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Anello della Val Alba dal rifugio Vualt
N. record trovati: 14
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07-07-2022 00:00
cjargnel cjargnel
Inserisco qui l'escursione di ieri in Val Alba sebbene solo in parte coincida con la relazione. Infatti sono partito dal solito park in Val Alba e con il 425 sono giunto al Clap di Pauli per poi salire alla Creta dai Rusei e lungo l'Alta Via al Chiavals e per cresta scendere al Bianchi e per il 428/8a al park. La giornata soleggiata � stata accompagnata da una costante piacevole brezzolina che ha reso piacevole tutto il percorso che ho trovato ben mantenuto e privo di difficolt� particolari. Molte e ricche le specie del periodo. Panorami molto profondi per nulla limitati dalle nuvolette a macchia di leopardo. Unico incontro con un essere vivente, quello con una vipera in cresta sul Chiavals. Come sempre, la poverina ha badato solo a rifugiarsi frettolosamente. Un bell'anello che, ogni volta, mi ripaga ampiamente per la fatica profusa. Mandi e buine mont. (06/07/22)
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10-10-2020 15:00
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
09/10/2020_
Rispetto alla relazione si è evitata la salita sul percorso Palis d'Arint.
Dal casermone il percorso il CAI 425 conduce dapprima nel bosco poi all'aperto al Cjasut dal Scior e alla vicina cima mugosa, ma panoramica, del monte Vualt.
Ridiscesi a forc. Forchiadice si prosegue a salire fin sotto le pareti della Creta dai Russei. Presso la panca, ho visitato la galleria che trafora la cresta. Uno dei due finestroni terminali è aperto proprio in piena parete.
Più oltre, lasciato il segnavia CAI si seguono le indicazioni date dai bolli rossi e blu (vedi relazione). Da segnalare che il percorso in discesa, detritico, si è parecchio rovinato e richiede attenzione.
Percorso vario, panoramico. Ultime, proprio ultime prima del freddo previsto, fioriture di genziana sfrangiata.
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13-08-2020 11:13
skyliner skyliner
Anello effettuato il 12/8/2020, come già indicato, da non sottovalutare sia la salita Palis d'Arint che, specialmente, la discesa, questa da evitare in caso di temporale o pioggia possibile in quanto segue i colatoi della montagna. A mio parere meriterebbe un EE. Sconsiglio il percorso in senso antiorario.
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26-05-2020 11:29
olivomichele olivomichele
Domenica 24 maggio 2020 abbiamo effettuato il percorso con salita da 1,5 Km più sotto il piccolo parcheggio a causa delle molte auto presenti in zona già alle 9.30, proseguito per la strada fino al rif.Vualt, poi sentiero verso Dordolla nel bellissimo bosco di faggi fino al bivio di f.lla Vualt, proseguito in salita sulla faticosa ma spettacolare e panoramico sentiero Palis d'Arint (perfette condizioni e sempre in protezione senza esposizione) fino alla cima del m.te Vualt e quindi alla Cjasut dal Scior (nido dell'aquila). Rientro per il sentiero 425 fino all'ex ospedale militare e quindi, per i sentieri ben segnalati lungo il torrente Alba direttamente fino al parcheggio. Giornata fenomenale, vista appagante, valle nascosta e selvaggia. Passeggiata da consigliare specialmente in tarda primavera e autunno!
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15-10-2018 10:56
paulflower paulflower
Fatto ieri l'anello integrale in senso orario, senza eccessive difficoltà ma da non sottovalutare per per le ripide pendenze e il terreno non elementare, soprattutto nella discesa finale verso il rifugio Vualt. Traccia molto ben segnata ma da seguire non attenzione, non trattandosi per la maggior parte di sentiero con bollinatura CAI.
