Avvicinamento
Da Pinzano al Tagliamento o da Flagogna ci si immette nella strada che conduce ad Anduins. Da qui si prosegue lungo la rotabile della
val d’Arzino sfiorando le piccole borgate che si trovano lungo il corso del fiume. Giunti a San Francesco si sale ancora fino ad un paio di gallerie oltre le quali si individua a sinistra il bivio per Pozzis (qui si può arrivare anche scendendo direttamente da sella Chianzutan). Si cala quindi in direzione del piccolo nucleo abitativo lasciando l’auto in corrispondenza delle prime case (m 645, parcheggio negli spazi ai lati della strada).
Descrizione
Ci si incammina lungo la strada che prosegue a scendere compiendo una marcata curva presso un grande noce. Si passa accanto alla piccola chiesa del paese dove si possono notare ancora i terrazzamenti ricavati nel pendio, abbelliti a primavera dalle splendide fioriture degli alberi da frutto. La pista continua ora verso il greto del torrente Arzino che in questo punto curva decisamente verso sud andando a formare il lungo solco che abbiamo risalito in auto. Il guado sul torrente (m 614) non dovrebbe presentare problemi particolari grazie alla presenza di alcuni sassi di grosse dimensioni che consentono di portarsi facilmente sull’altra sponda. Prima di attraversare il torrente si può visitare sulla sinistra il piccolo cimitero di Pozzis o, per meglio dire, quel che ne resta visto che il tempo e l’abbandono hanno provveduto a rovinarlo in più punti. Al suo interno, tuttavia, sono ancora visibili alcune lapidi che risalgono alla prima metà dell’ottocento.
Guadagnata la sponda destra dell’Arzino, si imbocca la strada sterrata che dopo pochi metri si sdoppia. Lasciata a sinistra la pista che sale, si prende invece il ramo di destra che va a costeggiare il corso del torrente. Nella piana sottostante l’abitato la pendenza è minima e l’acqua tende a dividersi in più rami separati da qualche isolotto di ghiaia ed erba. Dopo un breve tratto nel bosco misto di
noccioli,
salici e qualche
abete rosso isolato, la pista entra decisamente nella
faggeta assecondando ancora il greto del torrente. Con una brevissima rampa ci si innesta su una pista più alta che proviene da sinistra e che si segue in leggera salita entrando nel tratto dove la valle inizia a restringersi. Presso un piccolo impluvio la pista si tramuta in comoda mulattiera inerbita dando inizio al tratto più interessante dell’escursione, caratterizzato da una elevata naturalità dell’ambiente e da bellissimi scorci sul corso d’acqua che scorre alla nostra destra. La vegetazione arborea è formata ora da boschetti di
nocciolo,
carpino nero e
faggio nei quali si sviluppa un variopinto sottobosco di
borrana,
anemone a tre foglie , valeriana e
latiro invernale. Lungo l’Arzino, invece, cuscinetti di
calta palustre emergono dall’acqua formando vistose fioriture di colore giallo.
Con andamento pressoché lineare si arriva così al ponte in pietra sul rio Colle Cervar (m 654), piccolo tributario dell’Arzino, dove la pendenza della valle aumenta sensibilmente. Qui la mulattiera si fa più sassosa ed inizia a risalire a tornanti tenendosi sempre sul versante di destra orografica. Anche il greto si trasforma in una gola molto stretta dove sono evidenti i segni dei mulinelli d'acqua. Al secondo tornante la pista si accosta nuovamente alla forra nel punto in cui questa forma la cascata più alta con un doppio salto d’acqua. Da qui è possibile scendere per qualche metro lungo le sponde (recentemente attrezzate con passamani) per avere una visuale migliore. Ancora due svolte e si raggiunge anche la parte alta delle cascate che ora possiamo osservare da un ponticello in legno che ci porta definitivamente sulla sinistra orografica. Subito dopo il ponte, a destra, con la stessa attenzione di prima, è possibile scendere per qualche metro lungo il pendio per vedere meglio il tratto intermedio caratterizzato da altre cascate intervallate da piccole pozze. A questo punto la pista risale decisamente verso la strada che raggiunge
sella Chiampon e la valle di Preone. Per non perdere invece alcuni splendidi tratti del torrente è assai consigliabile abbandonare la strada e deviare a sinistra lungo la traccia che, subito dopo il ponte, continua a costeggiare il corso d’acqua. Proseguendo senza percorso obbligato si lascia a destra una seconda pista, continuando lungo il bosco che si sviluppa sulle sponde dell’Arzino. Manca un vero sentiero ma si cammina senza problemi di orientamento semplicemente seguendo il corso del torrente che regala ancora piccoli angoli di straordinaria bellezza. Si procede facilmente fino al punto dove il greto compie una marcata ansa verso destra per uscire su un ampio pianoro. Su terreno meno agevole, seguendo qualche traccia di passaggio, ci si tiene ancora a destra camminando pochi metri sotto la strada asfaltata. In breve si raggiunge terreno più aperto dove il corso d’acqua si allontana dividendosi nei piccoli rigagnoli che vanno a segnare una prateria ricoperta abbondantemente dalla
calta palustre. Nei pressi di una macchia di abeti ci si innesta sulla pista al limitare del grande ripiano erboso degli stavoli Pié della Valle (m 760). L’escursione può proseguire ancora lungo la strada asfaltata che raggiunge, dopo circa 1,2 km, la ampia
sella Chiampon (m 789), una bellissima zona prativa disseminata di stavoli per gran parte risistemati.
Il ritorno può avvenire lungo lo stesso itinerario dell’andata oppure si può scegliere di rientrare tramite la strada asfaltata che collega
sella Chiampon alla strada principale della val d’Arzino. E’ questa una stretta rotabile poco frequentata che taglia pressoché in quota il versante sinistro della valle. Giunti alla strada principale, presso un tornante, si piega a destra raggiungendo in breve il bivio per Pozzis.
Questa descrizione e la relativa scheda di approfondimento sono disponibili nel volume
I Sentieri dell'Acqua