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mynav mountain la morte dello spirito alpinistico |
24-01-2008 00:00 |
Impresari  |
mi permetto, rispettosamente, di commentare:
ma c'è nè bisogno? avete bisogno dello strumento che vi dice dove girare?? che sentiero prendere? ci son già bussola e carte! ma lo spirito di avventura che muove alpinisti ed escursionisti dove l'avete lasciato?? |
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24-01-2008 00:00 |
ethan  |
concordo |
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24-01-2008 00:00 |
sonia  |
è proprio vero camminatore di terre alte senza nome....oggi deve essere tutto programmato, razionalizzato e deve soprattutto perseguire un risultato......identifichiamo tutto ciò con la voglia di eterna giovinnezza dell'uomo.....ma in realtà è nella saggezza del vecchio, di chi quei sentieri li ha già percorsi il segreto della vera giovinezza....quanti vecchi di spirito ho incontrato sui miei passi, eppure ai mei occhi sembravano giovani.......e sì caro senza nome, lo spirito d'avventura non c'è +
buona montagna a tutti...
EVVIVA LO SPIRITO D'AVVENTURA!!!! :-)))))))) |
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24-01-2008 00:00 |
paolog  |
Pienamente d'accordo con voi per quanto rigurda lo spirito...... Personalmente sono appassionato di questi oggetti, per il loro contentuo tecnologico e per quello che riescono a fare. E' chiaro, il vecchio sistema funziona ancora ed anche bene.... l'importanteè non farsi "fagocitare" o peggio pensare che possano essere la risoluzione di tutti i problemi, e che avendoli in tasca possiamo stare tranquilli...
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24-01-2008 00:00 |
vincenzo  |
no!!! non ce n'è bisogno e, per le escursioni, non ce ne deve essere bisogno! ...al limite,...ma proprio al limite,...in tasca ma spento, come il cellulare. |
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24-01-2008 00:00 |
marco de ts  |
inpresari ma sei forse quello là de Goricizza? Ah-Aaah!!
comunque te ha reson, mi fan ridere sti qua che i gira per i monti col'occhio sul garmin! ma dove hai paura di perderti eh? Ciao!!
Complimenti a Pecile per il sito |
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25-01-2008 00:00 |
luca  |
Caro Marco mi hai riconosciuto sotto mentite spoglie. ebbene si! Sono io, l'alpinauta |
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25-01-2008 00:00 |
Peppo  |
Altrettanto rispettosamente, mi permetto di dire la mia.
E' vero che del GPS si può fare a meno, così come - per rendere onore al massimo grado allo "spirito alpinistico" - si potrebbe fare a meno anche delle descrizioni e dei resoconti che troviamo su questo sito e su pubblicazioni simili...
Attenzione a non cadere vittima dei luoghi comuni. La tecnologia, quando usata con la testa, può aiutare molto, senza togliere nulla all'aspetto spirituale delle nostre azioni, che rimane anzi il motore fondamentale che deve muoverci.
Mandi a tutti.
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25-01-2008 00:00 |
Luca d  |
Pur essendo affascinato da tutto quello che è tecnologico più che altro per lavoro, non credo comunque che lo prenderò. Ci avevo pensato ma mi sono ricreduto scoprendo quanto è bello girare con le carte e con gli occhi . Ti guardi intorno , guardi le montagne e con la carta ed eventualmente la bussola scopri dove sei. Leggi un nome di un monte o di una casera o di un rio inferiore e domani lo ricorderai ,scopri mille cose, reali e non virtuali e sopratutto tieni alto il livello di attenzione . Certo è vero che può essere molto utile in caso di necessità pertanto condivido il parere , con massimo rispetto, con chi lo usa per necessità come per soccorso o per fare relazioni da pubblicare o su ghiacciai e neve . Usato con raziocinio va bene come il cellulare.
Mandi Luca d. |
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31-01-2008 00:00 |
luca  |
un conto è saper leggere una carta geografica o una relazione alpinistica, deve far parte del bagaglio culturale dell'alpinista (non faccio distinzioni tra alpinisti ed escursionisti), altrimenti non è tale. il gps può aver utilità in caso di nebbia su di un ghiacciaio, ma vederlo usare da molti sui sentieri mi fa ridere. |
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