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Via normale alpinistica al Monte Sasso Nero |
04-09-2010 00:00 |
luca_di_collina  |
Lasciata l’auto nel parcheggio di fronte alla “Staipo da Canobio”, a circa un kilometro e mezzo dall’abitato di Collina di Forni Avoltri, si attraversa il ponte e, cercando di tenersi sempre il parcheggio alle spalle, si seguono i primi segnavia (attenzione all’indicazione in rosso su un albero). Si sale abbastanza velocemente e mai con eccessiva pendenza fino ad arrivare alla ex casera Chianaletta, poco prima di questa si continua in faticosa salita per prati puntando ad un evidente canalone, arrivati al suo imbocco lo si risale prima a destra, poi per roccette al centro fino al punto in cui sulla sinistra si stacca un canalino rossastro che si imbocca abbassandosi per pochi metri. Si risale questo scegliendo i passaggi più opportuni e lo si abbandona quasi al suo culmine per risalire alla sua sinistra su ripidi verdi. Deviando a destra su roccette miste a erba poste sotto la parete si incontra un altro sistema di canalini tenendosi in quello più a sinistra finché non diventa troppo ripido e una paretina di II grado di circa 3 metri sulla destra permette di abbandonarlo (qui un ometto, se ancora presente, aiuta molto). Da qui per altri ripidi verdi e qualche roccetta si costeggia una parete e si incontrano due piccole caverne con resti del primo conflitto mondiale. Salendo sempre con fatica si giunge ad una selletta nei pressi di una caverna che può offrire un riparo d’emergenza in caso di maltempo, oltre questa, dopo un passaggio di una decina di metri con tratti di II, l’ambiente cambia radicalmente e si comincia la faticosa risalita su detriti misti a roccette prima in terreno aperto poi per un canale che non va mai abbandonato arrivando finalmente alla cresta con panorama superbo sui gruppi di Cogliàns e Volaia; seguendo brevemente quest’ultima si giunge alla cima (m 2468 - libro di vetta). La discesa può avvenire per le stesse vie di salita o, eventualmente, per il sentiero attrezzato alla tacca di Sasso Nero segnalato con bolli rossi. AVVERTENZE: le difficoltà di I e II grado, nonostante la ridotta esposizione, non vanno sottovalutate vista la mancanza di segnavia dalla casera alla cima (anche se gli ometti danno una grossa mano) e la ripidità dei prati. Da evitare in caso di condizioni meteorologiche incerte visto che il canalone può riempirsi d’acqua in breve tempo e a inizio stagione per la presenza di un nevaio all’attacco. Curiosamente il segnavia 141 si alterna al 176. Consigliato il caschetto. Via molto interessante soprattutto per l’ambiente e il panorama finale in ambiente solitario (il libro di vetta è un’agenda del 1984 e con la mia firma siamo arrivati solo a febbraio).
EMail: talucacaneva@yahoo.it
Carta Tabacco: 01 Dislivello: 1100 Tempi: 3h30' + 3h Periodo: Agosto 2010 |
Allegato: Copertina.jpg |
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Messaggio |
23-08-2018 23:53 |
magellano85  |
Saliti oggi 23/8, l'agenda dovrebbe essere del 1989 come riportato nel contenitore. Via segnalata da sbiaditi bolli rossi dopo recente segnalazione. Ambiente fantastico, pongo solo una domanda: ci sono diversi anelli cementati in punti insoliti che lasciano presagire a possibilità di discese in doppia, forse utilizzati durante la guerra? Li hai notati? Non mi riferisco agli anelli posizionati per scendere le pareti. Ciao! |
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