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    Anello del Piz di Mede da Ravascletto
    Alpi Carniche
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    Anello del Piz di Mede da Ravascletto
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    Anello del Piz di Mede da Ravascletto
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    Anello del Piz di Mede da Ravascletto
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SentieriNatura
I percorsi di SentieriNatura

Anello del Piz di Mede da Ravascletto

Avvicinamento

Lungo la strada statale n.465 che collega Cercivento a Comeglians, giunti a sella Valcalda, poco prima di Ravascletto si imbocca a destra la Panoramica delle Vette. La strada, percorribile anche con normali automezzi, va risalita per 2,7 km, fino poco dopo il secondo tornante (m 1204, piccolo parcheggio, indicazioni per Maine da Mont, CAI n.152).

Descrizione

Imboccata la ripida pista, la si risale compiendo alcuni tornanti nel bosco di abete rosso fino ad arrivare alla piccola cappella dedicata alla Madonna (m 1309, Maine da Mont). Oltrepassata anche la successiva struttura in legno, si entra nel vallone del Rio Margo che sentiamo scorrere più in basso. Su quella che è ora una ampia mulattiera, ci si alza a svolte con pendenza costante, sempre all'interno della copertura boschiva fino a congiungersi una prima volta con la rotabile principale. Ancora un tratto di bosco con qualche schianto e si confluisce nuovamente sula strada asfaltata presso il tornante di quota 1590. La si segue a sinistra per qualche centinaio di metri per poi abbandonarla definitivamente in corrispondenza di una massicciata dalla quale si stacca la prosecuzione del CAI n.152 che in pochi minuti ci porta al piccolo e panoramico ripiano di casera Glaretz (m 1688, tavolo e panche).
La salita prosegue a regolari tornanti lungo la direzione del Rio Margo che serve anche la casera. Camminando tra gli ontani e i rododendri, ci si avvicina al greto nel punto in cui emerge anche la originaria massicciata di sostegno della mulattiera. Con andamento sempre più aperto e panoramico, si arriva all'innesto con la pista inerbita di casera Valsecca. Prima di arrivare ai ruderi, in corrispondenza di una croce di ferro, si abbandona la pista per risalire senza percorso obbligato il pendio erboso che porta sulla cima del monte Valsecca (m 1966, ampio panorama). La discesa verso l'insellaturea sottostante è più malagevole e si svolge lungo il costone settentrionale, invaso dagli arbusti che celano anche i resti di alcune postazioni della Grande Guerra. Sfiorata la strada, ha inizio la lunga cresta che ci porterà direttamente sulla vetta del Piz di Mede con percorso non segnalato ma del tutto evidente. Aggirati alcuni spuntoni si cammina tra rododendri e ontani arrivando ad un tratto particolarmente comodo dove affiorano rocce rossastre. L'ultima rampa inizia con quelli che sembrano i resti di una scalinata in pietra. I gradini conducono ad uno stretto sentierino che destreggiandosi sullo spigolo arriva al ripiano successivo e quindi alla vetta del Piz di Mede (m 2094, punto trigonometrico, panorama assai esteso).
Si scende ora lungo la costa opposta per ripidi verdi mirando al sentiero che scorre sotto. Si tratta del segnavia CAI n.154 che passa presso la selletta a quota 2003: lo si imbocca a destra, superando il costone che racchiude il lago glaciale di Crasulina (m 1979). Aggirata la conca, il sentiero scende a svolte passando accanto all'apertura d una caverna e raggiunge un ulteriore bivio. Qui si lascia a sinistra la prosecuzione del CAI n.154 e ci si innesta in direzione sud sul CAI n.152. La comoda mulattiera con qualche saliscendi traversa le pendici orientali del Piz di Mede e del monte Valsecca ed infine confluisce sulla pista di casera Valsecca da dove utilizzeremo poi quanto già fatto all'andata.
Sentieri CAI
Escursione
Mese consigliato
Giugno
Carta Tabacco
09
Dislivello
1000
Lunghezza Km
12,5
Altitudine min
1204
Altitudine max
2094
Tempi
Dati aggiornati al
2019
I vostri commenti
  • 26/11/2021 Il 6 novembre 2021 abbiamo effettuato l escursione descritta dalla guida, fermandoci pero al Monte Runch e al Valsecca, in quanto il vento freddo e fastidioso e l innevamento gia parzialmente presente sulla cresta verso il Piz di Mede ci hanno fatto desistere dalla prosecuzione. Alla partenza, lasciata l auto al tornante di quota 1150 circa, anziche seguire il sentiero ufficiale, abbiamo provato a raggiungere la Maina di Mont tramite la ripida pista inerbita che parte proprio dal tornante ed � segnalata con tratteggio nero sulla Tabacco ? sconsigliabile, in quanto il tracciato ben presto si perde, e alla fine abbiamo dovuto affrontare direttamente il ripido bosco, intercettando il sentiero CAI 152 piu su della Maina. Per il resto abbiamo seguito il segnavia CAI, su mulattiera comoda e senza alcun problema. Solo la salita alle due cime avviene su facile cresta erbosa. Dal Valsecca siamo ridiscesi per il crestone sudovest sino alla panoramica delle vette e poi siamo rientrati verso l accogliente Casera Glaretz, dove abbiamo trovato un po di riparo dal vento. Ritorno all auto passando per la Maina di Mont. Escursione tranquilla e breve, ma soddisfacente e molto panoramica da Casera Glaretz in su. Mandi a tutti!
  • 12/06/2020 Tocca a me inaugurare questo spazio con l'escursione di oggi, la scelta della giornata non è stata certamente delle migliori, lavori in corso lungo la Panoramica delle Vette, nebbia ad ondate che ha fatto solamente immaginare il panorama e dopo la pioggia ovviamente erba bagnatissima. Il percorso non presenta difficoltà oggettive, le tracce sono del tutto evidenti, solo un paio di incertezze in discesa dal Piz di Mede dovute alla scarsa visibilità e attenzione al tappeto di escrementi particolarmente scivolosi, in breve il sentierino ritorna evidente, campanacci sopra il laghetto di Crasulina, sono le placide pecore di inizio stagione. Comodo rientro lungo la pista inerbita, qualche folata di vento spazza momentaneamente la nebbia, mucche al pascolo sui verdi che scendono dal monte Valsecca; per non far dispiacere a nessuno salgo al monte Runch, ometto e nebbia, sopradiche gocce di pioggia mi fanno affrettare il passo.
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    12/06/2020 l'avvio del sentiero
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    12/06/2020 monte Valsecca
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