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Sentiero 419, valle del rio Glagnò |
25-04-2008 00:00 |
Vincenzo49  |
Escursionista di media età, amante di luoghi tranquilli e solitari, passo tranquillo con buona resistenza, allergico a sentieri stretti (se esposti), abituato ad uscite anche da solo: così mi descriverei. Detto, e alla luce di, questo, qualcuno mi può aggiornare sulla percorribillità del 419 (Moggessa - forca Nuviermulis)? Lo chiedo perchè ieri, percorrendo l'anello dei borghi di Moggio, ho brevemente deviato imboccando il 419 fino all'alveo del torrente Glagnò: ambiente stupendo. Immediato il desiderio di organizzare il percorso Moggio, Moggessa, forca Nuviermulis, foran del la Gjaline, Dordolla, Forchiadisce, Vualt, Pradis, Moggio con sosta al rifugio Grauzaria (o al ricovero Cjasut del sior). Grazie per le informazioni che arriveranno. |
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25-04-2008 00:00 |
vale  |
non ho percorso mai questo sentiero ma aprofitto per chiedere la situazione neve in zona ;;;;; |
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25-04-2008 00:00 |
bambinodoro  |
Non conosco tutti i tratti che indichi, ma posso dirti che:
- L'inizio della discesa dalla Niviernulis al Foran da la Gjaline è tranquillo, ghiaioso ma tranquillo (poi io ho deviato in risalita per casera del Mestri e Crete di Mezzodì per tornare al rifugio Sernio, non so come sia la continuazione, ma a giudicare dall'ambiente direi tranquilla).
- Il tratto Rifugio Grauzaria - Case dei Nanghet è un semplicissimo sentiero;
- Il tratto Rifugio Vualt - Pradis è una strada asfaltata...(dal Rifugio ti consiglierei di salire ancora un poco, fino a prendere il 428 che va verso il bivacco Bianchi, poi al bivio di quota 1200 circa scendi con 450, almeno fai un tratto in un bel bosco e eviti un pezzo di strada...);
Ciao! |
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25-04-2008 00:00 |
bambinodoro  |
Non sono stato direttamente li, ma oggi dallo Spigolo del Glemine, sopra Gemona, si vedevano chiaramente Sernio e Grauzaria ancora con molta neve, anche bassa (a Sud...)! |
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25-04-2008 00:00 |
luca.deronch  |
il sentiero 419 è un mio vecchio pallino che devo fare . Se parti dal 418 fino a Moggessa è praticamente turistico poi diventa sicuramente per esperti . E' impegnativo anche per il dislivello , in totale sono oltre 1600 mt in salita e quasi 14 ore andata e ritorno in ambiente difficile e piuttosto isolato . Ci sono dei guadi che possono essere difficili dopo le piogge e alcuni passaggi impegnativi e scivolosi . Pensaci bene . C'è una descrizione completa di riferimenti su "Sentieri Selavaggi" di Mazzilis classificato come EE. Se vuoi un bel itinerario da fare nella zona che ho appena percorso la scorsa settimana è la traversata da Illegio a Campiolo CAI 417 (da fare però con due auto), anche questo abbastanza impegnativo per un paio di tratti da stare attento , in ambiente similmente a tratti aspro e selvaggio. La relazione che c'è sul sito è vecchiotta ma ancora molto attuale . E' il classico sentiero che sta in mezzo tra E ed EE , che comunque ti può dare l'idea . Se poi vuoi andare alla forca di Nuviernulis a tutti i costi ti consiglierei l'Anello del Monte Flop con deviazione alla forca con dislivello oltre i mille metri ma meno impegantivo sicuramente . Naturalmente aspetta ancora un pò l'avanzare della stagione .
