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LaboratorioSentieriNatura
02/05/2013

Samyang 24 mm f/1.4 ED AS UMC, la primavera nel grandangolo

La focale dei 24mm in casa Canon è coperta da una grande quantità di ottiche tra le quali i noti zoom 17-40, 16-35, 24-105 e 24-70. E' un focale utilizzata prevalentemente nel paesaggio e tutte le lenti citate, opportunamente diaframmate, mostrano buoni risultati con alti e bassi dovuti alle caratteristiche del disegno ottico. Anche dalla parte dei fissi Canon offre una ampia scelta con prezzi che però aumentano sensibilmente, dal recente EF 24mm f/2.8 IS USM al EF 24mm f/1.4L II USM fino ad arrivare all'eccelso TS-E 24mm f/3.5 L II. Sono ottiche particolari che presentano caratteristiche uniche come la elevata apertura o la possibilità di basculare e inclinare il percorso ottico. Sono lenti molto creative ma purtroppo anche molto costose tanto che alcune case produttrici di lenti universali hanno pensato di uscire con modelli dalle caratteristiche simili ma dal prezzo molto inferiore.
Il Samyang 24mm f/1.4 ED AS UMC è proprio l'alternativa coreana al Canon 24mm f/1.4L II con cui condivide la massima apertura a 1.4. Nello stile delle altre lenti simili come il 35 e il 14, anche il 24 Samyang è un obiettivo dalla costruzione molto buona, ma totalmente manuale nella messa a fuoco. Autorevoli test presenti in rete ci mostrano come il Samyang regga molto bene il confronto soprattutto alle massime aperture dove forse mostra risultati ancora migliori rispetto all'originale. Sorprendenti anche i risultati ottenibili ai diaframmi centrali e molto ridotto anche il coma ai bordi, caratteristica che farà felici i fotografi di stelle e via lattea, attirati dalla grande luminosità del Samyang.
Samyang 24mm /f1.4Samyang 24mm /f1.4
Ma sul campo come si comporta questo 24 ? Siamo usciti per tutta la primavera 2013 con il Samyang nella borsa e, aiutandoci con il Live View per la messa a fuoco della canon 5D2, abbiamo eseguito una ampia serie di scatti. Per quanto riguarda le foto paesaggistiche classiche, lavorando in iperfocale a f/8 o f/11 si ottengono risultati eccellenti su tutto il diaframma fino ai bordi con una resa naturale dei colori. Altro discorso è lo scatto a f/1.4 per il quale, in luce diurna, è spesso necessario utilizzare un filtro (polarizzatore o ND variabile). Ai diaframmi più aperti, per la messa a fuoco può esere d'aiuto l'uso di un vetrino matte che permette una migliore accuratezza. Altra possibilità è quella di lavorare in Live View dove il controllo sul fuoco è totale. La lente offre un interessante stacco dei piani alla massima apertura ma è necessario trovare i soggetti giusti e le giuste distanze. La grande luminosità si rivela poi molto utile per fotografie a mano libera in prossimità del tramonto o nell'oscurità di un fitto bosco. In conclusione una lente molto interessante che può coprire una ampia gamma di situazioni se si è in grado di fare a meno dell'autofocus. Per il resto giudicate voi guardando le foto che abbiamo realizzato, quasi tutte a f/1.4. La vignettatura non è stata in alcun modo corretta, a nostro modo di vedere arricchisce la foto isolando ancora di più il soggetto. Questione di gusti naturalmente...
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