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20-08-2018 11:22
pa.mir pa.mir
Percorso in data 17/08/18 l'anello integrale proposto da Ivo,
uno spettacolo. Il sentiero Pale d'Arint falciato e in perfetto stato come pure gli altri sentieri per il Cjasut dal Sior. Un ringraziamento a chi si adopera per questi lavori. Anche il resto del tracciato è in buono stato. La Val Alba è un vero incanto. Buon cammino a tutti
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09-10-2017 09:52
cjargnel cjargnel
La consorte per oggi manifesta il desiderio di scoprire lis Palis d'Arint e lì si va. Al parcheggio: tutto esaurito! Il bosco è in veste autunnale per cui, attraverso la faggeta c'è da bearsi coi caldi colori del fogliame. Il percorso è sempre ottimo con viste molto gratificanti vista la giornata tersa. La quota massima del cimotto nord, pur contenuta, consente ottimi panorami. Binocolando si può apprezzare la buona frequentazione delle cime circostanti e in particolare del Chiavals che pare "affollato". Anche oggi, come l'anno scorso, l'anello lo chiudiamo scendendo direttamente al Casermone e poi tagliando per bosco fino all'auto. Buine mont e mandi a duç.(07/10/17).
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23-09-2016 10:07
cjargnel cjargnel
Escursione di ieri 22/09/16 in versione minor, come dice Sandra. Da tempo ero incuriosito dalla tabella che presso il Cjasut indicava queste Palis d'Arint e quindi ho deciso di percorrerne il troi nel senso descritto ottimamente nel sito. La buona giornata e una leggera fresca brezza non mi ha fatto risentire del sole alle spalle. Circa il tragitto: è decisamente interessante con ottime viste sulla Val Alba e Val Aupa alternativamente. Naturalmente un paio di rampe tirano su per bene per cui propendo per il percorso in salita. Al momento la vegetazione è in transizione: in alcuni tratti l'erba a ciuffi arriva al mt. ma non è fitta e il sentiero è sempre ben visibile e percorribile senza problemi particolari. Alla cima sud del Vualt è possibile firmare il quaderno di "vetta" celato e cellofanato in contenitore tra i sassi che reggono la piccola croce. Da lì al cimotto nord e Cjasut non ci vuol molto. Quì sosta merenda e le solite foto al circondario generoso di cime che molti di noi han frequentato. Quì anche la decisione di tagliare l'anello visto il riacutizzarsi del problema muscolare a un polpaccio rimediato da un po' sui saliscendi del vicino Crostis. Mi spiace perchè salgo sempre molto volentieri sulla Creta dai Rusei e mi incuriosiva la discesa dalla Forca della Vacca che invece mi manca, tant'è che, giunto al Casermone e strada vicina, ho cercato il punto ove si diparte questo sentiero che è privo di tabelle. Per chi coltivasse l'idea di salirlo, l'ho localizzato una 50ina di mt. più su dove, sulla dx della strada, c'è un'evidente robusta recinzione in legno che circonda uno scolo che si insinua sotto la strada. Ne ho percorso solo un tratto di ispezione in salita constatando la presenza di qualche bollino. Ridisceso, ho tagliato il tratto stradale uscendo poco prima del bivio Vualt e tagliato ancora poco dopo a Sx ove la tabellina blu indica il Park. Buine mont e mandi.
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28-05-2016 21:12
sandra.sentierinatura sandra.sentierinatura
25 maggio-anello di val Alba in versione minor. Per casera Vualt, Palis d'Arint, Cjasut e poi giù per la mulattiera militare al casermone del 1911. Giornata soleggiata e nitida, tutto in ordine, le Palis d'Arint con i soliti strappi ripidi; bel percorso attraverso ambienti diversi. Dalle immagini riprese nascerà molto, ma molto presto una puntata della nostra trasmissione su Telefriuli. A presto.