Spero di esserti stato utile
Mandi
Luca d. |
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26-04-2008 00:00 |
bruno  |
Questo itinerario l'ho percorso più di 20 anni fa per cui non so come sia adesso. Ricordo che c'era qualche passaggio non semplice sul greto del torrente, c'era un vecchio ponte in pietra che permetteva di attraversare il torrente e poi una lunghissima salita fino alla forcella Nuviernulis. Dopo il ponte in pietra comunque difficoltà non c'erano. |
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26-04-2008 00:00 |
Nadia  |
L'ho percorso nell'agosto 2002. Io non sono da sentieri EE, ma al massimo della mia forma e in compagnia di altre tre persone più esperte di me, ce l'ho fatta, ma non so se lo rifarei. L'itinerario è stato questo: rif. monte Sernio-Forca Nuviernulis-Moggessa-Moggio. Impegnativo, fatto in due giorni e con i 1600 metri della val Nuviernulis in discesa! Il ponte in pietra non esiste più, bisogna fare attenzione alle condizioni atmosferiche, poichè ci sono guadi e tratti di sentiero pari al fiume; un tratto in particolare su un ponte di tronchi inclinato e scivoloso in cui l'unica cosa a cui aggrapparsi è un cavetto elettrico buttato lì alla meno peggio... e sotto il fiume... La meraviglia è il totale isolamento dalla civiltà e la natura che si incontra lungo questa valle!!! Sola non lo farei e nemmeno in questa stagione. Abbiamo un ricordo fantastico di questa esperienza! Unica e mitica val Nuviernulis! |
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28-04-2008 00:00 |
Fausto  |
Contatta Giorgio: giorgiomadinelli@gmail.com oppure visita il suo sito :www.latanadellorso.netsons.org.
Ti saprà dare tutte le informazioni di cui hai bisogno visto che ha girato la zona in lungo e in largo per il suo ultimo libro. |
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28-04-2008 00:00 |
giorgio  |
mandi, io abito proprio a Dordolla, nella val aupa e vado abbastanza spesso sulla valle delle nuviernulis.
Ti avverto: è molto lunga, tutta in salita, non ripida ma costante, fin sulla forca , poi dopo la forca delli nuviernulis troverai molta neve marcia fino al rif.grauzaria. Penso che con un passo medio non starai meno di 6-7ore fino ai nanghez.Lascia pur stare dordolla e il vualt e pradis a meno che non sei super allenato, hai meno di trent'anni e vuoi stare a dormire al vualt.
Tra l'altro non prendi neppure il cellulare per tutto il percorso.
Valuta quindi molto bene a cosa vai incontro!
Dimenticavo: faccio parte del Soccorso Alpino di Moggio, quindi un po' di esperienza non mi manca.
Se comunque vuoi indicazioni più precise fammi sapere.
Mandi giorgio |
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29-04-2008 00:00 |
Vincenzo49  |
Grazie a tutti per le informazioni; a te Giorgio in particolare, che probabilmente conosci meglio la valle e l'hai percorsa più di recente chiedo se, come mi è parso di vedere all'inizio del sentiero a livello dell'alveo del torrente, il sentiero stesso sia stato oggetto di recenti opere di manutenzione (ho osservato cavetti, ancoraggi, manufatti in buone condizioni, senz'altro non vetusti), e se, salendo, si debbano superare punti esposti, comunque difficoltosi e franosi, sprovvisti di assicurazione. Mandi (anche se sono isontino), Vincenzo |
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02-05-2008 00:00 |
giorgio  |
Giorgio di Dordolla non ti ha risposto: lo faccio io (altro giorgio). Le attrezzature che hai visto facilitano il passaggio sulla sponda altrimenti si dovrebbero fare dei guadi impegnativi. C'è un cengione esposto oltre i tre quarti del vallone e alcuni tratti alti sopra la forra nei pressi degli stavoli del Model. Tutti i ponti sono agibili. Credo (posso sbagliarmi) che dovrai aspettare ancora un po' prima di intraprendere da solo un tale itinerario viste le tue credenziali. Aggregati a qualche gruppo per fare esperienza. Ciao. |
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02-05-2008 00:00 |
luca.deronch  |
Bene, anche per me queste notizie sono molto utili se dovessi decidere di fare questo itinerario che un pò mi rode da un paio d'anni. Per ora è fuori portata per tempi lunghi e dislivello troppo elevato per me che devo farlo in giornata. Seguendo il forum trovo sempre più conferme che non è proprio uno scherzetto.
Saluti
Luca d. |
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