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prima ferrata |
26-07-2010 00:00 |
Ivan M  |
quale potrebbe essere un ferrata abbastanza semplice per poterci portare un ragazzo che vuole imparare ad affrontare una ferrata? |
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26-07-2010 00:00 |
Andrea.Chiavoni  |
Secondo me, quella del monte zermula non è male per iniziare. Non è lunghissima e ti consente di fare un po' di allenamento con l'utilizzo dei moschettoni.
mandi |
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27-07-2010 00:00 |
Giulio TS  |
Ciao Ivan qui da noi a Trieste in Val Rosandra subito sotto il paesetto di S. Lorenzo cè una zona chiamata Rose d' Inverno dove ci sono delle ferratine con passaggi facili e più impegnativi ottimi per iniziare tanto che diversi gruppi CAI regionali ci portano i corsi di escursionismo avanzato . Se invece pensavi ad una ferrata in montagna secondo me la ferrata del Peralba fa al tuo caso io l' ho fatta la prima volta con mio padre a 13 anni . Buone ascensioni ciao |
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27-07-2010 00:00 |
luca_di_collina  |
Suggerisco percorso con difficoltà limitate, poco esposto e di facile raggiungimento: ferrata Crete rosse alla Creta di Aip da passo Cason di Lanza con discesa attraverso la Uiberlacher. A tal proposito, se non l'avessi letto sul giornale, ti segnalo che la strada da Paularo è stata riaperta.
Mandi. |
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27-07-2010 00:00 |
piero  |
a parte una propedeutica frequentazione di un corso di avvicinamento all'alpinismo, consiglio la ferrata Sartor al Peralba. Anche la ferrata che porta in cima al M.te Cavallo di Pontebba |
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28-07-2010 00:00 |
andrea  |
Cuesta alta da nord. Ferrata facilissima e breve e ambiente e panorama super (vedi foto del forum). NB: L'HO FATTA ANNI FA E NON CONOSCO LO STATO ATTUALE DELLE ATTREZZATURE. |
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28-07-2010 00:00 |
cavriul  |
Boh!dipende da tante cose secondo me... tipo se il ragazzo già arrampica o no; se ha paura dell'esposizione; dall'allenamento (il materiale nello zaino pesa)...
Comunque un buon banco di prova potrebbe essere la ferrata Sartor al Peralba! |
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28-07-2010 00:00 |
Giulio TS  |
Sulla Questalta attrezzature tutto sommato in buon stato soltanto in un paio di tratti alcuni fittoni si sono staccati ed il cavo risulta di conseguenza poco tirato ma fortunatamente non in punti difficili . L' importante è non seguire i tempi di percorrenza della guida di Mazzillis assolutamente inattendibili . In caso penso convenga salire da Paularo al Fabiani e da qui alla ferrata perchè da Pramosio è meraviglioso ma molto lungo . Buone escursioni a tutti |
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29-07-2010 00:00 |
luca_di_collina  |
Beh, il giro della Cuestalta nei tempi di Mazzilis l'ho fatta, anche se per farcela, come in molti altri casi, 2 foto al volo e pedalare! Ma, come già detto su questo forum, i tempi sono soggettivi...
Mandi. |
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29-07-2010 00:00 |
Ivan M  |
Ma intendete la numero 29 della guida di mazzilis? Ma però sulla cartina non c'è il sentiero tra passo pecol di cjaula e punta medatte come dice lui sul libro!!!!!! I tempi poi: lui da 6 ore, invece sentieri natura per lo stesso percorso 7:30! A chi credo? |
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29-07-2010 00:00 |
ivo.sentierinatura  |
Diversi itinerari tra quelli che ti hanno suggerito sono forse eccessivi per chi deve iniziare. Io in questi casi consiglio sempre la ferrata Contin al Cavallo di Pontebba, ideale a mio modo di vedere, per chi vuole provare un percorso attrezzato.
Per quanto riguarda la Cuestalta, quando si ha a che fare con percorsi così lunghi e con diverse perdite di quota, è molto difficile dare tempi affidabili. Molto dipende dalla propria preparazione fisica e dalle soste che si intende fare. Nel caso della Cuestalta in particolare, il tratto compreso tra sella Cercevesa e il Fabiani si svolge su un sentiero a tratti malagevole e con diversi saliscendi. Poi devi salire al passo Pecol di Chiaula e quindi all'attacco della ferrata. Ecco quindi spiegato il nostro tempo di percorrenza ottenuto con un calcolo che tiene conto degli oltre 13 km, del dislivelo complessivo di 1300 m e della natura del terreno.
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30-07-2010 00:00 |
luca_di_collina  |
Posto che, come già detto, i tempi sono soggettivi (da Collina al Lambertenghi alla Tre Rifugi qualcuno ci mette mezz'ora, io di buona lena ma non di corsa 1 ora e mezza mentre le tabelle CAI mettono 2 ore abbondanti), nel dubbio è buona norma tenere come riferimento il tempo più alto, soprattutto con le giornate corte e percorsi lunghi (si possono avere spiacevoli sorprese addirittura con le tabelle CAI dove i tempi, essendo calcolati da persone diverse, hanno diversi 'parametri di forma fisica'). Nel caso in questione (il libro di Mazzilis) di solito riesco a rispettare i tempi ma anch'io qualche volta non ce la faccio (per esempio la discesa dall'Hoberdeirer). Se poi abbiamo una giornata di fiacca...
Mandi. |
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