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21-09-2020 15:29 |
lorenzo.cocianni |
Fatto in data 20 settembre: gita con Perla il mio pastore, andata per la ripida strada e ritorno per il sentiero decisamente più agevole soprattutto in discesa che scende a San Marco...tutto in ordine, la strada tira su in maniera notevole ma merita per le prime cascate da vedere che altrimenti si perdono facendo il sentiero...poi la zona delle seconde cascate merita sicuramente la visita...la conca di Pricot è idilliaca, girovagare tra le case e i prati toglie il respiro...fatto una variante all'anello con l'aggiunta della salita alla Sella Panegouz e al Monte Panegouz ricco di trincee e terrazzamenti della Prima Guerra (vista limitata verso vallon di Gleris), la baita della sella è chiusa ma ci sono tavoli e panchine nella radura, stupendo... al rientro visita alle numerose opere dello Sbarramento San Marco... |
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25-01-2020 15:19 |
daniele.russo |
Il percorso è relativamente breve e facile, anche se la pendenza è impegnativa. Purtroppo non c'è neve! (se non all'arrivo, e giusto sul sentiero) |
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29-01-2018 16:41 |
ectorus |
Tornato dopo 6 anni. Ricordavo bene la pendenza della strada fino quasi la conca !! Neve dopo i 1100 mt e quindi in prossimità dell'arrivo. Non ho usato le cjaspe ma solo i ramponcini . La neve è calpestabile e solo in alcuni tratti lo scarpone entra un paio di cm. - Giornata bellissima con significante escursione termica. La nebbia interessa solo la pianura, da Carnia in giù. Buona vita a tutti |
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14-01-2018 18:37 |
loredana.bergagna |
Guardata sempre e solo dall'alto questa conca che in versione estiva ha un accattivante aspetto bucolico, invitante luogo per ciaspolare. Bardata di tutto il necessario ed oltre mi avvio lungo il segnavia 432 riservandomi la pista per la discesa. Contenta dei primi metri camminati sulla neve, neve dura, croccante e poi nel bosco più niente; mi fa compagnia il tumultuoso rio Pricot e qualche micro fiocco di neve ghiacciata; oramai in vista degli stavoli della conca compare siora neve, finalmente, bella dura e croccante che ci si cammina sopra che è una meraviglia e mette in vista impronte di bipedi e quadrupedi. Gironzolo un po' svogliata curiosando fra gli stavoli, nei sottotetti sembra quasi che i proprietari abbiano lasciato alcuni lavori a metà, un po' di legna tagliata...una mannaia di traverso sul ceppo.. Il panorama oggi è dietro la coltre di umidità, scendo senza fretta, al bivio con il segnavia 432 utilizzo la ripida pista di sinistra, merita qualche scatto la bella pozza cerulea che la cascatella del rio Pricot forma attorno a quota 830, poco sotto un crocefisso ed una panca ma non vien voglia di sostare, l'ultimo tratto è davvero ripido ma oggi non c'è ombra di ghiaccio e la strada è oramai in vista, un po' di asfalto in salita per ritrovare l'auto |
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08-02-2016 14:19 |
denismitri |
Escursione effettuata il 6-02-2016. Nel primo tratto la forestale è davvero ripida. Raggiunte le case a quota 1150m abbiamo proseguito fino ai due stavoli e al pianoro eroboso di quota 1320m, sul versante orientale del Monte Pricot, che si raggiungono seguendo la pista forestale |
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02-02-2011 00:00 |
ectorus |
Percorso privo di asperità che si sviluppa tutto su strada carrareccia.Ottimo per una cjaspolata ( oggi di neve ne ho vista molto poca....e le cjaspe sono rimaste appese allo zaino) anche se il percorso ha uno sviluppo di dislivello in salita di non poco conto. Bella la conca e bello anche il panorama che si presenta.
Buona vita a tutti |
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