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19-05-2016 16:11
laura.molinari laura.molinari
Anello percorso mercoledì 18 maggio 2016, escludendo però la deviazione verso la Creta dai Rusei. Previsioni meteo così così, ahimè puntualmente confermate, e percorso di cresta quasi completamente immerso nelle nuvole, con panorama prossimo allo zero. Dopo un po’ di incertezza, abbiamo deciso di salire per il sent. 425, lasciando lis Palis d’Arint per il ritorno, e siamo stati contenti così, perché alcuni tratti di questo sentiero sono veramente ripidi e ci avrebbero fatto sputar pallini in salita, mentre in discesa, grazie al fondo ancora ben asciutto, non abbiamo avuto difficoltà di sorta. Le caratteristiche del sentiero in discesa sono state già perfettamente descritte nella precedente relazione di Luca De Ronch, aggiungo solo che abbiamo trovato qualche modesta chiazza di neve dura – che comunque non ci ha dato fastidi - nel tratto di saliscendi iniziale, quello che rasenta i due cimotti del Vualt. Percorso suggestivo, non esposto (i tratti ripidi sono “protetti” dai mughi), né eccessivamente lungo e faticoso, che ci ripromettiamo di ripetere presto con un tempo più favorevole, magari in una bella giornata autunnale. Tempo di percorrenza del nostro anello (senza la Creta dai Rusei): poco meno di 4 ore, di cui 2 per la salita fino al Cjasut dal Scior e 1.55 per la discesa. Mandi a tutti!
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16-12-2015 20:40
loredana.bergagna loredana.bergagna
Percorso oggi l'anello escludendo il tratto verso la Creta dei Rusei promettendomi di ripercorrere il giro completo in altra stagione. Indecisa fino all'ultimo sul senso di marcia, quello indicato nella relazione è sicuramente il migliore in quanto consente di affrontare le difficoltà in salita, e Lis Palis d'Arint salgono..e come....Al rifugio Vualt arrivo in contemporanea con gli incaricati di aggiustare la cappa della stufa, due chiacchiere e mi allontano accompagnata da un “mandi siore”. Bosco silenzioso, trotterello verso la forcella ed ecco la tabella ed i pallini azzurri, bel sentiero, sale subito e poi anche di più, non molla mai fino al cima del monte Vualt, oggi a tratti scivoloso, sul sentiero qualche piccola chiazza di neve ghiacciata, il cielo a tratti nuvoloso non compromette la vista dell'ampio panorama. Cjasut dal Sior come sempre lindo e con l'alberello sul tavolo, tranquilla discesa verso il casermone Vualt, adesso la scorciatoia segnalata cai 425 è evidente, al rifugio Vualt è tutto un vociare, proseguo lungo la pista.
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14-12-2015 16:52
luciano.piccin luciano.piccin
Condizioni ideali, ieri, per questo percorso che ho effettuato da forc. Vualt al bivacco Cjasut dal Sior. Anche se presenta molti tratti decisamente ripidi, ho preferito percorrerlo in questo senso in quanto, nel senso opposto, l'ho valutato decisamente "spaccagambe" e a rischio scivoloni. Attualmente presenta 4/5 brevissimi tratti con neve ghiacciata (in corripondenza delle uniche, leggere perdite di quota)che pertanto sono da affrontare con la dovuta attenzione.
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09-12-2015 18:55
askatasuna askatasuna
Troi Palis d'Arint: è una giornata particolare, ove le labbra si muovon più delle zampe. Ma la compagnia incita al confronto, alla condivisione, alle curiosità. All'inizio della ripida salita verso il Vualt, il lato emozionale tenta di prender il sopravvento. Lo trattengo a stento quando scorgo due grandi faiârs. Escon dalla terra a godersi il precipizio e poi svettano verso il cielo. L'istinto mi farebbe correre da loro per abbracciare quei fusti che si protendono nel vuoto. Stringo i pugni e sorrido. Oggi la passeggiata è fatta d'altre intensità. Dalla cima, contro ogni previsione, il cielo si lascia trapassare dallo sguardo. La Grauzaria è seduta sul suo trono e cattura l'attenzione con la sua magnetica beltà. Dall'altra parte una valle intera. L'autunno ombroso la rende malinconica. Scendendo, un simpatico cartello