09/12/2015 claudio.65 Nel 1916, secondo anno della Grande Guerra, la sommità del Cuel de la Bareta venne trasformata in un'importante posizione d'artiglieria, con lo scavo di un sistema di gallerie, all'interno del quale si contano ben 9 bocche da fuoco di grandezza variabile puntate sulla dorsale Jof di Dogna-Schenone-Due Pizzi-Piper-Jof di Miezegnot, alcune a piano calpestio ed altre raggiungibili tramite scalette in cemento armato.Nel lungo corridoio d'accesso si rintraccia una grande vasca per la raccolta dell'acqua, con un fregio riportante l'anno 1917, probabilmente relativo alla sua costruzione.Quattro cannoni da 125 mm e due da 75 mm vennero trasportati fin quassù da Patoc con paranchi, i cui anelli di fissaggio si vedono ancora lungo il percorso dell'ardita mulattiera transitante per la Forca Galandin.Il presidio venne quindi completato con la costruzione di baraccamenti in legno, ricoveri e cucine in cemento armato, dove era alloggiata la numerosa guarnigione.Il trasporto delle munizioni e de ...