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Dal Corsi versoValbruna |
01-01-2008 00:00 |
Marco  |
Salve,
non sono molto esperto delle Alpi Giulie pero' le considero molto interessanti anche perche' mi sembrano meno inflazionate delle Dolomiti.
Volevo avere un consiglio sul percorso meno esposto per passare dal rifugio Corsi al Pellarini.
Ci sono tratti dove è comunque necessaria l'imbragatura?
Un saluto e buom 2008
Marco |
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01-01-2008 00:00 |
bruno  |
Ciao e buon anno anche a te. Per passare dal Corsi al Pellarini la via più rapida è quella che transita attraverso la Forcella di Riofreddo che però io non ho mai fatto però da quello che so non è proprio elementare. Più semplice è invece andare alla forcella Lavinal dell'Orso e scendere verso il bivacco Mazzeni e da lì poi andare al Rifugio Pellarini attraverso la Forcella Nabois. L'ho fatto un bel po' di anni fa e nonostante l'ambiente severo non ricordo particolari difficoltà. Puoi vedere com'è il percorso nella solita descrizione precisa e puntuale di questo sito. Ovviamente questo itinerario è prettamente estivo. Ti saluto nuovamente e buona montagna a tutti. |
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03-01-2008 00:00 |
Giuseppe  |
C'è da aggiungere che dall'estate 2007 il passaggio di forcella alta di Riofreddo è stato dismesso. L'ambiente franoso, il gelo e disgelo e altre concause hanno reso inutilizzabili le attrazzature che permettevano di calarsi in Val Riofreddo (scaletta metallica e cavo). E' stata individuata una variante più ad est della forcella, verso la cima del Vallone ma rimane comunque un passaggio delicato per esperti (e decisamente da evitare in inverno!). Nei mesi estivi, le Guide che accompagnano chi desidera compiere l'Anello delle Giulie, per passare dal Corsi al Pellarini effettuano il seguente percorso: Rif. Corsi, Forc. del Vallone, discesa al Biv. Gorizia, ancora giù verso il Brunner ma a circa metà, si svolta in dir nord (bivio poco evidente) verso forc. di Riobianco (tra il Pan di Zucchero e Vetta bella). Dalla forcella ci si abbassa in Val Riofreddo (attenzione, cengia molto esposta, attrezzature) lungamente fino ad incrociare il sentiero che risale la valle fino a sella Carnizza (anche qui recentemente un passaggio con cavo è diventato friabile e delicato). Dalla forc. Carnizza si scende al Pellarini. Il giro è chiaramente lungo e per nulla elementare e va affrontato con un po' di esperienza ed attrezzatura da ferrata. Ci tengo a specificare le difficoltà non per paranoia personale ma viste le recenti "censure" su altri siti...
Ciao e buon anno a tutti. |
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03-01-2008 00:00 |
luca.deronch  |
se ben ricordo un escursionista si è fatto davvero male questa estate cadendo sulla forcella di Riofreddo proprio a causa della situazione. Poi se può essere interessante un descrizione della zona la si può trovare anche sul sito del rifugio Corsi . Per quanto riguarda Sella Carnizza non posso che confermare quanto già detto (fatto a giugno 2007 in discesa dalla sella ) . Molti tratti di sentiero che scendono in Riofreddo sono franati, comuque si passa con un po' di attenzione . Il tratto con il cavo è invece un po più pericoloso . Poi è soggettivo . Il cavo metallico è un pezzo di circa 2 mt ruggine e rotto fissato ad un pino mugo e due fittoni vuoti su un tratto di circa 6/7 metri molto friabile . Quello che di più mi aveva perplesso era il fatto che avendo chiesto notizie al Pellarini mi è stato risposto che non c'era assolutamente problema. Non mi sento di giudicare la valutazione in quanto abbastanza soggettiva , ma avrei un po di difficoltà a suggerire tale escursione come E. Poi è abbastanza comune nelle Giulie trovare tratti così.
saluti Luca d. |
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