fa notare, agli avventori del troi in senso contrario, del probabile incontro con dei pezzi di legno, scodinzolanti ed in attesa d'esser portati al Cjasut dal Sior. Presso i ruderi sotto la Creta dei Rusei ci fermiamo. L'Aupa è un filo d'argento vivo, una sferzata brillante che risalta in una scenografia bidimensionale, con quei profili neri che paion cartonati e quel fumo che sa di studiato effetto di scena. Poi vado a dondolare da solo sul parapetto roccioso che precipita in val di Gleris. Oltre i Falcons ecco papà Montâs e soci. Più vicini a noi il Çuc dal Bôr e quella fitta foresta pietrificata di guglie e pinnacoli che si sovrastan l'un l'altro. La scorciatoia per il casermone Vualt diparte nel bel mezzo di uno dei tanti anfiteatri minerali d'una valle che traduce il silenzio in sinfonia. Condita da manciate di pietrisco, a volte è malagevole ma presto s'è nuovamente nel bosco. Un tratto piccolo, troppo corto, ma disseminato di trappole per sorrisi. Pozze di foglie secche che incitano lo sgarfar dei piedi, la corsa, un agitarsi inconsulto delle zampe! Al Casermone, pur giungendo ben più tardi del mio solito appuntamento, trovo ancora le Viperelle Azzurre che lo han eletto per dimora. Quando il vagar per monti ti riporta in luoghi a te cari e conosciuti accade l'inevitabile. Ci s'innamora dei dettagli, dalle fioriture, ai colori, ai massi, ai muschi da accarezzare. Legami sensoriali e visivi che si sciolgon nelle memorie e che san di appuntamento, d'attesa preziosa nella loro scontatezza. La struttura dell'edificio, cinta dalle ultime pennellate dei Larici, bagnata dal sole, mette in risalto il candore di certe pietre. Infine, un'ultima, nuova scorciatoia segnalata dal clan di Dordolla, ci riporta alla strada. La ciliegina sulla torta m'aspetta al parcheggio. La giovane gestitrice del Calvi col suo compagno hanno appena terminato un anello con protagonista il Çuc. Sulla panca trovo lui! Il cogo dal Hochweißsteinhaus. Il fornese! Conosciuto durante la traversata del Fleons. Brindisi, biscotti e sorrisi condiscono l'ennesimo regalo, umano e meteorologico, di un autunno gioioso.(04.11.2015)
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16-11-2015 21:01
luca.deronch luca.deronch
Saliti ieri al Cjasut del Scior, sotto di noi lo spettacolo del mare di nubi. Nel 2011 avevo notato in direzione della cima del Vualt un cartello che indica le "Palis d'Arint". Finalmente ieri nell'occasione sono andato a vedere. Si tratta di un sentiero non ancora segnato sulle cartine Tabacco, ma ottimamente mantenuto e curato. Il sentiero consente con un bel percorso panoramico sulle creste delle Palis d'Arint di scendere a Forcella Vualt e realizzare un anello alternativo sia all'escursione partendo da Dordolla, sia dal rifugio Vualt. Dalla sentiero che porta alla piccola cima del Vualt si prosegue con dei saliscendi lungo le creste con sentiero sempre comodo e altamente panoramico, seguendo dei bollini blu. Ci sono dei tratti di discesa molto ripida su erba, sconsigliato in caso di terreno umido o neve, sempre però in mezzo a mughi e mai esposto, alternati a traversi che aggirano costoni rocciosi. Circa a meta percorso si trova un cartello su un albero in bianco e blu con le indicazioni " sentiero delle creste - forcella Vualt" che da la giusta direzione..... dopo i traversi e i tratti ripidi su erba tra i mughi, il terreno cambia e si entra nel bellissimo bosco di faggi. Ancora con discreta pendenza alternati a tratti più comodi si raggiunge la boscosa forcella Vualt dove a sinistra si torna al rifugio Vualt, mentre a destra si scende a Dordolla. Bel percorso alternativo e panoramico nella parte alta. Consigliato in discesa con attenzione, in salita risulterebbe molto faticoso per tratti molto ripidi. Noi siamo partiti dal parcheggio sulla strada per il rifugio Vualt e abbiamo realizzato un bell'anello passando il Cjasut del Scior e chiudendo per il ricovero Vualt. l'anello in questo caso è di circa 10,5 km per circa 900 mt di dislivello totali.
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