Il Tokina 10-17 è un obiettivo molto particolare, unico nel suo genere fino all’uscita del recente Canon 8-15. Si tratta di un fisheye lineare la cui focale si estende da 10 a 17 mm, uno zoom dunque. Come fisheye lineare può essere utilizzato su formato ridotto nella totalità della sua escursione risultando in un effettivo 16-27 mm. Su fullframe è utilizzabile grosso modo tra i 15 e i 17 mm in quanto alle focali inferiori inizia a mostrare il bordo dell’obiettivo.
Tokina 10-17 f/3.5-4.5
In queste lenti l’obiettivo volutamente non è corretto ai bordi che presentano quindi una distorsione a barilotto molto accentuata. E’ la caratteristica principale dei fisheye e non va considerata un difetto ma porta alla realizzazione di immagini dalla prospettiva esasperata che, dopo gli iniziali entusiasmi, possono indurre ben presto il fotografo a riporre la lente nel cassetto. Il suo utilizzo quindi è piuttosto limitato anche se con opportuni software (come ad esempio PTtLens) è possibile correggere efficacemente la distorsione sacrificando parte del fotogramma.
Nell’uso pratico del fotografo naturalista tuttavia, questo tipo di lente si è ritagliato un suo "spazio" particolare grazie alla possibilità di mettere a fuoco a distanze ravvicinatissime, ridotte spesso a pochi centimetri. Con un opportuno soggetto, che di solito è un fiore o un piccolo animale, si possono così ottenere foto "immersive" che ben rendono l’ambiente in cui la specie stessa vive.
Il Tokina 10-17 in azione...
Se non si dispone di una reflex con schermo lcd orientabile, la messa a fuoco e la composizione possono risultare assai problematiche poiché si è costretti a sdraiarsi a terra per avvicinarsi il più possibile al soggetto. E’ un tipo di fotografia che richiede studio, applicazione e occhio per individuare il soggetto giusto ma può dare risultati spesso non ottenibili con altri tipi di lente.