Avvicinamento
Da Villa Santina si risale la
Val Degano lungo la statale n.355 attraversando in successione Ovaro, Comeglians e Rigolato. Oltrepassato anche Forni Avoltri, immediatamente dopo il ponte sul torrente Degano, si lascia la strada principale per piegare a destra verso Pierabech. Percorso circa un km e mezzo della stretta rotabile, si incontra a sinistra il bivio che sale alla vicina Colonia Alpina in corrispondenza del quale possiamo parcheggiare (m 1032).
Descrizione
Lasciata l’auto alla deviazione, imboccare la strada sterrata superando gli edifici della Colonia oltre i quali ha inizio una comoda pista forestale contrassegnata dal segnavia CAI n.168a. Questa si inoltra quasi subito in una abetaia rimanendo ancora alta sul greto del rio di Avanza. Con una ansa verso sinistra la pista entra nel vallone del rio Avoltruzzo giungendo ad un primo bivio dove si lascia a sinistra il segnavia CAI n.168a che porta al monte Chiadin (cartello) Il nostro itinerario prosegue invece a destra, sull'altro lato del greto che si oltrepassa con un ponticello. Dopo questo la pista segue per un breve tratto il corso del torrente, poi con una marcata ansa, inizia a salire sulle pendici del Filone d'Avoltruzzo. Si taglia ora un ripido versante ricoperto da una fitta abetaia e caratterizzato da estesi affioramenti di colore rossastro. Raggiunto, con alcune piccole svolte, il punto di maggiore elevazione la pista si abbassa ad attraversare anche il rio Avanza presso la presa dell’acquedotto.
Pochi metri più avanti si è ad un marcato tornante dove si può abbandonare momentaneamente la direzione principale per scendere a destra lungo la pista che costeggia il rio. In pochi minuti si possono raggiungere i ruderi dell'officina dei Pistons dove in passato veniva triturato il materiale estratto dalle miniere del
monte Avanza. Dopo essere ritornati sui propri passi si prosegue a salire incontrando dopo poco una ulteriore deviazione. A destra la pista sale verso le miniere del
monte Avanza (vedi variante) mentre noi proseguiamo diritti seguendo le indicazioni per la
casera di Casa Vecchia. Si costeggia per un tratto la sinistra orografica del rio per poi attraversarlo una prima volta. Con la quota il bosco di
larice ed
abete rosso cede sempre più spazio alle radure lasciando finalmente intravedere con maggiore continuità le poderose pareti del Chiadenis e del gruppo del
monte Avanza che rinserrano a nord il vallone. Si perviene così ad un ampio ed aperto pendio che la pista traversa in salita disegnando alcuni tornanti. Dopo essere passati pochi metri sopra la
casera di Casa Vecchia (m 1683, chiusa) la pista raggiunge la ampia insellatura di
passo Avanza (m 1740) al confine tra Veneto e Friuli dove il
panorama si apre anche verso occidente. Particolarmente suggestiva è anche la
la visuale sulle vicine pareti dei monti Peralba e Chiadenis.
Per la discesa si utilizzerà poi il medesimo itinerario.
Variante alla miniera del monte Avanza
Dal bivio principale, poco dopo la presa dell'acquedotto, si sale a destra con buona pendenza fino ad un marcato tornante in corrispondenza di un torrentello. Dopo un paio di svolte La visuale si apre sulle pendici settentrionali del monte Chiadin dalle quali si stacca la cresta delle Pale di Linc. Si sale ancora in diagonale raggiungendo una prima sbarra oltre la quale si è ad un bivio. A sinistra (sbarra gialla) la strada conduce all'entrata della galleria Finsepol dalla quale sgorga una copiosa sorgente. Proseguendo invece a destra si passa accanto all'ingresso della galleria Quintino Sella, percorribile solo per pochi metri. Dopo una curva la strada esce sul panoramico ripiano che ospita il villaggio minerario, ora adibito ad uso privato. La vista si sofferma inevitabilmente sulla grande parete meridionale del
monte Avanza intersecata dalla cengia del Sole che da qui si intravede appena. Bella è anche la visuale che si apre sulla cresta dei
monti di Volaia e sulla marcata insellatura che la separa dalla
Cima di Ombladet.
Dal pianoro del villaggio si può imboccare la mulattiera che sale tra le ultime costruzioni rimontando ripidamente a piccole svolte il pendio soprastante fino a raggiungere una piazzola dove si trova la galleria Mulazzani il cui ingresso risulta sbarrato da un cancello. Se le condizioni del manto nevoso lo consentono a questo punto l'esplorazione può proseguire verso la base delle pareti alla ricerca di altre gallerie minerarie. Ritornati poi al villaggio si scende utilizzando lo stesso percorso dell'andata.
La variante alle miniere del
monte Avanza può essere intrapresa in aggiunta o in alternativa al percorso principale. Si tenga presente, inoltre, che presso gli edifici della miniera si stacca a sinistra un sentiero segnalato che collega direttamente la zona delle miniere con la
casera di Casa Vecchia. Questa traccia può essere utilizzata per effettuare un interessante anello ma, data la natura del terreno che attraversa, se ne sconsiglia la percorrenza nei mesi invernali.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri del Bosco