro nel bosco facendo attenzione al cavo della teleferica, la terra è bagnata, gli scarponi diventano pesanti. Proseguo fino ad intersecare la strada che percorro per poco fino ad imboccare la prosecuzione del sentiero che sale lungo la dorsale del monte Jauar. Lo risalgo e mi fermo presso lo spiazzo erboso da cui posso dare uno sguardo alla pianura, c'è velatura, oggi il panorama non è dei migliori, ottima invece la visuale sui vicini Joanaz e Matajur; proseguo lungo il sentiero fra l'erba gialla, alla mia sinistra verso i monti Namlen e Cripia l'inversione termica crea un suggestivo mare bianco e arrivo alle malghe. Una breve doverosa sosta e proseguo, manco clamorosamente la traccia a sinistra, continuo allora sulla strada asfaltata il breve tratto che porta alla bocchetta di S.Antonio e poi per sentiero storico n.3 scendo fino a Canebola, paesino il cui campanile è staccato dal nuovo edificio della chiesa. Anche qui ogni abitazione ha un cane e alcuni dividono il proprio esiguo spazio con galline e gatti. Taglio un tornante ed imbocco il sentiero che conduce a Stremiz, un saluto a due cordiali boscaioli e intersecando alcune volte la stradaasfaltata arrivo a Stremiz. Il paesino ha una graziosa piazzetta , qualcuno sta addobbando un poggiolo con fili luminosi, due gattoni osservano attenti, la fontana del 1891 riversa l'acqua in eccesso nel torrente sottostante. I muri che corrono lungo la strada sono letteralmente rivestiti di numerosi piante: iberis in fiore, qualche campanula, lavanda, ginestra e persino alcuni rosai incredibilmente fioriti di bianco candido e rosa salmone. Per asfalto rientro a borgo Iuretici e trovo ad aspettarmi i soliti cani scatenati ed un'anziana signora con tanta voglia di parlare...E' stata una piacevole passeggiata su sentieri che ho percorso altre volte, ma ogni volta non è cone la precedente, le emozioni trasmesse sono sempre diverse.Loredana
  • 04/02/2011 Dopo quasi un anno rifatto il percorso, giornata limpida e panorama veramente esteso. Prime fioriture di bucaneve, primule, crocus e visto persino 3 farfalle sul sentiero verso Stremiz. Grande desolazione a vedere lo stato di abbandono in cui si trovano i boschi proprio sul sentiero da Canebola a Stremiz, schianti ovunque! Adesso la traccia di sentiero a sx dopo le malghe è decisamente evidente e marcata, non si può sbagliare.Loredana
  • 14/03/2010 fatto oggi 15/03/2010, spendide fioriture, tempo ottimo, neve sulla dorsale del monte Jaur. nessuna difficoltàanche grazie ai commenti inseriti. Loredana
  • 13/02/2010 percorso il 07/02/2010. sentiero abbastanza ben segnalato ma come già detto nei precedenti commenti attenzione dopo Clap alla marcata curva da dove parte il sentierino. Anche il sentiero a sx che dopo le malghe porta alla Bocchetta di S.Antonio è di difficile individuazione. io ne ho trovato uno dopo circa 600 mt. che seppur con qualche incertezza effettivamente conduceva alla bocchetta. In alternativa si percorra la strada asfaltata
  • 23/08/2009 il sentiero non è ben segnalato (completa mancanza di manutenzione) tanto da convincerci a proseguire dalla strada asfaltata, peccato era una giornata meravigliosa
  • 01/07/2009 escursione effettuata in data 28/05/2009.escursione piacevole e divertente per il primo tratto fino alle malghe di Porzus. Come già segnalato da altri, il tratto subito dopo Clap è interessato da lavori di esbosco. quindi subito dopo i ruderi di Clap prestare attenzione nell'individuare il sentiero che si addentra nella abetaia. il sentiero inizia proprio all'altezza della prima marcata curva della sterrata, ma un albero caduto e abbandonato ne ostruisce la visuale diretta.Dopo le malghe di Porzus, la dorsale prativa del monte Staipa che scende verso la bocchetta di S.Antonio presenta erba molto alta (oltre mezzo metro di altezza) tanto che il sentiero non è assolutamente visibile e in alcuni tratti i rovi hanno reso di difficile percorrenza il tratto. il sentiero è assolutamente impraticabile nel tratto compreso tra la bocchetta di san Antonio e Canebola, a causa della totale mancanza di manutenzione del sentiero comunale (siamo dovuti tornare sui nostri passi e prendere la strada asfaltata).
  • 23/03/2009 Il tratto dopo Clap è interessato da lavori di esbosco. Attenzione a prendere il sentiero giusto che si addentra nella abetaia, verso destra dopo i ruderi di Clap, (seguire la fune della vecchia teleferica) .
  • 21/05/2007 Dopo l'abitato di Clap il sentiero presenta erba molto alta che visto il periodo ed il problema delle zecche non è molto simpatico.
  • 31/08/2006 Sentiero di altro tipo: Anello Malghe di Porzus. Volevo segnalare che l'anello per le malghe di Porzus che parte da Canal di Grivò, passa per Clap,arriva alle Malghe e poi ritorna indietro passando per Canebola e Stremiz è inagibile. La parte di sentiero che inizia subito dopo l'abitato di Clap è completamente invaso dai rovi in quando è da più di un mese che non viene tagliata l'erba e i rovi, e lo stesso per la parte di sentiero che dalle malghe scende verso Canebola (peccato che non c'è nessun avviso all'inizio dell'anello, quindi una volta arrivati a Clap non resta che tornarsene indietro!!!). Perchè non vengono fatte le manutenzioni nei sentieri??!!!non si può fare quasi due ore di camminata scoprire che devi tornare indietro perchè il sentiero non esiste più!!!! se non altro avvertitano prima!!!. marlavoro@libero.it
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  • Ponte c.d. Romano presso Stremiz
    12/03/2020 Ponte c.d. Romano presso Stremiz
  • Molino in rovina presso Stremiz
    12/03/2020 Molino in rovina presso Stremiz
  • Molino restaurato presso Stremiz
    12/03/2020 Molino restaurato presso Stremiz
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    12/03/2020 Clap - Vasca restaurata dal Gruppo ANA Canebola
  • La bella mulattiera che scende a Canebola
    13/03/2016 La bella mulattiera che scende a Canebola
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