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bivacco bellina |
18-11-2003 00:00 |
bard  |
Qualcuno è mai stato al bivacco Bellina,sulle pendici sudoccidentali del Monte Plauris?
Volevo sapere in che condizioni è...
Un saluto a tutti. |
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18-11-2003 00:00 |
Giuseppe  |
Il bivacco Bellina (o rifugio Cjariguart) è in buone condizioni ed è una struttura molto accogliente in muratura con tanto di muro paravalanghe sul retro che sostituisce un bivacco a cupola dismesso nel 1997. Strutturato su due piani, ha almeno 10 posti letto, e un'ampia cucina. Ottimo punto di appoggio per salire sul Plauris in due giorni. Unico problema è la via di accesso nel senso che la più logica, da Portis, lungo la Val Lavaruzza è impraticabile a causa di una grossa frana a circa metà percorso che nell'autunno 2000 ha spazzato via il sentiero originario. A quanto ne so adesso sussiste ancora il pericolo che si stacchi dalla parete strapiombante ancora del materiale e perciò è sconsigliato passarvici. L'alternativa più semplice è partire da Tugliezzo e salire a passo Maleet e da lì divallare per circa 300m in alta val Lavaruzza dove sta il rifugio. C'è anche un'altro sentiero in quota, abbastanza ben percorribile ma non segnato con i segnavia CAI che dal versante sud del Plauris aggira verso ovest tutto il monte ed entra in val Lavaruzza sempre in quota fino al rifugio. Pur essendo molto panoramico è piuttosto lungo e si raggiunge dalla chiesetta di S. Antonio attraverso una traccia che sale tutta la cosiddetta costa cavallo.
Buona camminata. |
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18-11-2003 00:00 |
dmt  |
confermo tutto
cari Giuseppe e bard
tranne l'ostacolo frana;
attraverso la frana
ci si passa
anche se e' ovviamente richiesta
attenzione e fiuto;
comunque c'e' l'alternativa
il sentiero da S. Antonio
MERITA
anzi , io consiglio
di salire fino a malga ungarina
e da li prendere verso ovest
la traccia e' evidente e
il panorama appagante ;
con buone gambe
si completa in giornata! |
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19-11-2003 00:00 |
ezio  |
Il sentiero che sale a Costa Cavallo, citato da Giuseppe, si stacca dal segn.705 a quota 980m ca. (la carta Tabacco 020, derivata pari pari dal foglio IGM, non riporta correttamente questa traccia). Il sentiero è ben frequentato e pur privo di segnavia in vernice (ci sono comunque numerosi omettti nella zona prativa), una volta imboccato conduce senza fallo ad intercettare la traccia che attraversa a mezza costa le pendici meridionali del Plauris (itinerario suggerito da dmt). La traccia a mezzacosta (segnalazione e manutenzione a cura della locale Comunità Montana che l’ha incluso nei trekkink delle Prealpi Giulie) con minimo dislivello aggiuntivo, in pochi minuti, guida allo spartano ricovero “casetta Coi” (m 1308) e quindi cambiando versante, prima ovest poi nord, al biv.Bellina in val Lavaruzza. Nota: a fine inverno tieni presente la possibilità di trovare neve dura lungo l’ultima parte dell’itinerario per il Bellina.
Anche se non richiesto, mi permetto di segnalare l’interessante oppurtunità di raggiungere la vetta del Plauris salendo dalla “casetta Coi” a Cima Somp Selve e percorrendo quindi tutta la cresta ovest (alla vetta, 3h15 dal bivio a q.980m, 1h45 da Cima Somp Selve). Il panoramico crinale si percorre senza mai dover abbandonare la linea di cresta. L’impegno è di tipo escursionistico: si fa uso delle mani solo in due passaggi, peraltro elementari, posti uno nel primo tratto e l’altro poco prima di raggiungere la forcelletta toccata anche dal segn.701 dalla val Lavaruzza. Percorribile anche in senso inverso, in discesa dal Plauris. Recenti segnalazioni al minio lungo tutto il crinale. Lo consiglio a tutti quelli che non si accontentano dell’adagio “ferrata è bello”.
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