Avvicinamento
Da Villa Santina si risale la
val Degano lungo la statale n.355 attraversando in successione Ovaro, Comeglians e Rigolato. Raggiunto anche Forni Avoltri, dal centro del paese, si imbocca la strada che sale a destra verso Collina parcheggiando l'auto all'altezza delle case di Sigilletto (m 1121).
Descrizione
Tra le abitazioni del paese si individua l'inizio del sentiero CAI n.169 che prende ad innalzarsi lungo una bella mulattiera. In breve, presso alcune abitazioni, ci si innesta sulla pista forestale che serve la piccola cava a monte del paese. Dopo due tornanti si esce su una schiarita che segna la fine del tratto percorribile dagli automezzi. Si sale a fianco della recinzione fino a raggiungere un crocevia di piste dove occorre fare attenzione alle rade segnalazioni. Il segnavia CAI prosegue diritto lungo una strada di esbosco ma è possibile anche imboccare direttamente a destra la pista di servizio alla
casera Monte dei Buoi, sulla quale in ogni caso si confluirà più a monte. La pista terrosa si rivela essere la stradina di servizio ad una presa d'acqua in corrispondenza di un impluvio. Facendo attenzione ad alcune sbiadite segnalazioni si sale a destra nel bosco lungo un sentiero inizialmente poco marcato. Come detto in precedenza la traccia in breve si raccorda alla strada principale in corrispondenza di una ancona. Con una serie di ampie svolte la pista prende quota all'interno di un bel bosco a prevalenza di
abete rosso mentre più in alto, in corrispondenza di alcuni tornantini, fanno la loro comparsa anche alcuni maestosi esemplari di
larice. Schiarite sempre più ampie consentono alla vista di spaziare verso le vette che separano la
val Degano dalla
val Pesarina. Oltrepassato un marcato costone ci si affaccia sulla conca che ospita la
casera Monte dei Buoi verso cui ci si dirige percorrendo in diagonale un panoramico traverso. Interessante è la visuale che si apre sul versante est del
monte Chiadin segnato da profondi dirupi ma anche la vegetazione a ottobre non manca di sorprendere con alcune vistose piante di
sorbo degli uccellatori, cariche dei caratteristici grappoli rossi. Si prosegue lungo la pista ormai inerbita lasciando a sinistra la diramazione che scende verso
casera Vas e che utilizzeremo per il ritorno e, poco dopo, la prosecuzione del segnavia CAI n.169 verso la
Cima di Ombladet. La mulattiera termina sul ripiano di
casera Monte dei Buoi (m 1723). Il piccolo edificio è stato distrutto da una slavina nel 2014.
Dalla casera si ridiscende per un breve tratto lungo la strada di accesso e quindi si piega a destra (vecchio cartello CAI) proseguendo lungo una pista sassosa. Dopo un abbeveratoio si raggiunge anche il pascolo di
casera Vas (m 1605), una bella costruzione recentemente ristrutturata e resa disponibile agli escursionisti. La discesa prosegue fino ad un marcato tornante con sorgente (il Poz di Suttul) presso il quale vi è la possibilità di sosta su panca e tavolo. Da qui la pista forestale cala verso il fondovalle compiendo una lunga serie di tornanti che ci porta a intersecare il greto del rio di Frassenetto. Superata una ampia zona disboscata si cala in breve verso l'abitato di Frassenetto dove si incontra anche la strada asfaltata lungo la quale saranno necessari poco meno di due km per ritornare al punto di partenza.
Variante alla cima del monte Vas (EE)
L'escursione può essere ampliata raggiungendo anche la vetta del
monte Vas lungo la traccia che aggira il torrione sommitale. Dalla
casera Monte dei Buoi si imbocca il sentiero che ha origine proprio sull'angolo sinistro davanti all'ingresso. Qualche bollo giallo ed evidenti tracce di passaggio conducono senza difficoltà a guadagnare il poco marcato
passo di Pizforchia. In prossimità dell'avvallamento il sentiero si addentra tra le erbe ma la direzione da tenere è del tutto evidente. Giunti alla base del monte appare subito evidente che la via di salita non si svolge dal versante che stiamo osservando ed infatti la traccia piega a sinistra iniziando a salire in moderata pendenza. Raggiunta la fascia di
mughi la pendenza si fa più decisa e con una ripida rampa si esce sul costone ovest completamente invaso dai baranci. Un eccellente lavoro di sramatura consente a questo punto di inerpicarsi su un erto sentierino. Ancora un piccolo gradino roccioso (I-) e si guadagna la aerea cima del
monte Vas (m 1964, croce, libro di vetta), autentico balcone sui monti di Forni Avoltri.
Per la discesa si utilizzerà il medesimo itinerario.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri del Bosco