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    La Palma - Dragos Salvatierra
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lunedì 20 gennaio 2020
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Dragos Salvatierra da Santo Domingo

La giornata di oggi inizia tardi: sarà dedicata alle Dracene, il mitico albero dall’accrescimento lento, endemico delle isole Canarie. Dei pochi esemplari che ne restano, un nutrito gruppetto si trova nei dintorni di Santo Domingo di Garafia nel settore nord di La Palma. Il punto di partenza non dista molto, in auto, dalla località di Todoque dove siamo alloggiati. La costa nord è caratterizzata da scogliere molto alte che precipitano bruscamente sul mare e pertanto non vi sono paesi costieri. Santo Domingo si trova a più di 300 metri di altezza, su una sorta di plateau. Nel borgo, piccolo e tranquillo, possiamo lasciare l’auto a fianco della chiesetta. E’ dedicata a Nuestra Señora de la Luz e preceduta da file di palme. Abbandoniamo subito la strada asfaltata per prendere a sinistra il sentiero segnalato Dragos Salvatierra, in questo primo tratto in comune con il GR 130. Il percorso lastricato scende inizialmente fino ad intersecare il fondo del barranco De La Luz.
01-Inizio del sentiero presso Santo Domingo01-Inizio del sentiero presso Santo Domingo
Lungo i versanti della gola sono presenti alcune grotte naturali, le cuevas, attrezzate e recintate ad uso deposito materiali o come ricovero per capre. Superato il letto del barranco, risaliamo su buon sentiero, in parte protetto da palizzate, fino a riguadagnare il bordo opposto. Qui incontriamo un gruppo di case servite da una strada: la lasciamo quasi subito per proseguire lungo il sentiero che procede per un tratto in falsopiano, tra fioriture di asfodeli e fichi d'india. Il sentiero divalla leggermente in aperta visuale, delineato da una linea di muretti a secco, arrivando ad una intersezione. Sulla sinistra, una vecchia finca abbandonata ci incuriosisce per la posizione panoramica. Dopo poco lasciamo definitivamente a sinistra il sentiero principale per prendere a destra (indicazioni per Bosque de Dragos-0,5 km). In leggera salita arriviamo a una abitazione contornata da alberi di arance e limoni: qui ci appare la prima vecchissima dracena, dal magnifico tronco levigato e chiaro. Scambiamo due parole con l’anziano coltivatore che ci invita a proseguire sulla sua proprietà se desideriamo procedere con altre fotografie. Al successivo bivio lasciamo temporaneamente il percorso del camino per una deviazione a destra. Una breve e meritevole percorrenza su sentiero, lungo la direttrice di una conduttura di acqua, ci porta a traversare quasi in quota il barranco fino al punto con vista più favorevole sui numerosi esemplari di dracena. Un tempo i nativi attribuivano alla pianta proprietà magiche. La linfa infatti al contatto con l’aria si ossida dando luogo alla colorazione rossastra che fece assumere alla pianta anche il nome di Sangue di Drago. Ripreso il sentiero, proseguiamo a salire fino agli ultimi esemplari di dracena per poi arrivare sulla strada asfaltata in quello che è anche il punto più elevato del giro.
02-La dracena sullo sfondo dell'Atlantico02-La dracena sullo sfondo dell'Atlantico
03-La caratteristica chioma della Dracena draco03-La caratteristica chioma della Dracena draco
Alle case prendiamo sulla destra seguendo le indicazioni per Santo Domingo. Si lascia l’asfalto per un camino largo e lastricato che scende a fianco del profondo solco del barranco incontrato in mattinata. Sulle sue pendici verticali si abbarbica addirittura qualche pino canario. L’arrivo alla piazzetta di Santo Domingo de Garafia segna la chiusura dell’anello.
04-Esuberanti fioriture presso le case di Santo Domingo04-Esuberanti fioriture presso le case di Santo Domingo
Come ho scritto più sopra, le coste settentrionali di La Palma sono formate da scogliere a strapiombo. In qualche modo però, gli abitanti hanno saputo ricavare arditi percorsi per raggiungere il mare. Visto che siamo in zona, andiamo a visitare il porticciolo di Santo Domingo di Garafia. Dalle ultime case del paese scendiamo seguendo le indicazioni per porto di Santo Domingo. Oltrepassato il cimitero, una strada a svolte via via sempre più inclinate scende verticalmente il pendio coperto di euforbie fino al mirador dove si esaurisce (parcheggio). Si continua a piedi su comodo sentiero lastricato, ancora in ripida discesa fino ai vecchi ricoveri dei pescatori. In parte sono rovinati, ma alcuni sembrano ancora in uso. Di fronte, scogli imponenti sfidano le onde dell'oceano mostrando fasce colorate e un arco naturale. La staccionata protegge dalla esposizione, siamo infatti ancora alti sul livello del mare. Un sentiero più ardito scende ancora, ma il vento forte mi sconsiglia di procedere oltre: non vorrei prendere il volo!
05-Nuestra Señora de la Luz a Santo Domingo05-Nuestra Señora de la Luz a Santo Domingo
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